Cos’è la prolattina?
La prolattina è l’ormone ipofisario che stimola la produzione di latte nelle donne che hanno partorito, ma viene sintetizzata di continuo sia nelle donne che negli uomini. Un eccesso di prolattina nell’uomo abbassa la libido e comporta problemi erettivi, inoltre può dare ginecomastia. La prolattina pare avere un ruolo anche nell’ingrandimento della prostata, ossia nell’ipertrofia prostatica benigna. Questa patologia è notoriamente contrastata con sostanze che si sono rivelate utili anche per trattare la calvizie comune.
Prolattina e androgeni
La prolattina pare avere uno stretto collegamento con l’azione degli androgeni. Questi ormoni sono alla base della calvizie comune che è appunto detta androgenetica perché richiede un predisposizione genetica aggiunta all’azione di questi ormoni. L’eccesso di prolattina porta al effluvio in telogen, probabilmente per l’attivazione da parte di questo ormone della 5 alfa reduttasi. Inoltre la prolattina stimola la produzione degli androgeni delle ghiandole adrenali.
Prolattina e stress
La prolattina viene influenzata da ogni tipo di stress organico ed emotivo. Nelle analisi per rilevare i livelli di prolattina nel sangue, si eseguono spesso due prelievi effettuati in condizioni di riposo, da sdraiati e nella maggiore tranquillità possibile, incannulando la vena mezz’ora prima del prelievo. Peraltro, sono noti gli effetti dello stress sulla salute dei capelli per questo la prolattina si pensa giochi un ruolo negativo nell’alopecia psicogena. Ma, in generale, lo stress ha azione negativa su tutte le forme di alopecia.
Il recettore della prolattina
Secondo alcuni studi, i recettori della prolattina rispondono agli incrementi dei livelli ormonali inibendo l’allungamento del fusto del capello e inducendo la fase di involuzione (catagen) del ciclo del capello.
Fig.1: I macachi e altre specie di primati possono soffrire di una forma di alopecia simile alla calvizie comune umana.
Gli anticorpi della Bayer
La farmaceutica tedesca Bayer ha brevettato degli anticorpi monoclonali del recettore della prolattina per la calvizie maschile e femminile. Nel 2019, la Hope Medicine, una società biotecnologica cinese, ha firmato un accordo di licenza esclusiva a livello mondiale per lo sviluppo e la commercializzazione degli anticorpi monoclonali brevettati dalla Bayer e sta portando avanti la sperimentazione non solo sulla calvizie, ma anche su altre patologie come l’endometriosi.
I soliti macachi
La Bayer ha sperimentato questi anticorpi sul modello animale più vicino all’uomo per quanto riguarda la calvizie. Si tratta dei macachi dalla coda mozza che sviluppano una perdita dei peli anche sulla testa che appare del tutto simile alla calvizie comune umana. Su questi macachi sono stati provati con esito positivo tutti i farmaci contro la calvizie rivelatisi più efficaci come minoxidil, finasteride e anche latanoprost.
Risultati notevoli…
I risultati ottenuti sui macachi in sei mesi di trattamento con gli anticorpi del recettore della prolattina sono stati molto significativi per 9 esemplari su un totale di 11 (4 femmine e 7 maschi). Si è avuta una ricrescita che va dai 50 ai 220 peli terminali per cm2, rinfoltendo sia le aree calve che quelle di transizione verso la calvizie. Questa ricrescita si è avuta anche su esemplari di più di 25 anni (corrispondenti a circa 66 anni nell’uomo) e calvi da molti anni. Sugli esemplari più giovani la ricrescita è stata comunque maggiore e nelle femmine non è stata maggiore che nei maschi.
…e non finali
La cura è stata somministrata con iniezioni sottocutanee eseguite due volte al mese. I risultati ottenuti sino all’interruzione della cura al sesto mese non avevano raggiunto un limite, ma erano ancora in aumento. Questo fa presupporre che se la terapia contro la calvizie fosse stata prolungata avrebbero potuto essere superiori. I risultati a 6 mesi si sono mostrati superiori a quelli ottenuti in studi analoghi su questi macachi con minoxidil e finasteride.
Il controllo della prolattina
La secrezione di prolattina dall’ipofisi viene inibita nei casi di iperprolattinemia da agonisti del recettore 2 della dopamina. Infatti, la dopamina è l’ormone antagonista della prolattina. Tuttavia, nel brevetto Bayer si fa notare che la prolattina è sintetizzata anche al di fuori dall’ipofisi. Spesso, inibendo la sintesi ipofisaria della prolattina, si ottiene un aumento della sintesi di questo ormone da parte di altri tessuti. In particolare, la prolattina può essere sintetizzata dai linfociti, dalle cellule epiteliali della mammella, dal tessuto muscolare dell’utero e dalla prostata.
Fig. 2: La luce, il suono e gli odori sono stimoli esterni che abbassano i livelli di prolattina.
Il recettore e gli anticorpi
Inibendo il recettore della prolattina con gli anticorpi si blocca ovunque l’azione di questo ormone. Secondo i ricercatori della Bayer, le sostanze antagoniste del recettore della prolattina non sono efficaci a inibirla a livello locale perché hanno una emivita breve. Un altro motivo è che, nelle situazioni in cui c’è un eccesso di prolattina, quest’ultima prevale per la maggiore affinità di legame con il proprio recettore.
Invece, con gli anticorpi per il recettore della prolattina non ci sarebbero problemi perché bloccano la segnalazione del recettore e, quindi, annullano l’effetto della prolattina.
Prolattina e TRH
La secrezione di prolattina viene alimentata anche dal TRH, l’ormone di rilascio della tireotropina (TSH) che è a sua volta l’ormone che stimola la secrezione degli ormoni tiroidei (T4 ossia tiroxina e T3 o triiodotironina). Nell’ipotiroidismo, patologia che spesso sta alla base di problemi di capelli e calvizie, si ha un eccesso di questo ormone e quindi di solito anche alti livelli di prolattina.
Prolattina, GH e JAK inibitori
I recettori della prolattina sono analoghi a quelli dell’ormone della crescita (GH). Gli anticorpi della Bayer agirebbero però solo sui recettori della prolattina. È interessante sapere che questi recettori per la trasduzione del segnale attivano il percorso JAK/STAT. Questo è il percorso che viene inibito dai farmaci che hanno portato a ricrescita nei casi di alopecia areata. Questi farmaci potrebbero agire anche contro l’alopecia androgenetica, ossia la calvizie comune.
Fig.3: Gli inibitori della JAK3 hanno ripristinato i capelli persi con l’areata, ma non quelli persi con la calvizie comune. Tuttavia, pare che sia la JAK2 la chinasi collegata al recettore della prolattina.
Il rimedio naturale
Molte sostanze naturali sono galattogoghe (o galattogene), ossia stimolano la produzione di latte e, quindi, l’incremento di prolattina. Tra queste si annoverano la galega, il fieno greco, i semi di finocchio, il cumino, l’anice, l’avena e l’agnocasto. L’agnocasto presenta però azioni opposte: a basse dosi ha l’effetto di indurre la produzione di prolattina, mentre a dosi maggiori la inibisce. Infatti, viene utilizzato a dosaggi superiori o uguali a 400 mg di estratto titolato in vitexina proprio per ridurre la sintesi di prolattina nell’ipofisi.
Agnocasto topico?
Non ci sono molte sostanze o farmaci che inibiscono la prolattina. La dopamina, utilizzabile come L-dopa, contrasta la prolattina, ma a sua volta non risulta essere un toccasana per i capelli e, quindi, anche contro la calvizie. Si sa poi che i recettori della prolattina si riducono nelle ghiandole mammarie quando si hanno elevati livelli di progesterone come in gravidanza. L’agnocasto, che ha attività progestinica, potrebbe svolgere un ruolo positivo e limitato ai tessuti interessati se usato topicamente. Proprio di recente sono stati commercializzati due preparati a uso topico contro la calvizie maschile e femminile che contengono tra gli attivi anche un estratto di agnocasto.
Inibizione topica
Gli anticorpi brevettati da Bayer non si prestano ad essere utilizzati in soluzioni per uso topico contro la calvizie. Infatti, devono essere somministrati con delle iniezioni bisettimanali. Servirebbe quindi capire se ci possono essere soluzioni con attivi che possono bloccare la prolattina prodotta localmente. L’agnocasto e il suo attivo principale, la vitexina, potrebbero rivelarsi una buona soluzione.
Fig. 4: La crescita di capello umano a cui è stata somministrata vitexina purificata.
Effetti opposti dose-dipendenti
Gli effetti opposti sulla sintesi di prolattina con dosaggi bassi e alti di agnocasto titolato in vitexina possono forse alimentare il meccanismo di retroazione (feedback) della stessa prolattina. A livello di sintesi locale, si ipotizza che alte dosi di prolattina possano attivare il recettore dell’ormone della crescita anziché quello delle prolattina e lo stesso potrebbe avvenire con l’uso topico dell’agnocasto.
Prolattina e calvizie comune
Delle recenti ricerche hanno mostrato differenze nel percorso di segnalazione delle prolattina che possono spiegare la diversa sensibilità alla calvizie delle zone dello scalpo maschile. La prolattina ha poi un ruolo nell’ipertrofia prostatica benigna che condivide la patogenesi e le terapie antiandrogene con la calvizie comune. La prolattina interagisce con diversi altri tipi di ormoni e per quanto riguarda la calvizie e la segnalazione del recettore potrebbe rappresentare il fattore che rende determinati follicoli dei capelli sensibili all’azione degli androgeni.
La speranza è che intervenendo sulla sensibilità all’azione degli androgeni, possibilmente a livello locale, si possa evitare di intervenire sugli androgeni a livello sistemico per curare la calvizie.
Gli effetti indesiderati
Il contrasto della prolattina a livello sistemico si attua principalmente con farmaci che agiscono come agonisti del recettore della dopamina, l’ormone antagonista della prolattina. Questi farmaci danno effetti indesiderati come nausea, vomito, diarrea, costipazione, crampi addominali, bruciori di stomaco, perdita dell’appetito, mal di testa, capogiri, disturbi del sonno e altri ancora. Gli anticorpi agendo sul recettore potrebbero dare almeno una parte di questi effetti indesiderati.
Un effetto desiderato
La prolattina è l’ormone che modera la sessualità. Alti livelli di prolattina possono dare infertilità, calo del desiderio e disfunzione erettile. Invece, le terapie che contrastano la prolattina danno il via libera alla dopamina che esalta le funzioni sessuali.
La prolattina viene emessa dopo l’orgasmo e l’eiaculazione e causa nei maschi il cosiddetto “periodo refrattario” di latenza dell’erezione dopo l’eiaculazione. Un farmaco che curi la calvizie riducendo l’azione della prolattina e stimolando la sessualità rappresenterebbe un progresso importante. Infatti, molti temono possibili effetti negativi sulla sessualità dai farmaci antiandrogeni utilizzati per contrastare la calvizie comune maschile. Avere un farmaco che non interagisca con gli androgeni e che funzioni contro l’alopecia androgenetica sarebbe il desiderio di tutti gli uomini che hanno a che fare con questo problema di capelli.
C’è un però
Tuttavia, la prolattina nei maschi non è un ormone inutile o addirittura dannoso per la sessualità. È infatti l’ormone che permette di prolungare i rapporti sessuali e di renderli più soddisfacenti. Per ottenere questo risultato la prolattina deve essere in equilibrio con l’ormone che la contrasta, ossia con la dopamina. Lasciando via libera alla sola dopamina si rischia l’eiaculazione precoce che si può considerare come l’altro lato della medaglia dei problemi erettili causati dalla prolattina in eccesso.
In conclusione
Anche per questi motivi la ricerca dovrebbe approfondire ulteriormente il ruolo della prolattina nella calvizie comune maschile e femminile. Tuttavia, si dovrebbe puntare su terapie non sistemiche, ma topiche che agiscono quindi a livello locale. Il pericolo è infatti quello di trovare cure anche efficaci, ma che comportano effetti collaterali anche più sgraditi di quelli dei farmaci attualmente utilizzati contro la calvizie.
APPROFONDIMENTI
Fallimento dell’intervento di autotrapianto di capelli dovuto alla prolattina.
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Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Gli integratori di Agnocasto ci sono comunque sempre stati e sono stati anche abbastanza utilizzati, sopratutto da nostre utenti donne.
Ciao
MA – r l i n
Tuttavia potrebbe essere che il topico non abbia gli stressi effetti del sistemico che probabilmente agisce sull’ipofisi e non sul recettore.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
"Anti-PRLR antibodies presented herein can be IgG2 antibodies and include anti-PRLR IgG2 monoclonal antibodies, such as chimeric, humanized, and fully-human anti-PRLR IgG2 monoclonal antibodies."
Per le produzione locale di prolattina il brevetto insiste sui linfociti che sintetizzano peraltro immunoglobuline (Ig) G2 (nell’aga ci sarebbe peraltro infiltrazione linfocitaria).
La segnalazione Jak/Stat dovrebbe venire dopo, anche se è vero che inibendo questa si bloccherebbe l’attività del recettore, ma allora non si spiega perché sull’aga gli inibitori specifici non abbiano dato risultati. Forse dimentichiamo che gli androgeni "devono" c’entrare con l’aga e serve un’azione congiunta come fina con minox.
Comunque se ci accontentiamo di agire su JAK2 delle soluzioni naturali e disponibili ci sarebbero, si veda qui:
Acacetin and pinostrobin as a promising inhibitor of cancer-associated protein kinases – PubMed
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
Sono entrambe contenute nella damiana, pianta afrodisiaca (dopaminergica?) ossia la Turnera diffusa, però uno studio precedente ne evidenzia anche l’attività antiaromatasi.
Ciao
MA – r l i n
ACACETIN
totalnutritionatlanta.com
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Sempre se i cinesi saltano tutte le fasi previste della sperimentazione umana, come prevedibile.
Ciao
MA – r l i n
La produzione di prolattina che ci interessa dovrebbe essere quella locale dei linfociti il cui infiltrato circonda i capelli con aga. Bisognerebbe capire se il meccanismo di sintesi locale è lo stesso di quello centrale nell’ipofisi. In quel caso le sostanze che riducono la prolattina a livello centrale/sistemico potrebbero essere usate anche topicamente, a partire appunto dagli estratti di agnocasto (in poche parole piacerebbe sapere se Restax lozione funziona
).
Ciao
MA – r l i n
https://www.nature.com/articles/pr1993851.pdf?origin=ppub
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Restax Lozione Uomo (100ml bottiglietta in PVC con lungo beccuccio spray): Dimethyl Sulfone, Sfinganina, Agnocasto 66%, Luppolo 33%, Serenoa Repens, Ribes Nigrum.
Restax Lozione Donna (100ml bottiglietta in PVC con lungo beccuccio spray): Dimethyl Sulfone, Sfinganina, Agnocasto 33%, Luppolo 66%, Ribes Nigrum.
Ciao
MA – r l i n
Progesterone nella terapia della calvizie | Calvizie.net
calvizie.net
…e anche perché può alimentare attraverso vari passaggi le porte secondarie alla sintesi del DHT.
Ciao
MA – r l i n
Agnocasto sistemico per i capelli ricordo che è stato utile per qualche utente donna con problemi di ciclo che ha dato qualche risultato anche ai capelli, dei maschi non ricordo chi lo ha assunto, molti hanno paura dei sides ossia che favorisca la prolattina, questo avviene con basso dosaggio, ma non so quanti integratori ad alto dosaggio siano disponibili qui da noi. Col topico si va più sul sicuro.
Ciao
MA – r l i n
Un nesso ci deve pur essere.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Per l’applicazione topica non sappiamo che meccanismo di azione ci sia. Il progesterone fa cessare la produzione di prolattina nei tessuti mammari, la scommessa è che succeda la stessa cosa nello scalpo con l’agnocasto.
Ciao
MA – r l i n
In tanti articoli, in cui si parlava anche di prolattina, non credo di aver mai letto di possibiltà di recupero pressoche totale con la sua "mancanza".
Magari mi sono perso io qualcosa per strada eh.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
La ginecomastia se è accumulo di grasso è pseudoginecomastia, è vera ginecomastia se aumenta il tessuto mammario e non solo il grasso.
Ginecomastia – Disturbi genitourinari – Manuali MSD Edizione Professionisti
http://www.msdmanuals.com
.
A seconda del tipo ci sono rimedi diversi, ma quando è vera ginecomastia di solito c’è solo l’operazione per metterla a posto.
Ciao
MA – r l i n
Chi usa il progesterone potrebbe comunque provare l’agnocasto per vedere se ottiene altri risultati lavorando su un possibile meccanismo differente.
Ciao
MA – r l i n
Giuliani Tricovel Lozione Spray 125 ml
http://www.leaderfarma.it
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
C’è dietro qualche scoperta o pratica clinica che noi non abbiamo considerato? Piacerebbe saperlo, anche se io stesso col microneedling applico varie cose, ma in una sola settimana al mese perché così parlò Cotsarelis…
(ma qui il microneedling dovrebbe fare la differenza con i percorsi che attiva).
Ciao
MA – r l i n
Vedi qua tutte le denominazioni:
TGFB1I1 – Wikipedia
en.wikipedia.org
TGFB1I1, ARA55, HIC-5, HIC5, TSC-5, transforming growth factor beta 1 induced transcript 1
Ciao
MA – r l i n
Prolattina: approfondimenti sull'azione anti-calvizie – Calvizie.net
calvizie.net
Clicchi sullo studio sull’endometriosi, arrivi allo studio che è scaricabile in pdf, qui trovi scritto nella prima pagina:
Hic-5, also known as androgen receptor-associated protein of 55 kDa and TGF1-induced transcript 1, is a cytoskeletal protein localized to focal adhesions that is involved in cellular senescence (10). Hic-5 is also localized within the nucleus, and its overexpression in transiently transfected mammalian cells potentiates transactivation activity of the glucocorticoid receptor, androgen receptor, mineralocorticoid receptor, and PR but not the estrogen receptor (11).
11. Yang L, Guerrero J, Hong H, DeFranco DB, Stallcup MR 2000 Interaction of the 2 transcriptional activation domain of glucocorticoid receptor with a novel steroid receptor coactivator, Hic-5, which localizes to both focal adhesions and the nuclear matrix. Mol Biol Cell 11:2007–2018 12. Yuminamochi T, Yatomi Y, Osada M, Ohmori T, Ishii Y
Ciao
MA – r l i n
Penso che per noi sia meglio così, la parte finale dell’articolo infatti si poneva la questione dell’azione degli anticorpi Bayer anche sul recettore degli androgeni senza che i macachi si lamentassero dei sides
Questa rimane sempre possibile, ma cade questo forte indizio, quindi resta la speranza che si possa agire sulla calvizie lavorando su altri percorsi.
Grazie per questa utile correzione che poteva venire solo da uno attento e interessato alla materia come te.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Il progesterone può alimentare delle vie alternative alla produzione di Dht, ma questo rischio si dovrebbe ridurre usando inibitori della 5 Ar tipo I come duta o appunto serenoa. Poi pare tenda ad accumularsi nel sistema linfatico e se da sides questi smettono solo dopo mesi dalla sospensione. Questo con l’Agnocasto non avviene
Ad ogni modo tornando a Hic5 sapere che è in ballo per una moltitudine di recettori ormonali dovrebbe fare ripensare alcuni approcci terapeutici. Per dire il primo se si agisse su questo coattivatore sarebbe inutile usare anche il.progestrtone, lo stesso coi cortisonici. Mentre potrebbe essere rivalutato lo spironolattone perché Hic5 è coattivatore anche dell’aldosterone.
Ciao
MA – r l i n
Sembra uno scherzo… ma probabilmente ho capito male io…
Ciao
MA – r l i n
Ok, allora la cosa è diversa, ho capito male io.
In pratica questi anticorpi non si legano al famoso Hic-5 come poteva invece sembrare all’inizio.
Più che non legarsi diciamo che Hic5 non dovrebbe essere il bersaglio degli anticorpi, poi magari viene fuori che il bersaglio sono anche altri recettori.
Ciao
MA – r l i n
Soprattutto se alla sospensione il dht ricomincia a fare danni.
Ciao
MA – r l i n
Senti come suona bene: "Trovato vaccino contro la calvizie!"…
Peccato che non sarebbe particolarmente remunerativo per le case farmaceutiche, trovare una cura da fare una sola volta nella vita, piuttosto che farmaci da prendere a vita… anche solo a livello economico per le case farmaceutiche la vedo difficile che esca… però non si sa mai.
Comunque almeno si è aperta un’altra interessante strada di ricerca, anzi forse un’autostrada speriamo.
Gli attori sono tanti ed è impossibile riuscire a impedire a qualcuno di portare avanti un prodotto vincente, l’avidità di denaro funziona per fortuna anche nell’altro senso, anzi sopratutto nell’altro senso, ossia imprese più piccole che vogliono diventare grandi alla faccia di quelle già grandi che vorrebbero restare dominanti a tempo indefinito, ma che di solito non ci riescono. Tutto il contrario del complotto!.
Ciao
MA – r l i n
Si tenga sempre presente che su 11 esemplari su cui è stato sperimentato in 2 non ha portato a nessuna ricrescita, quindi anche in questo caso dovremmo sentire chi si lamenterà perché il "vaccino non funziona". Lo tengano a mente tutti quelli che si lamentano delle cure attualmente disponibili per il fatto che su una parte di chi le usa non sono efficaci e che pensano che possano esistere cure efficaci su tutti al 100%. Certo, sarebbe da vedere se quelli su cui non funzionano certe cure sono poi anche quelli su cui non funzionano le altre, ma un numero di insoddisfatti potrebbe esserci sempre.
Ciao
MA – r l i n
Ma fammi capire, la Bayer quindi non stava facendo studi sull’AGA, ma solo sull’endometriosi?
E’ stato diciamo un caso che abbiano scoperto le proprietà sui capelli?
Perchè se fosse stato così mi sarei aspettato test su femmine (scimmie), non su scimmie maschio (pelate), se stavano studiando l’endometriosi.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
L’idea che ne scaturisce è che quindi non bastino i segnali generati dal dht nelle cellule predisposte, serve almeno un altro elemento per portare i capelli alla calvizie, magari ne serve anche un terzo o quarto che prima o poi scopriremo. Sperando sempre che basti bloccarne uno dei tanti.
Se non ho capito male poi la prolattina è solo un mediatore di un segnale, quando si attacca ai recettori delle cellule attiva ulteriori molecole e percorsi all’interno delle cellule, magari capire cosa succede a valle della prolattina forse sarebbe utile in qualche modo.
Inoltre se la prolattina ha un ruolo nella calvizie un collegamento con gli androgeni ci deve essere, visto che c’è lo stesso problema nell’ipertrofia prostatica.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Prolattina: gli antagonisti Cercando tra i brevetti e studi recenti sono spuntate due sostanze (SMI-1 e SMI-6) che agiscono come antagonisti del recettore della prolattina. Queste sostanze potrebbero essere più facilmente disponibili in tempi brevi. Tuttavia, gli antagonisti non agiscono come gli anticorpi monoclonali. Questi ultimi creano una specie di immunità verso il recettore della prolattina, che potrebbe spiegare la durata negli anni della terapia. Invece, gli antagonisti entrano in competizione con l’ormone stesso che di solito ha un’affinità di legame maggiore con il recettore e possono, quindi, ridurre l’azione ormonale in maggiore o minore misura.
Io spero sempre di trovare qualcosa di più "smart" (furbo).
Sempre seguendo HLT le ultime battute puntano su PAX1 e RUNX che sono colleganti con gli androgeni.
Bayer Prolactin Receptor Antibody For Male And Female Pattern Hair Loss
http://www.hairlosstalk.com
Pax1 and RUNX2 are possible downstream targets of prolactin. Antagonizing the PRLR downregulates Pax1 and upregulates RUNX2. There should be a good synergistic effect with Wnt agonists like KY19382 or VPA.
Pax1 and other Pax genes are strongly upregulated by prolactin. Pax1 is the gene with the greatest association with Androgenetic Alopecia after the androgen receptor.
Ciao
MA – r l i n
Speriamo bene.
Ciao
MA – r l i n
Acacetin and pinostrobin as a promising inhibitor of cancer-associated protein kinases
http://www.sciencedirect.com
Ciao
MA – r l i n
Ma in effetti ci sono personaggi famosi (tipicamente si ricorda Liguori) che hanno frontale perfetto e tutto il resto, ma vertex colpito da aga.
Ciao
MA – r l i n
E’ un pattern minoritario, ma qui c’è chi vorrebbe che l’aga fosse uguale per tutti, invece non lo è dipendendo da una genetica multifattoriale, per molti una cura non è tale se non cura il 100% dei pazienti, peccato che cure così non esistano nemmeno per le altre patologie.
Ciao
MA – r l i n
benexol
Ciao
MA – r l i n
Previously, HopeMed has signed a world-wide exclusive license agreement with Bayer AG on the development and commercialization of a human antibody (HMI-115) targeting the prolactin (PRL) receptor for the treatment of male and female pattern hair loss, endometriosis and other chronic diseases with dysregulated PRL signaling. Under the terms of the license agreement, Hope Medicine will develop and globally commercialize the novel PRL receptor antibody based on intellectual property from Bayer. At present, HMI-115 has completed phase I clinical trials in the European Union, with positive safety results. The global multi-center phase II clinical trials for androgenic alopecia and endometriosis will soon be launched.
BENE!!
Il ruolo biologico della prolattina nel tumore al seno
http://www.medicomunicare.it
Quando parla di estrogeni e STAT-5, mi sembra di averne già sentito parlare qui nel forum, magari mi sbaglio (con tutti sti codici e sigle
).
Ciao
MA – r l i n
Il sistema immunitario dovrebbe essere quello che alla fine smaltisce i follicoli inattivi con l’età, rendendo sempre più difficoltoso il recupero della densità estetica che fa la differenza.
Non so se questo anticorpi possano rimediare anche a questi danni, in questo caso bisogna sperare che Follica con la neogenesi follicolare ci abbia preso.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
È sempre meglio non mischiare preparati diversi.
Ciao
MA – r l i n
Io ho preso la tintura madre di agnocasto. La inizio da domani tutte le sere e vi darò feedback mensili
La mia idea sarebbe abbassare la prolattina topica
Mentre esistono già dei farmaci che abbassano la prolattina (usati per altri scopi), ma sembra che nessuno finora abbia riscontrato come effetto collaterale ricrescita di capelli. O nessuno si è mai accorto, o una eventuale ricrescita (piccola?) è passata sotto traccia oppure il solo abbassare la prolattina non è sufficiente, occorre bloccarla del tutto (o lei o i recettori).
Penso che abbassare la prolattina non faccia comunque male ai capelli, al massimo potenzia le cure che già si usano.
Non ne ho idea, ma qui si dice che funziona parecchio:
Agnocasto – Proprietà dell'Agnocasto – Fitoterapia
http://www.my-personaltrainer.it