L’attivatore capillare
Abbiamo visto di recente che un nuovo prodotto della farmaceutica Giuliani sta attirando l’attenzione di chi si interessa al contrasto della calvizie comune. Questo prodotto emulerebbe senza effetti collaterali un potente farmaco antirigetto, la ciclosporina, di cui sono note le attività di ricrescita sui capelli affetti da calvizie.
Il meccanismo biochimico che porta a questo effetto è solo uno dei modi per attivare il percorso WNT/beta catenina, che sta alla base del rinnovo e della rigenerazione dei tessuti del corpo umano, capelli compresi.
Percorso WNT: attivatori e inibitori
Un recente lavoro di ricercatori russi e cinesi fa il punto della situazione sugli attivi naturali che regolano questo percorso dividendoli tra attivatori e inibitori. Entrambi i gruppi sono importanti in medicina: gli attivatori WNT sono possibili cure contro l’osteoporosi, la vitiligine, l’artrite reumatoide e le degenerazioni neurologiche come l’Alzheimer; mentre gli inibitori possono risultare utili contro i tumori al colon, allo stomaco, al fegato, al seno e alle ovaie.
L’importanza del percorso
Le principali funzioni del percorso WNT sono il mantenimento della proliferazione cellulare, il rinnovamento delle cellule staminali, la rigenerazione dei tessuti e la genesi delle cellule nervose e delle sinapsi del sistema nervoso. La proliferazione delle cellule della papilla dermica del follicolo dei capelli è l’obiettivo primario delle cure contro la calvizie. Si è anche appurato che nella calvizie comune le cellule staminali del follicolo non sono esaurite, ma stentano a trasformarsi in cellule progenitrici dei cheratinociti e questo percorso potrebbe essere coinvolto nel mancato passaggio.
L a beta-catenina è centrale
Al centro di questo percorso si trova la beta-catenina, la cui sintesi è continua, ma viene degradata nel citoplasma da un complesso proteico composto da Axin, APC e da due enzimi, le chinasi GSK3ß (Glycogen Synthase Kinase 3ß) e la CK1 (Casein Kinase 1). Con bassi livelli di beta-catenina nel citoplasma e nel nucleo della cellula, il percorso WNT risulta inattivo.
Fig.1: Il percorso canonico WNT, si attiva con le omonime proteine.
L’inizio e la fine del percorso WNT
Gli attivatori del percorso sono, infatti, delle proteine (lipoglicoproteine, composte quindi anche da lipidi e glucosio) chiamate WNT che nell’uomo sono ben diciannove. Queste proteine si legano a dei recettori della famiglia “Freezled” (FZD) presenti sulla superficie cellulare (nell’uomo sono dieci) e a dei co-recettori (LRP5/6).
Il legame delle proteine WNT ai recettori provoca la dissociazione del complesso proteico che degrada la beta-catenina. Questa entrando nel nucleo della cellula agisce come un cofattore di trascrizione per dei promotori dipendenti dal fattore TCF/LEF che porta alla trascrizione di fattori che in gran parte attivano la proliferazione cellulare.
Gli attivatori di base
La maggior parte degli attivatori del percorso WNT inibiscono la chinasi GSK3ß. Il sale di litio (cloruro di litio) è il più noto di questi composti. Tra gli attivi organici con questa proprietà si segnalano le indirubine ricavate da dei molluschi commestibili. Da questi composti derivano degli analoghi sintetici (6BIO e INO) che insieme ai sali di litio vengono usati per comparare la potenza degli altri attivatori del percorso WNT.
Attivi individuati
Gli studi più recenti hanno portato all’attenzione diversi attivatori naturali del percorso WNT. Uno di questi è l’andrographolide, tratta dalla Andrographis paniculata. Si tratta di una pianta nota per le sue proprietà antinfiammatorie dovute proprio a questa molecola e il cui estratto si trova anche in alcuni integratori.
Un attivo analogo è la fukugetina, estratta da un tipo di Garcinia comune in Cina. La ricinina (non la ricina, che può essere mortale) del ricino agisce inibendo anche la chinasi CK1 e potrebbe spiegare l’utilizzo dell’olio di ricino per allungare ciglia e per contrastare la calvizie.
Sostanze selezionate
Alcuni studi hanno sottoposto a una selezione diversi estratti di piante per trovare quelli con le maggiori capacità di attivare il percorso WNT. È il caso della Sanguisorba officinalis e dell’Hovenia dulcis. In particolare, di quest’ultima il principio attivo è risultato il methyl vanillate che è diventato l’attivo di un prodotto contro la calvizie (Deltacrin WNT).
Cura calvizie: sorprese e conferme
È risultato un attivatore del percorso WNT il quebracitolo (2-O-methyl-l-chiro-inositol), un analogo dell’inositolo che è presente in diverse piante, ma è ricavabile anche come sottoprodotto dell’industria della gomma. Invece, di particolare rilevanza per la lotta alla calvizie sono le varie specie di Rehmannia, i cui estratti inibiscono anche DKK-1, la proteina promossa dall’ormone androgeno DHT che sta alla base della calvizie comune.
Estratti a doppia attività
Un estratto di Rhemannia glutinosa in altri test è risultato inibire il percorso WNT, così come gli estratti della Salvia miltiorrhiza, nota varietà di salvia orientale (Dan shen) con attività contro la calvizie che ha due principi attivi che agiscono in senso opposto. In questi casi, non si sa quale azione prevalga, ma è molto probabile che sia l’attivazione a prevalere nei follicoli piliferi.
Il Ginkgo e i suoi attivi
Il Ginkgo Biloba con i suoi estratti attivi sulla circolazione del sangue è considerata una pianta utile a contrastare la calvizie. La bilobalide del Ginkgo inattiva la chinasi GSK3ß, ma attiva anche due proteine della famiglia WNT agendo sul percorso in modo sinergico.
Fig.2: Gli attivi del Ginkgo biloba vengono estratti dalle foglie.
Altre sostanze note
Tra le molte sostanze attive sul percorso WNT testate in questi anni ve ne sono diverse già piuttosto note come la canapa col cannabidiolo, la nicotina del tabacco, il noni (Morinda citrifolia) e il rosmarino con l’acido rosmarinico. Ma la sostanza più utile contro la calvizie tra queste già note sembrerebbe essere l’acido alfa lipoico, perché anche questo attivo è un inibitore di DKK1. Questa sostanza è stata testata soprattutto come integrazione orale, mentre potrebbe essere utile un utilizzo topico contro la calvizie comune.
Studiati per la calvizie
Il lungo elenco di attivatori del percorso WNT annovera anche due estratti testati proprio per un utilizzo contro la calvizie. Si tratta dell’Aconitum ciliare, una ranuncolacea, e dell’Undariopsis peterseniana, un’alga bruna commestibile. Nell’articolo scientifico si fa notare come molti di questi attivatori siano sempre più ricercati tra gli organismi marini, sia nella fauna (spugne, molluschi) che nella flora marina (alghe e funghi).
Gli inibitori del percorso WNT
Tra gli inibitori del percorso WNT troviamo molte sostanze utilizzate per contrastare la calvizie. Hanno attività inibitoria, la curcumina e i curcuminoidi, il resveratrolo, la quercetina, l’EGCG del té, alcuni attivi del Ganoderma lucidum (il fungo Reishi), l’honokiolo della magnolia, la costunolide, la partenolide, l’apigenina,l’emodina dell’aloe e un derivato dell’inositolo.
Non c’è contraddizione
Molte di queste sostanze inibitrici del percorso sono ritenute dei rimedi contro la calvizie e non è mai stato riscontrato un effetto delle stesse sulla caduta dei capelli. Il paradosso si spiega con la funzione anticancro che hanno tali sostanze. Infatti, quando si parla di cancro si parla di percorso WNT “aberrante”, ossia anomalo. Di conseguenza, queste sostanze sarebbero regolatrici del percorso e agirebbero in modo diverso nei tessuti sani e in quelli cancerosi.
Chi cerca trova
Peraltro, gli attivatori sono stati scoperti cercando sostanze contro l’osteoporosi, l’artrite reumatoide e le neurodegenerazioni, rispondendo ai test dei ricercatori. Invece, gli inibitori sono venuti allo scoperto testando le sostanze contro la proliferazione tumorale e hanno ugualmente risposto a questo tipo di test dei ricercatori.
Azioni multiple
Vi sono sostanze costituite da moltissime molecole che possono quindi agire in modi diversi. Per cui, bisognerebbe stabilire se azioni opposte si annullino oppure se una prevalga sull’altra. Invece, è più difficile che una singola molecola isolata agisca in modi opposti, anche se questo può succedere con diversi dosaggi della stessa sostanza.
Azioni prevalenti
Pertanto, molti degli inibitori del percorso WNT sono utili nel contrasto del DHT e dell’attività del recettore degli androgeni o contro i fattori infiammatori che coinvolgono i follicoli colpiti dalla calvizie. Sono tutte attività che li rendono utili nella lotta alla calvizie e che compensano e sopravanzano l’eventuale inibizione del percorso WNT.
APPROFONDIMENTI
WNT/Beta catenina: il percorso anti-calvizie con sostanze naturali
PRODOTTI CORRELATI
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Ciao
MA – r l i n
quindi ci dobbiamo versare in testa alghe e molluschi?
L’acido alfa lipoico in forma topica è qualcosa che sta seguendo anche follica?vale la pena una soluzione galenica a parte o con la cetirizina ?
Grazie mille
Rehmannia l’ho un attimo accantonata perché agisce su DKK1 e GSK3beta, ma ha anche qualche attivo anti-WNT (come molte sostanze comunque utili, ma do la precedenza ora a chi non ha nessuna "ombra"). Il Ginkgo pure è anti-DKK1 e pro-WNT, facile che prenda un’idroalcoolica e la provi sullo scalpo quando finirò Erba Sancta (per la sterubina) e per il lipoico topico (che potrebbe fare la differenza rispetto al sistemico molto utilizzato da noi un tempo) ho visto un prodottino THe Ordinary al 5% che però è ora "non disponibile" in molti siti e non vorrei che lo avessero ritirato. Quindi ho preso il Tiobec:
Laborest Tiobec Dol Crema 25ml
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Ciao
MA – r l i n
appena ordinato pure io
ha un qualche principio anti-dht(inteso come abbassamento del livello di dht)?
quante applicazioni a settimana?
Ho linkato lo studio potete andare a vedere i particolari, ma mi è sembrato inutile riempire l’articolo di nomi di attivi che non si trovano isolati, la salvia miltiorrhiza è un famoso rimedio cinese per i capelli e tanto basta sapere, ossia che c’è una conferma scientifica.
Nell’aga il percorso WNT vine inibito di continuo quindi si deve cercare di sbloccarlo di continuo, altrimenti non serve a niente. Di continuo significa applicare gli attivi almeno una volta al giorno sperando in un loro effetto (o emivita) non breve.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Non so se verrà fuori un prodotto da tutte queste segnalazioni, come detto io invio sempre tutto a chi di dovere.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Tiobec Crema
http://www.saninforma.it
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Ciao
MA – r l i n
Il treonato l’ho fatto in casa, ma è da anni che si conosce questa attività e c’è chi l’ha provato in modo più certo senza avere risultati.
Della vitamina D3 con questa funzione dovrei parlarne nel prossimo articolo, ma voi potete parlarne anche prima
Ciao
MA – r l i n
Acido alfa lipoico è validissimo come antinfiammatorio, antiossidanti per via sistemica.
Quindi utile anche per i capelli.
La mia ragazza da anni, con cicli di lipoico,tiene a bada un infiammazione del tunnel carpale in modo ottimale.
Lo sto facendo assumere a mia madre,come supporto al cortisone (che stiamo cercando di eliminare gradualmente,lo usa per un problema neurologico) anche qui una buonissima risposta dosaggio di 1200 mg die in entrambi i casi
Vitaminity NAC 500mg Complex
hairshopeurope.com
Vitaminity Aqua Recovery Dive
hairshopeurope.com
Ciao
MA – r l i n
Prova io non ci credevo molto,ma occhio al dosaggio almeno 1000-1200 mg die a cicli 3 mesetti
La resa estetica è accettabile, ma io la uso di sera quando non devo andare da nessuna parte. Ritengo che il prodotto The Ordinary possa avere una resa estetica migliore perché gli altri prodotti di questa marca hanno un tipo di resa migliore, almeno come prima impressione (ossia ti pare di mettere su un gel che è diverso dal mettersi una crema).
Sono molto fiducioso nelle cure che sto facendo, più che altro perché dopo anni ho razionalizzato le terapie, prima avevo una base di anti-dht di vario genere, ma restavo in cerca di attivatori della crescita che emulassero il minox, ora ho capito che sul fronte ormonale si può andare oltre aggiungendo (non sostituendo) alcuni attivi topici. Il percorso WNT resta una speranza con alcuni dubbi.
Come indicatore della bontà delle cure ho sempre monitorati i capelli sparsi e isolati sulla precedente linea frontale, questi ora si stanno allungando e sono più del solito anche se sono ancora molto sparsi.
Ciao
MA – r l i n
Marlin monitora tutto con foto,sarebbe utile un dermoscopio pero’ altrimenti e’ difficile vedere le differenze dei diametri
Lo vendono solo in rete?
Perché domani sono in giro per Milano e potrei cercare una dermoscopieria
Ciao
MA – r l i n
Lucio, è l’unico modo per vedere le variazioni dei fusti, prendendo punti di riferimento.
Quindi una cosa abbastanza essenziale per fare delle valutazioni ben fatte
Sì può avere senso, è ovviamente un ottimo integratore.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Di crema già metto quella al ketoconazolo, ed é vero che si assorbe benino, ma mettendone anche un’altra come ci si ritrova i capelli?
ho visto diversi integratori che li mettono assieme
Sto mettendo molte cose però la maggior parte le metto di sera, vado a dormire con i capelli conciati, ma la mattina non sono così male. Per me si possono mettere keto e lipoico, ma ci dovrebbe essere anche una lozione che porta "giù" tutto per sicurezza che le creme non restino troppo in superficie.
Pare che acido lipoico e biotina siano due molecole molto simili, ma non ho letto che si ostacolino a vicenda, ma che si possono rinforzare, per questo le abbinano.
Ciao
MA – r l i n
Si esatto, leggo adesso anche il commento di Marlin e comincio a spargere questa cosa sulla testa sereno
Ciao
MA – r l i n
buonasera Marlin,
la capsaicina contrasta l’azione dell’enzina 5-alfa reduttasi? se si, in che misura? si prende serenamente da parte di chi ha smesso definitivamente con fina?
grazie saluti
No, la capsaicina non dovrebbe essere anti-dht, se lo è non lo è in grande misura. Pare abbia attività antiandrogene sul recettore, ma dipende dalla quantità usata altrimenti potrebbe avere effetto opposto. Non è adatta a sostituire fina comunque.
Antiandrogeni naturali: quali sono e il ruolo nella calvizie – Calvizie.net
calvizie.net
Capsaicina “double face” La capsaicina è notoriamente l’attivo che dà il gusto piccante al peperoncino (Capsicum annuum). Utilizzato come antinfiammatorio e antidolorifico, trova da sempre applicazione topica contro la calvizie con l’intento di attivare la microcircolazione dello scalpo in qualità di rubefacente. Tuttavia, le recenti ricerche ne hanno evidenziato le azioni sulle cellule del tumore alla prostata che portano alla loro distruzione con la riduzione, tra le altre cose, del recettore degli androgeni. Tutto questo con concentrazioni di 100 e 200 micromolari, perché con concentrazioni di 20 micromolari si è riscontrato l’effetto opposto di proliferazione delle cellule del tumore alla prostata e di aumento dell’espressione del recettore degli androgeni.
Peperoncino sotto inchiesta Le dosi di capsaicina sistemiche ottenute mangiando peperoncini difficilmente possono raggiungere adeguate dosi micromolari per avere un effetto antiandrogeno, forse per questo il peperoncino è sconsigliato da alcuni urologi per la salute della prostata. Per quanto riguarda le cure della calvizie, vi sono alcuni studi sull’efficacia della capsaicina, ma c’è anche uno studio che mostra l’inibizione della crescita dei capelli umani coltivati in vitro.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
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MA – r l i n
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MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
The ordinary nei negozi Douglas ti dicono che è introvabile e si vende solo on line, on line non si trova molto spesso..
@oscar74 lo stearico è comunque uno dei tanti grassi anti-dht, quindi se non lo togli hai comunque un attivo in più.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Trovo questi di disponibili:
https://www.maquibeauty.it/the-ordinary-alpha-lipoic-acid-p-28568.html
The Ordinary 5% Alpha Lipoic Acid 30 ml
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Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
The Ordinary Alpha Lipoic Acid 5% 30ml: Amazon.it: Bellezza
http://www.amazon.it
Ci avranno messo dentro l’R-lipoico?
Ciao
MA – r l i n
https://www.amazon.it/dp/B001ES6XN0/ref=cm_sw_r_cp_apa_fab_.QjAFb7AA6V8H
Adesso ho provato questo
Acido Alfa Lipoico 650 mg – 120 Capsule ad Alto Dosaggio – Adatte a un’alimentazione Vegana – Naturali al 100% Senza Leganti o Riempitivi Sintetici – Fornitura da 4 Mesi – Prodotte da Nutravita: Amazon.it: Salute e cura della persona
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Anche quest’ultimo sembra funzionare bene, sparito come al solito il torpore e l’insensibilita’ al tunnel carpale.
Mia madre prosegue con il primo
Ciao
MA – r l i n
buonasera Marlin, hai delle riserve sulla versione dol? io quella ho preso…interrompo assunzione? per la capsaicina?
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Cura calvizie: i regolatori naturali del percorso WNT – Calvizie.net
calvizie.net
È il caso della Sanguisorba officinalis e dell’Hovenia dulcis. In particolare, di quest’ultima il principio attivo è risultato il methyl vanillate che è diventato l’attivo di un prodotto contro la calvizie (Deltacrin WNT).
Ciao
MA – r l i n
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MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n