venerdì, Luglio 26, 2024

Triaminodil ®

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Triaminodil ®: di cosa si tratta

Prima che il minoxidil venisse commercializzato per contrastare la calvizie intorno alla metà degli anni ’80, era già disponibile sul mercato una molecola analoga. Quest’ultima porta il nome commerciale di Triaminodil ® e appartiene alla famiglia dei cosiddetti “N-ossidi”. Oltre al noto farmaco anti-calvizie, fanno parte anche molecole supportate da studi o brevetti che ne hanno dimostrato la crescita dei capelli.

Di seguito, un breve elenco con i nomi commerciali e scientifici:

  • Minoxidil: 6-Piperidin-2,4-diamine-pyrimidine N-oxide
  • Triaminodil: 6-Pyrrolidine-2,4-diamine-pyrimidine N-oxide
  • Aminexil: 2,4-diamine-pyrimidine N-oxide
  • N.a.n.o.: 3-carboxylic acid pyridine N-oxide
  • Tempo: 2,2,6,6-Tetramethyl-1-piperidinyl N-oxide
  • DMPO: 5,5 dimethyl-pyrroline-N-oxide
  • Proxyl: 2,2,5,5-tetramethyl-1-pyrrolidinyloxyl
  • Doxyl compound: 2,2-disubstituted-4,4-dimethyl-3-oxazolidinyloxy

Pertanto, è ragionevole supporre che esista un certo nesso tra il gruppo N-ossido posto in molecole eterocicliche contenenti azoto (piridine, pirimidine, piperidine, pirrolidine, etc) e relativa efficacia tricologica. In particolare, il Triaminodil® è presente da tempo in vari prodotti non farmacologici (lozioni, ma anche shampoo) mirati a contrastare la perdita dei capelli. In tali prodotti, questa sostanza di solito è presente in percentuali non elevate. Invece, essa costituisce uno degli attivi principali ad alto dosaggio (5%) nella lozione Hair Growth Therapy Spray di Kmax o nel preparato Spectral DNC-N della DS Laboratories.
Infatti, qui compare con il nome registrato di Nanoxidil® dal momento che in questo preparato la molecola viene veicolata nel follicolo dei capelli attraverso i nanosomi.

Triaminodil VS Minoxidil

 

Triaminodil e minoxidil molecole quasi uguali

Fig.1: A sinistra, la molecola di Triaminodil; mentre, a destra, quella di Minoxidil.

Le differenze effettive tra la molecola di Triaminodil e la molecola di Minoxidil sono poche. Infatti, come si vede dalla Fig.1, esse presentano una diversità esclusivamente nell’anello eterociclico non aromatico (in basso). Nello specifico, Minoxidil presenta la piperidina, mentre Triaminodil ha la pirrolidina.

I primi studi su Triaminodil

Ci sono stati almeno quattro studi clinici sull’efficacia di questa molecola, tutti tenuti in Italia, dal momento che il Triaminodil® è nato qui.

Il primo importante test clinico si tenne presso l’Istituto Gaslini di Genova (“Valutazione dell’efficacia di un nuovo prodotto topico per la cura dei capelli” – E. Rampini, C. Ocella, D. Bleidl, 1989 ) utilizzando una preparazione con 0,8% di Triaminodil® applicata per 6 mesi su 30 maschi con problemi di capelli. Di questi, 21 maschi risultavano stazionari al controllo finale, nessuno risultava solo migliorato. Invece, i restanti 9 risultavano molto migliorati.

A questo test clinico, fece seguito quello tenuto presso l’Istituto di Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Firenze (“Studio clinico nella alopecia androgenetica maschile e femminile con un prodotto topico a base di Triaminodil® e vitamina A” – Melli M. C., Giorgini S., Farella V., Policarpi F., Zippi P., Cappugi P. – 1990). A questo si sottoposero 14 maschi e 16 femmine che utilizzarono per 3 mesi una soluzione con 0,8% di Triaminodil® con vitamina A. I risultati finali mostrarono miglioramenti in tutte le pazienti femmine. Mentre dei maschi, 5 rimasero stazionari, 8 ebbero miglioramenti e uno solo miglioramenti evidenti.

Gli studi più recenti

Successivamente fu l’Istituto di Clinica Dermatologica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma a fare un test con questa molecola a percentuali più elevate (“Studio dell’efficacia clinica di un nuovo preparato topico per il trattamento del defluvium androgenetico e della dermatite seborroica” – R. Capizzi, G. Guerriero, F. L. Landi – 1992). Il test con una soluzione all’1,5% di Triaminodil® durò 4 mesi e fu fatto su 28 maschi e 14 femmine. Alla fine del test, la metà dei primi risultò stazionaria, mentre l’altra metà mostrò netti miglioramenti. Invece, le femmine ebbero 3 risultati di semplici miglioramenti e 11 di netti miglioramenti.

Lo studio più recente su questa molecola è stato fatto presso il Policlinico Universitario Umberto I di Roma dal Centro per la Ricerca sulla Fisiologia e Patologia del Capello (“Risultati dell’utilizzo di Neo Aminotril Complesso per uso topico Trial clinico” – prof. Alfredo Rossi – 2010). Si scelse di adottare sempre con una soluzione al 1,5% di Triaminodil ® su 20 pazienti maschi e femmine. Dopo sei mesi di applicazioni, i risultati furono: 3 pazienti stazionari, 9 migliorati e 8 decisamente migliorati.

Conclusioni

In base a questi dati, vi è l’ipotesi che questa sostanza possa essere ancora più efficace se somministrata a percentuali maggiori e per periodi più lunghi. Non è un caso che, di solito, anche la molecola gemella Minoxidil risulti più efficace impiegata in questo modo.

 

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Redazione Calvizie.net
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