Zinco capelli: il ruolo nella calvizie

Un recente studio russo evidenzia l'importanza di avere livelli di zinco adeguati prima di iniziare a usare minoxidil topico contro la calvizie comune. Vediamo perché.

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zinco capelli

Minoxidil, vitamine e oligoelementi

Un’equipe di ricercatori russi ha pubblicato di recente gli esiti di un interessante studio caso-controllo su 48 pazienti con alopecia androgenetica trattati per 4 mesi con minoxidil 5% (due volte al giorno) e con integrazione di vitamine e oligoelementi per le sole carenze riscontrate all’inizio del test.

Fattori genetici e non genetici

Lo scopo del test era di individuare i fattori correlati con il successo e l’insuccesso nella cura. Per questo, sono stati considerati i principali fattori genetici che aumentano il rischio di sviluppare calvizie e l’eventuale ruolo di ormoni, vitamine e oligoelementi nell’influenzare l’esito della cura.

Zinco capelli: i livelli fanno la differenza?

Nessuno fattore di tipo genetico ha mostrato una correlazione con i risultati della cura. Invece, analizzando i fattori non genetici si è riscontrata una correlazione significativa tra i livelli di zinco nel sangue prima delle cura e l’esito della cura stessa.

I ricercatori hanno verificato che i pazienti con livelli iniziali di zinco nel sangue inferiori a 10 µmol/L (pari a 65 microgrammi/dL = 0,65 microg/ml) hanno avuto risultati di ricrescita dei capelli non significativi. Mentre, chi a inizio cura aveva livelli superiori a questa soglia ha avuto risultati di recupero evidenti in termini di densità, ossia di numero di capelli per cm2, e di incremento del diametro medio dei capelli.

zinco capelliCasi con esiti negativi (punti rossi) e positivi (punti blu) posizionati nel grafico dai livelli di zinco nel plasma prima delle cura e dalla densità raggiunta a fine cura (sopra) o dal diametro medio dei capelli a fine cura (sotto).

Basta integrare zinco?

Le carenze di vitamine e oligoelementi riscontrate nei pazienti prima di iniziare la cura sono state compensate con la somministrazione per due mesi di appositi integratori, compreso quello a base di zinco per chi ne era appunto carente. Alla fine dei quattro mesi di cura, chi ha integrato con lo zinco non ha però mostrato risultati migliori degli altri pazienti partiti con carenza di zinco, pur avendo raggiunto i livelli di zinco plasmatico dei soggetti non carenti che hanno ottenuto i migliori risultati del test.

Come si spiega?

I ricercatori russi elencano le molte proprietà dello zinco, un minerale che entra in moltissime delle reazioni biochimiche del corpo umano che riguardano anche i capelli. Con apposite analisi, mettono in relazione la carenza di zinco con quella di selenio, altro elemento importante come antiossidante e non solo. Inoltre, si considerano anche i livelli di vitamina E, essenziali per la regolazione dei lipidi e la salute generale dei capelli.

Zinco capelli: piccola dimenticanza

Tuttavia, i ricercatori si sono dimenticati di annoverare tra le molte funzioni dello zinco quella che in tricologia è la più considerata: l’azione di inibizione della 5 alfa reduttasi. Si tratta dell’enzima che trasforma il testosterone in DHT (diidrotestosterone), l’ormone che svolge un ruolo decisivo nello sviluppo della calvizie comune.

Minoxidil senza la “base”?

Di recente, abbiamo visto come i due farmaci ufficialmente approvati per la cura della calvizie comune, minoxidil (a uso topico) e finasteride (a uso orale) se usati insieme, più che sommare i loro effetti sulla ricrescita dei capelli, li moltiplicano. Abbiamo anche visto che minoxidil attiva la fase di crescita, mentre finasteride, il farmaco anti-dht, contrasta l’evolversi della calvizie fornendo la base su cui il farmaco a uso topico può costruire la ricrescita. In questo studio, una “base” anti-dht può essere dovuta a più alti livelli di zinco nel sangue. Tuttavia, è bene precisare che questa base è meno efficace di quella offerta da finasteride.

Capelli: differenze tra zinco e finasteride

Lo zinco non è equivalente a finasteride. Questo farmaco, infatti, inibisce la 5 alfa reduttasi tipo II che si trova nel follicolo pilifero e influisce su capelli e calvizie. Al contrario, lo zinco inibisce la 5 alfa reduttasi tipo I, che è responsabile della produzione del sebo. Da qui, si può capire perché livelli più elevati di zinco nel sangue non possano impedire lo sviluppo della calvizie. Tuttavia, essi possono comunque ridurre la produzione di questo ormone nello scalpo.

minoxidil

Foto globali e tricogramma di prima e dopo la cura: A) un caso positivo. B) un caso negativo.

Attivare il minoxidil

Molti studi recenti si sono poi dedicati a dimostrare che minoxidil da buoni risultati solo quando viene trasformato in solfato di minoxidil dall’enzima sulfotransferasi, di cui sono carenti a livello di tessuti periferici molti soggetti che sviluppano calvizie comune. Questo anche perché, come ha evidenziato uno studio, proprio il DHT ridurrebbe questo enzima. Un modo di elevare la presenza nei follicoli dei capelli di questo enzima è quello di ridurre il DHT con finasteride o altre sostanze naturali come lo zinco. Infine, non è da escludere che lo zinco possieda un’azione diretta sull’incremento dell’enzima sulfotransferasi a livello cutaneo.

Le tempistiche da ottimizzare

In questo studio russo è stato usato minoxidil al 5% per quattro mesi. Questo, infatti, è il tempo minimo impiegato per avere effetti di ricrescita visibile con questo farmaco a uso topico. L’integrazione delle carenze nutrizionali è durata solo 2 mesi e ha, quindi, portato lo zinco ai livelli considerati ottimali a cura già iniziata. Per questa ragione, i ricercatori russi propongono di portare i livelli di zinco ai valori ottimali prima di iniziare la cura con minoxidil.

Cosa servirebbe sapere ancora?

Gli autori dello studio ritengono che per confermare l’esito del loro test dovrebbe essere replicato su un campione più esteso. Invece, noi possiamo aggiungere che sarebbe stato utile prolungare i tempi di questo test. Questo avrebbe potuto farci capire se, una volta raggiunti i livelli ottimali di zinco con l’integrazione, si possano avere più casi positivi proseguendo la cura.

Crescita non a somma zero

Questo studio russo potrebbe essere un’ulteriore dimostrazione che per ottenere risultati contro la calvizie comune serve un’azione combinata tra una sostanza anti-dht e un attivatore della fase di crescita come il minoxidil. Le sostanze anti-dht di sintesi o naturali arrestano o rallentano il progredire della calvizie. Inoltre, permettono che la crescita attivata con minoxidil non risulti a somma zero.

 

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