La terapia anti-calvizie

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tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

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Come intervenire correttamente ed efficacemente per la cura della calvizie androgenetica?
Le principali modalità di intervento qui presentate sono quelle che negli ultimi anni 
hanno portato al raggiungimento di apprezzabili e anche sorprendenti risultati in milioni di persone.

Il primo passo: la diagnosi
Ricordiamo, qualora fosse necessario, che a monte di una qualsiasi terapia che abbia successo c’è sempre una corretta diagnosi, pertanto è vivamente consigliato una visita da uno specialista prima di iniziare qualsiasi cura; la visita saprà individuare le cause del problema e pertanto sarà più facile impostare una terapia mirata.

Diagnosi=calvizie androgenetica: cosa fare
Va sempre ricordato che la migliore terapia è sempre la terapia mista, la terapia cioè che prende in considerazione prodotti e principi attivi che agiscono in modo differente sulle cause della calvizie, per cercare di colpire la calvizie o la caduta di capelli (che può essere anche dovuta al sommarsi di altri fattori) da tutte le diverse angolazioni ed aumentando di molto le possibilità di successo.

Inoltre, ai farmaci attuali, saranno presto affiancati nuovi e più efficaci prodotti, basati su ulteriori ricerche, che forniranno altre valide possibilità nella cura della calvizie, limitando sempre più gli effetti collaterali ed aumentando le percentuali di successo.

E’ quindi importante cercare di fare il possibile per preservare il più a lungo possibile i nostri capelli, per evitare che la situazione divenga irrimediabilmente compromessa. vediamo come:

 

Inibire la 5-alfa riduttasi: evitando la formazione eccessiva di Diidrotestosterone (DHT). Gli inibitori della 5-alfa reduttasi possono essere di 2 tipi:

Inibire il legame tra il DHT e i recettori: utilizzando dei farmaci antiandrogeni, i cosiddetti “antagonisti recettoriali”, che impediscono appunto il legame degli androgeni al loro recettore con un meccanismo di tipo competitivo:

Prolungare la fase anagen: cioè intervenire sulle proteine anomale fornendo “fattori di crescita” con lo scopo di stimolare, allungare e attivare la fase di crescita del capello:

Prevenire e ridurre l’infiammazione: intervenendo contro le manifestazioni infiammatorie associate alla calvizie ed agendo contro il superossido, un radicale libero, utilizzando i cosidetti “scavenger SOD” (agenti spazzini), come i rame-peptidi:

Prevenire la fibrosi: intervenendo a livello perifollicolare con agenti che contrastano la sclerosi della guaina connettivale:

Ottimizzare la fase catagen: stimolando i processi di aromatizzazione a livello del follicolo pilifero, attivando l’adenilciclasi e i fattori di crescita che presiedono alla moltiplicazione cellulare a livello della matrice e del bulge del capello , metabolizzando il glucosio che sarà utilizato durante la fase anagen successiva: :

  • Idrocortisone
  • Estrogeni (sotto forma di estrogeni coniugati,estrone solfato o 17-alfa-estradiolo)

 


Quando aspettarsi i primi risultati?
In un soggetto in terapia farmacologica con alcuni tra i prodotti attuali, si può già notare se la terapia funziona dopo qualche mese, solitamente dai 3-4 mesi, per vedere poi dei progressivi miglioramenti col passare di altri mesi; all’incirca alla fine del primo anno si possono fare i primi bilanci, e valutare se continuare allo stesso modo od effettuare alcune variazioni alla cura.

Cominciata la cura, mi cadono più capelli di prima: dove sto sbagliando?
Questo evento si chiama Caduta indotta. Non ci si deve spaventare se dopo 3 settimane circa si nota una intensa caduta di capelli, che si ferma un mese dopo circa; questo che apparentemente può sembrare un brutto segno è invece il primo segno che la cura sta avendo effetto!
Infatti i capelli “dormienti” in fase telogen (cioè già al termine del loro ciclo vitale) vengono “risvegliati” dal trattamento, che ne accelera la fase di caduta.
Questi capelli caduti saranno poi sostituiti da capelli più spessi e forti ad ogni ciclo, se tutto procede regolarmente;
In altri periodi si possono verificare fasi di caduta simile a questa, poiché si assiste ad una “sincronizzazione” delle fasi del ciclo vitale del capello, simile alla muta negli animali.

Attenzione però se alla caduta intesa sono associati sintomi persistenti come rossore della cute, irritazioni o prurito!
In questo caso significa che il trattamento che stiamo seguendo è troppo agressivo per in nostro cuoio capelluto.
Solitamente questo si manifesta quando si usa troppo minoxidil o altri topici: sovradosaggio non significa maggiore velocità nel raggiungimento dei risultati!
Ciò che bisogna fare è diminuire o sospendere temporaneamente il trattamento, sino al ritorno della normalità, per poi ricominciare nel modo corretto.

In definitiva, come scegliere la terapia adatta?
Come visto i principi attivi, le sostanze e i relativi prodotti utili al trattamento della calvizie sono moltissimi.
Sarebbe ovviamente impossibile ed impraticabile programmare una terapia che preveda la rotazione di tutte queste sostanze, con molteplici applicazioni topiche giornaliere e assunzione di numerose pillole e integratori. inoltre tutto questo potrebbe addirittura essere controproducente.
Quindi quando si è arrivati ad avere una idea il più precisa possibile su cosa possa essere utile al nostro trattamento (sempre guidati dalla diagnosi preventiva dello specialista e dalle sue indicazioni terapeutiche) si individuano quei 3-4 prodotti complementari tra di loro, ( che colpiscono cioè la calvizie da angolazioni terapeutiche diverse) che siano sostenibili sia sotto il profilo “economico” che quello “psicologico”.
Per fattore “economico” si intende che la terapia deve essere scelta in base alle possibilità economiche e le risorse finanziarie che si desidera (e si può) dedicare alla terapia. E’ meglio individuare una terapia dal con un costo su base mensile che si sa di poter prolungare per almeno 6-12 mesi, piuttosto che buttarsi a capofitto in una terapia costosissima per poi accorgersi dopo 1-2 mesi che non si è più in grado di sostenerla economicamente.
Stesso vale per il profilo psicologico.
Bisogna individuare quei prodotti che riteniamo di poter assumere e/o applicare quotidianamente senza che ciò finisca col pesare psicologicamente, trovandoci poi dopo poche settimane stanchi di applicare lozioni e assumere pillole a mattino, pomeriggio e sera.
La costanza e la determinazione sono fattori fondamentali nella riuscita della terapia stessa.

 

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