Le xantine appartengono al gruppo delle purine e, dal punto di vista medico, tre sono le più importanti: caffeina, teofillina e teobromina, derivate dalle piante dalle quali si ricavano tè, caffè e cacao (“coffèa arabica”, “thèa sinensis”, “teobroma cacao”).
L’azione delle xantine usate localmente si esplica attraverso il blocco dell’enzima fosfodiesterasi (capace di effettuare la conversione dell’attivo AMPc nell’inattivo derivato 5-AMP); ne consegue pertanto un accumulo intracellulare di AMPc non per accresciuta produzione (come nel caso dell’estrone) ma per ridotta degradazione.
Xantine: ci sono effetti collaterali?
L’utilizzo topico delle xantine (a concentrazioni variabili fra lo 0,3 e l’1%) è privo degli effetti collaterali tipici di queste sostanze (euforia, eccitazione, aumento della frequenza battito cardiaco, tremori etc).
Grazie a questo possiamo dire che le xantine, la caffeina e la teofillina in particola modo, potrebbero essere utilizzate come ad uso topico nel trattamento precoce della calvizie comune.