I “trapianti fecali” possono curare la calvizie ?

Da alcuni anni si parla dell'intestino come della centralina del nostro corpo da cui dipende una buona parte del benessere e della salute generali. Ci si riferisce di solito al microbioma, definito come l'insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei microrganismi dell'intestino e da qui si è passati ai trapianti da persone sane a persone malate del microbiota, ossia dei microrganismi intestinali. Questi trapianti hanno riscontrato alcuni successi per le malattie infiammatorie croniche dell'intestino, ma ora sono stati testati per risolvere l'alopecia areata e sembrano aver dato risultati incoraggianti.

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i “trapianti di feci”

Secondo alcuni ricercatori, i “trapianti di feci“, seppure al centro di controversie, potrebbero essere un nuovo particolare trattamento contro la calvizie.

I cosiddetti “trapianti di microbiota fecale”  (in sigla FMT) stanno diventando sempre più popolari tra la comunità scientifica.La procedura sperimentale consiste nel raccogliere  le feci da un donatore e poi ‘importarle’ nell’intestino di un paziente ricevente, inserendole nello stomaco tramite tubi, oppure attraverso la deglutizione di pillole contenenti materiale liofilizzato.

Quando è nato il trapianto fecale’

Il trapianto fecale è nato inizialmente per riportare i batteri intestinali a livelli ottimali, ma viene anche usato per trattare condizioni gastrointestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

Uno dei chirurghi leader nei trapianti di capelli, il dott. Bessam Farjo, dice che i trapianti fecali potrebbero essere una soluzione anche per certi tipi di alopecia.

Il dottor Farjo, fondatore del Farjo Hair Institute, ha spiegato: “C’è un’interazione unica tra la crescita dei capelli e la vostra salute generale, con cose come lo stress, i traumi e i disturbi dietetici che giocano tutti un ruolo importante e per quanto ancora controversi e un po’ inquietanti, i trapianti di feci potrebbero avere un ruolo chiave nei trattamenti futuri.

Lo studio riguardante questo particolare trapianto

Gli studi che mettono in relazione il trapianto di feci e la ricrescita dei capelli sono pochi, così il dottor Farjo punta alla ricerca del 2017 condotta dagli scienziati del Center for Women’s Gastrointestinal Medicine di Providence, USA.

Nei test pubblicati sulla rivista ‘American College of Gastroenterology‘ l’autrice, dr.ssa Kelly Colleen, spiega che è stata osservata ricrescita dei capelli in due pazienti con alopecia areata (con diverse chiazze calve delle dimensioni di una grossa moneta) dopo un trapianto di feci per trattare la loro infezione da Clostridium difficile.

La dr.ssa Kelly ha precisato: “Presentiamo due casi in cui è stato osservato un notevole miglioramento dell’alopecia areata dopo che la FMT è stata eseguita per un’infezione recidivante da Clostridium difficile.

Ulteriori studi del microbiota intestinale in pazienti con alopecia di tipo autoimmune possono chiarire i meccanismi della malattia e fornire prove a supporto degli studi clinici di FMT in questa popolazione per la quale le opzioni terapeutiche sono attualmente limitate.

Un paziente, un maschio di 38 anni, soffriva di un tipo di alopecia areata universale (ossia con perdita totale di capelli e peli sia sulla testa che sul corpo) da 10 anni. La dr.ssa  Kelly dice di lui : “Al follow-up 8 settimane dopo il trapianto fecale, il paziente ha riportato una ricrescita di capelli sulla testa, sul viso e sulle braccia. La sua malattia era stata sino ad allora refrattaria alle iniezioni di steroidi e al momento del trapianto non stava seguendo altre terapie per curare l’alopecia“.

“i trapianti di feci potrebbero avere un ruolo chiave nei trattamenti futuri (Dr. Bessan Farjo)”

L’altro paziente era invece un uomo di 20 anni a cui pure era stata diagnosticata due anni prima  l’alopecia universale e aveva perso il 95-99% dei capelli. La dr.ssa Kelly ha detto: “Dopo l’FMT, il paziente ha avuto un miglioramento significativo nella caduta dei capelli. Ha migliorato di almeno 2 gradi fino ad arrivare al 25-49% di mancanza di capelli“.

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Uno dei casi tratti nello studio sui trapianti fecali in soggetti con areata (foto: Marco Richards PR)

Lo studio, anche se su piccola scala, è estremamente promettente, dice il dottor Farjo, che gestisce cliniche a Manchester e Londra e che aggiunge: “La perdita dei capelli può causare reali difficoltà emotive per le persone colpite. E l’alopecia areata è particolarmente problematica. A differenza della tipica alopecia, o calvizie comune , non è causata solo da ormoni o da una predisposizione genetica (anche se questa è spesso un fattore), ma è anche una condizione infiammatoria autoimmune del follicolo pilifero. Questo significa che, attualmente ci sono poche opzioni terapeutiche.

Un trapianto di capelli,  in cui i follicoli vengono spostati da un’area della testa ad un’altra per rimediare alla perdita dei capelli, raramente viene raccomandato ai pazienti con alopecia areata, in quanto il sistema immunitario può attaccare uno qualsiasi dei follicoli appena trapiantati nello stesso modo di quelli precedentemente distrutti.

Il noto ricercatore e chirurgo britannico di origine iraniana dr. Bessam Farjo.

Invece, i pazienti con alopecia areata sono solitamente trattati con steroidi o lozioni topiche come il minoxidil , che agisce incrementando il flusso di sangue ai follicoli piliferi e stimolando il prolungamento della fase di crescita dei capelli. Per alcuni pazienti, le chiazze dell’areata spariranno naturalmente dopo un breve periodo di tempo, ma per altri, in particolare per coloro che hanno perso tutti i capelli a causa dell’alopecia universale, spesso non c’è nulla da fare.

Per questo gli studi sui trapianti fecali sono interessanti dal momento che potrebbero offrire una speranza dove non ce ne sono e i pazienti sono scoraggiati“.

Liberamente tratto e tradotto dal Daily Star del 19-02-2019 

 

APPROFONDIMENTI

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