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Rimedi calvizie: le nuove sostanze naturali

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I rimedi calvizie di origine naturale sono ancora oggi oggetto di ricerca.
Vediamo alcuni prodotti naturali che la ricerca più recente giudica validi ed efficaci.

Sostanze naturali e farmaci

Da sempre per combattere la calvizie comune si ricorre a sostanze di origine naturale. L’utilizzo di sostanze di questo tipo non è venuto meno neppure negli ultimi decenni quando sono stati commercializzati i farmaci ufficialmente approvati contro la calvizie, ossia il topico minoxidil e finasteride a uso orale. Infatti, le sostanze naturali vengono spesso preferite da chi teme per gli effetti indesiderati dei farmaci e ritiene più sano un approccio naturale ai trattamenti contro la calvizie.

Efficacia delle sostanze naturali

Di solito le sostanze naturali creano di fatto meno problemi, ma non hanno l’efficacia dei farmaci. Tuttavia, come per i farmaci, vale la regola che le sostanze naturali sono tanto più efficaci quanto prima si iniziano i trattamenti e rimedi calvizie. Molte calvizie prese per tempo possono essere tenute a bada dall’utilizzo dei migliori attivi naturali. Un esempio è l’utilizzo dell’estratto ad alta concentrazione in acidi grassi di serenoa repens che possiede un’attività di inibizione del DHT analoga a quella di finasteride, pur essendo meno potente.

Commercializzazione rapida

Le ricerche che hanno per oggetto sostanze e principi attivi naturali che agiscono nella ricrescita dei capelli sono andate moltiplicandosi negli ultimi anni. Spesso mettono in evidenza le proprietà di alcuni estratti fitoterapici che poi vengono inseriti in prodotti commerciali. Questi prodotti hanno il vantaggio rispetto ai farmaci di poter essere disponibili subito o comunque in tempi brevi. Tuttavia, non essendo dei farmaci, vengono classificati come cosmetici se l’uso è topico o come integratori alimentari se l’utilizzo è orale.

rimedi calvizie naturaliFig.1: La corteccia del pino nero giapponese ricca di flavonoidi. 

Flavonoidi del pino

Uno studio coreano ha messo in evidenza le proprietà di un estratto ricco in flavonoidi della corteccia di pino nero giapponese (Pinus thunbergii). Le sperimentazioni preliminari sono state fatte, come avviene di solito, sul pelo dorsale dei topi. Questo ha permesso di testare tre diverse concentrazioni di estratto: all’1%, 2% e 4%. I risultati significativi sono avvenuti con le due concentrazioni più elevate. Tuttavia, i ricercatori hanno rilevato come ottimale la concentrazione al 2%.

Infiammazione e fattori di crescita

Si è potuto constatare che i flavonoidi dell’estratto di corteccia del pino nero giapponese agiscono riducendo le citochine infiammatorie (come TNF-alfa e IL-1 beta) e aumentando le interleuchine antinfiammatorie (come IL-4 e IL-13). L’estratto agisce anche incrementando i fattori di crescita (come IGF-1 e VEGF) che sono importanti per la crescita dei capelli.

Il ritorno del verbascoside

Uno studio tailandese mette in risalto le proprietà antinfiammatorie che portano alla crescita dei capelli di un estratto di agrifoglio di mare (Acanthus ebracteatus Vahl.). Si tratta di una specie di mangrovia che è caratterizzata dall’attivo verbascoside. Questo attivo era venuto alla ribalta della ricerca tricologica alcuni anni fa perché ha dimostrato attività di inibizione della 5 alfa reduttasi, l’enzima che trasforma il testosterone in DHT.


Fig.2: Le foglie dell’olivo sono ricche di attivi, tra cui il verbascoside.

È una riconferma?

Il verbascoside è stato introdotto come attivo contro la calvizie alcuni anni fa in Italia da un’azienda farmaceutica biotech ed è tuttora disponibile in alcuni prodotti dermatologici. L’estratto di Lillà (Syringa vulgaris) è stata il primo derivato naturale ricco di verbascoside ad essere commercializzato. In seguito, sono diventati disponibili altri estratti caratterizzati dal verbascoside, in particolare estratti di foglie di olivo, pianta che appartiene alla famiglia delle oleaceae proprio come il Lillà.

Lo studio tailandese sull’agrifoglio di mare e sul suo principale attivo contro la calvizie, il verbascoside, può rappresentare una riscoperta di un attivo che è stato dimenticato negli ultimi anni per trattare l’alopecia androgenetica.

Rimedi calvizie: una ricerca meticolosa

Tra gli studi recenti sulle sostanze naturali contro la calvizie, spicca una ricerca cinese che ha analizzato con le più moderne tecnologie migliaia di estratti erboristici e singole molecole attive nel promuovere la crescita dei capelli. L’estratto selezionato da questa ricerca è quello del rizoma di Iris comune (Belamcanda chinensis), ma la ricerca si è concentrata soprattutto su un suo attivo che ha mostrato di essere molto efficace. Si tratta della tectoridina, un isoflavone individuato e studiato in precedenza, ma non molto conosciuto e mai proposto prima tra i rimedi calvizie.

Iris e tectori dina

Sia l’estratto di rizoma di Iris che il suo attivo, tectoridina, sembrano agire sul percorso WNT/beta catenina. Inibirebbero DKK-1 che è una fattore strettamente collegato con l’azione del DHT nella miniaturizzazione tipica della calvizie. L’effetto di promozione della crescita del capello è stato comprovato sia sulle cellule di papilla dermica dei follicoli umani che sulle vibrisse di topo in coltura.

Fattori di trascrizione

Questi attivi naturali agiscono su vari fattori che stanno alla base della crescita dei capelli. In particolare, in questa ricerca si sottolinea la loro azione sul attività di trascrizione di TCF/Lef1 (T cell factor/lymphoid enhancer factor family) che è considerato fondamentale per portare a conclusione il percorso WNT/beta catenina. Secondo alcuni studi proprio la mancanza di questi fattori di trascrizione caratterizzerebbe le cellule della papilla dermica di follicoli affetti da calvizie androgenetica.

L’estratto di rizoma di Iris e la tectoridina agirebbero anche su altri fattori molto importanti per la crescita dei capelli. Questi sono il fattore insulino-simile IGF-1 e la fosfatasi alcalina (ALP).

Rimedi calvizie: meglio dell’acido valproico?

Nei test eseguiti dai ricercatori cinesi, la tectoridina, di cui è ricco l’estratto di Iris, è risultata più efficace dell’acido valproico nell’attivare il percorso WNT/beta catenina. L’acido valproico è una delle sostanze più promettenti per portare a ricrescita dei capelli tramite l’attivazione di questo percorso fondamentale per lo sviluppo dei follicoli e la crescita in spessore e lunghezza dei capelli.

Altre fonti

La buona notizia è che la tectoridina tramite gli estratti di alcuni piante è già un attivo utilizzabile. Infatti, nello studio cinese viene citata anche un’altra pianta che contiene alte quantità di questo attivo, oltre all’Iris comune. Si tratta della Pueraria thomsonii Benth, una leguminosa della famiglia delle Fabaceae.

Oltre alla specie indicata, la Pueraria è nota per la specie P. lobata, conosciuta soprattutto col nome giapponese di Kudzu. Di questa pianta si utilizza la radice facendone una specie di farina che è usata sia nella cucina giapponese che come rimedio fitoterapico perché è ricchissima di isoflavoni, tra i quali spicca la puerarina. Vi è poi la P. mirifica, che per l’alto contenuto di fitoestrogeni, viene utilizzata come rimedio erboristico per l’ingrandimento del seno femminile.


Fig.3: Il rizoma di Iris comune (Belamcanda chinensis), lo She Gan della medicina tradizionale cinese.

Rimedi calvizie: l’estratto di Iris

Tuttavia, nello studio cinese si dice che l’estratto di rizoma di Iris in alcool etilico a 75% presenta una concentrazione di tectoridina tre volte maggiore rispetto a quanto si trova nello stesso Iris e nella Pueraria. Il rizoma di Iris è un rimedio utilizzato nella medicina tradizionale cinese: ha il nome di She Gan e si trova facilmente in vendita in rete anche come estratto sia in soluzione idroalcoolica sia senza alcool.

Rimedi calvizie naturali: gli attivi per la rigenerazione

Una pubblicazione, che riepiloga i successi e gli insuccessi delle tecniche per creare un microambiente favorevole alla rigenerazione dei follicoli, segnala due attivi naturali che appaiono utili a questo scopo. Si tratta della forma attiva della vitamina D3, il calcitriolo (1α,25-diidrossivitamina D3), che aumenta la fosfatasi alcalina (ALP) nelle cellule coltivate di papilla dermica umana; e dell’acido ialuronico, che stimola la moltiplicazione di queste cellule, la proliferazione e migrazione dei cheratinociti nella guaina epiteliale esterna dei follicoli.

rimedi calvizie consigliatiFig.4: La vitamina D3 secondo alcuni studi è essenziale per la rigenerazione dei follicoli dei capelli. 

La vitamina D3 agirebbe attivando TGF-beta2 che è un fattore di crescita fondamentale per la formazione di nuovi follicoli e la loro maturazione.

Rimedi calvizie tra entusiasmo e scetticismo

I naturali rimedi contro la calvizie dividono chi vuole curare la caduta di capelli tra entusiasti e scettici. In genere, gli entusiasti amano tutti gli approcci naturali e alternativi e temono l’approccio farmacologico. Gli scettici, invece, spesso bollano i rimedi naturali come del tutto inefficaci se non addirittura dannosi perché farebbero perdere tempo prezioso nel trattare efficacemente la calvizie con i farmaci.

La verità sta come al solito nel mezzo: i rimedi naturali, pur essendo meno efficaci dei farmaci, se usati con criterio possono spesso mantenere inalterata la situazione della capigliatura per diverso tempo.

Un giudizio non ponderato

Sia i farmaci approvati contro la calvizie che le varie soluzioni naturali non sono in grado di far tornare terminali i capelli già miniaturizzati. I cosiddetti vellus, ossia capelli caratterizzati da spessore inferiore ai 30-40 micron, molto difficilmente possono ritornare capelli spessi, ossia terminali. Invece, possono recuperare i capelli in via di miniaturizzazione che si stanno avviando a diventare vellus. Molte sostanze anche naturali sono in grado di moltiplicare i vellus, ma questi non sono esteticamente adatti a dare una copertura del cuoio capelluto. Da qui il giudizio, spesso non ponderato, sull’inefficacia delle le sostanze naturali.

Su questo giudizio negativo influisce anche il fatto che le sostanze naturali molto spesso non vengono provate con costanza e per un periodo di tempo sufficiente a riscontrare risultati come avviene con i farmaci. Questi di norma vengono prescritti da medici specialisti che seguono nel lungo periodo l’evoluzione dei trattamenti prescritti, cosa che molto più raramente avviene con le sostanze naturali.

Regola dei gradi di displasia

In altre parole anche per le sostanze naturali vale la vecchia regola della tricologia per la quale al massimo si possono recuperare due gradi displasia con i migliori trattamenti. Si potrebbe dire, semplificando molto, che i migliori principi attivi naturali possono far recuperare al massimo un solo grado di displasia. Però, se usati assieme ai farmaci, i migliori attivi naturali possono portare i farmaci ad ottimizzare la loro azione sulla crescita dei capelli.

Scale diverse

I gradi di displasia non vanno confusi con i gradi della scala Hamilton-Norwood. Questi ultimi rappresentano la maggiore o minore gravità della calvizie considerando la sua estensione e progressione nelle varie zone del cuoio capelluto. Invece, i gradi di displasia riguardano le dimensioni dei follicoli considerati singolarmente. La scala Hamilton-Norwood è stata messa in discussione perché presenta un’evoluzione della calvizie “a compartimenti stagni”. Vale a dire che rappresenta zone assolutamente diradate, ossia glabre, circondate da zone dove la densità è restata intatta. Ma nella realtà queste situazioni sono piuttosto rare.

Rimedi calvizie e realtà

Nella realtà, le varie zone dello scalpo soggette alla calvizie appaiono diradate solo quando si riducono in densità (capelli terminali per cm2) di più del 50%. Purtroppo, spesso si comincia a intervenire contro la calvizie quando già si è giunti a questo punto. Invece, agendo per tempo con trattamenti e rimedi calvizie approvati è possibile ritornare a una densità esteticamente valida. Altrimenti è molto difficile che questo accada pur recuperando densità e bloccando il processo della calvizie.

Pertanto, se si agisce con tempestività anche i migliori trattamenti a base di sostanze non farmacologiche potrebbero garantire il mantenimento di una densità e di una copertura della capigliatura adeguate. Mentre agendo in ritardo, neppure i farmaci più potenti potrebbero assicurare un ripristino della resa estetica perduta.

 

APPROFONDIMENTI 

Vitamina D: recettore Wnt e alopecia

WNT/Beta catenina: il percorso anti-calvizie con sostanze naturali

Serenoa VS Finasteride: lo studio comparativo

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Redazione Calvizie.net
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