Per curare la calvizie possono bastare gli integratori?

Il test ha riguardato 400 persone in tutto, 200 maschi e 200 femmine, con 100 persone per ogni sesso inserite in un gruppo di controllo che per un anno ha applicato minoxidil 2% (1 ml 2 volte al giorno) e, solo i maschi, hanno assunto finasteride nella classica dose di 1 mg al giorno, mentre il gruppo sotto trattamento ha assunto il mix di integratori e ha utilizzato minoxidil 2% con le stesse modalità, ma non ha utilizzato finasteride.

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integratori contro la calvizie

Gli integratori contro la calvizie sono utili per curarla? Presentiamo uno studio condotto su volontari dal chirurgo indiano Rajendrasingh Rajput, specialista in trapianti di capelli.

Integratori contro la calvizie: lo studio

Il dott. Rajendrasingh Rajput ha condotto dei test presso la clinica in cui opera su gruppi di volontari maschi e femmine con vari gradi di calvizie per verificare l’efficacia di alcuni integratori riportando risultati incoraggianti. 

Il test ha riguardato 400 persone in tutto, 200 maschi e 200 femmine, con 100 persone per ogni sesso inserite in un gruppo di controllo che per un anno ha applicato minoxidil 2% (1 ml 2 volte al giorno) e, solo i maschi, hanno assunto finasteride nella classica dose di 1 mg al giorno, mentre il gruppo sotto trattamento ha assunto il mix di integratori e ha utilizzato minoxidil 2% con le stesse modalità, ma non ha utilizzato finasteride. 

L’obiettivo del chirurgo dello studio era appunto quello di poter vedere ricrescita evitando finasteride o altri anti-dht anche naturali, dal momento che il gruppo trattato ha assunto a rotazione due volte alla settimana per ciascuno dei sei integratori utilizzati, le seguenti sostanze: antiossidanti, calcio, vitamina D3, magnesio, il lunedì e il mercoledì; ferro, acido folico, vitamina C con Omega 3, il  martedì e il venerdì; aminoacidi essenziali e vitamine del gruppo B con biotina, il giovedì e il sabato (domenica senza integrazione o con integratore specifico per alcuni soggetti). 

L’alternarsi degli integratori è motivato dal dott. Rajput come il tentativo di evitare o di ridurre al minimo interazioni tra gli stessi e sono stati evitati i sovradosaggi che secondo lo specialista possono essere dannosi per il corpo e quindi anche per i capelli. 

In generale, sostiene il dott. Rajput, la “caduta dei capelli” non è dovuta solo a fattori ormonali e genetici e gli integratori contro la calvizie che contengono antiossidanti possono combatterla con efficacia tenendo conto che la loro azione dovrebbe comunque contrastare anche quella del ormone DHT nella calvizie comune o androgenetica, inibendo il fattore TGF beta 1 che blocca la crescita dei capelli. 

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Un recupero con integratori senza usare neppure il minoxidil dopo soli 4 mesi.
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Un recupero con integratori e minoxidil 2% dopo 2(B) e dopo 6 mesi (C).

Il ruolo delle carenze alimentari

Altra questione che affronta questo studio è quella delle carenze nutrizionali che sarebbero spesso “subcliniche” ossia non rilevate perché il corpo in carenza di alcune sostanze importanti come il ferro e il calcio, attingerebbe alle proprie riserve depauperando le cellule di vari distretti a cominciare da quelle dei follicoli dei capelli, ossia frenando la crescita dei capelli. 

Pertanto gli esami di sangue e urine di soggetti con calvizie mostrerebbero situazioni normali perché nei fluidi verrebbero riversati i prelievi di queste sostanze dal resto del corpo, mentre situazioni di carenza di un solo elemento possono nascondere facilmente carenze di molti altri elementi che lavorano in equilibrio tra loro e che vengono prelevati dal corpo e dai capelli azzerandone la crescita. 

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Un altro buon recupero maschile con integratori e minoxidil 2% a 2(B) e a 6 mesi(6).
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Un recupero femminile a 4 mesi con integratori (e forse senza minoxidil).

Integratori contro la calvizie: il rischio del sovradosaggio

Lo stesso studio mette però in guardia dai sovradosaggi che si possono raggiungere con gli integratori contro la calvizie e che potrebbero sortire l’effetto opposto, ad esempio il ferro è un ossidante e il calcio in eccesso può portare all’apoptosi (morte) delle cellule e alla eccessiva escrezione dello stesso da parte dei reni con prelievo da ossa e anche dai follicoli di peli e capelli.  

Per questo l’approccio utilizzato punta a  dosaggi moderati e con rotazione degli integratori contro la calvizie lungo la settimana per evitare interazioni che ridurrebbero l’assorbimento delle sostanze integrate, ad esempio proprio il ferro e il calcio hanno la tendenza a chelarsi fra loro e a ridurre la loro disponibilità se assunti contemporaneamente. 

Integratori contro la calvizie: le conclusioni

Secondo questo studio i risultati di questo approccio con gli integratori in funzione anti-calvizie si potrebbero vedere già dopo soli due mesi con risultati consolidati già al quarto mese. A due mesi la densità media sarebbe aumentata del 18% e al quarto mese del 30% (per proseguire col 51% a metà anno e col 76% alla fine dell’anno di test). Lo spessore del capello medio aumenterebbe del 9% a due mesi e del 21% al quarto mese, mentre già nel primo mese si arresterebbe la caduta.  

 

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6 COMMENTS

  1. Lo studio è interessante, ma ovviamente sarebbe stato meglio che non avessero usato anche minox (al 2%, ma 1ml x 2 al dì). Questo perché se prendi un gruppo di 100 persone un tot di ottimi risponditori al minox lo trovi di sicuro. Infatti ho “sottolineato” le foto di uno che non avrebbe usato minox e che ha avuto buoni risultati.

    Qui non ci dovremmo meravigliare più di tanto perché abbiamo visto in tanti anni che gli integratori non sono proprio acqua fresca (come qualcuno sostiene), comunque nel titolo ho preferito mettere il punto interrogativo, perché non so se da soli possono bastare, forse appunto in un caso su 100.

    Ciao

    MA – r l i n

  2. Sì, ma il tipo è un chirurgo dei capelli che vorrebbe evitare di far assumere ai pazienti finasteride, nello studio questo obiettivo appare chiaro. Ossia, non puntava a rendere indipendenti gli integratori, ma proporli come efficaci sostituti di fina.

    Ciao

    MA – r l i n

  3. Per la calvizie comune pare appunto che siano da consigliare gli anti-ox in primis, più che altro quelli che contrastano il Tgf-beta (come la procianidina B2 degli estratti di mela annurca). Se si volesse provare si può fare, con gli integratori linkati nell’articolo che non hanno sovradosaggio (essendo europei e non USA).

    Ciao

    MA – r l i n

  4. Stando allo studio sarebbe da affiancare il B-Mineral complex:

    [URL]https://www.vitaminity.com/b-mineral-complex.html[/URL]

    Da prendere almeno tre giorni alla settimana, perché contiene un po’ tutti gli elementi richiesti, ferro, magnesio, zinco, rame, potassio, selenio, e pure la biotina insieme appunto a tutto il gruppo B.

    Ciao

    MA – r l i n

  5. In quell’integratore c’è quasi tutto quello che richiede lo studio, magari lo si può prendere 3 volte la settimana e non ogni giorno per rispettare le pause previste dallo studio. Manca il calcio che a suo tempo non fu messo perché già allora molti se la menavano con la “calcificazione” che però non si verifica per un eccesso di calcio. Il calcio si può prendere con l’alimentazione, se non si hanno problemi di seborrea, in primis con latte e latticini, altrimenti ci sono vegetali :

    [URL]https://www.ok-salute.it/alimentazione/cibi-ricchi-calcio-non-latticini/2/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

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