Fungo Chaga: ultimo grido nella lotta alla calvizie?

Una ricerca pubblicata da poco dell'Università giapponese di Tukushima individua in alcuni composti terpenici contenuti nei funghi Chaga (lo sclerozio dell'Inonotus obliquus) la capacità far proliferare le cellule della papilla dermica dei follicoli dei capelli umani. Tra i quattro composti individuati come attivi spicca il lanosterolo che è una molecola piuttosto comune in natura e di non difficilissima reperibilità.

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tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

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il fungo chaga rimedio naturale alla calvizie e alternativa al minoxidil

La ricerca in questione individua nel fungo chaga queste molecole attive dichiarandole più potenti del minoxidil, il famoso farmaco anticalvizie, come risultato dei test effettuati. A questo punto però è necessario frenare gli entusiasmi, ricordando che negli ultimi anni sono state effettuate diverse ricerche su attivi che sembravano avere lo stesso potenziale per la ricrescita dei capelli, ma ben poco è uscito poi sul mercato come rimedio anticalvizie.

Il fungo Chaga spezzettato

I ricercatori giapponesi che hanno scoperto queste proprietà tricologiche del fungo Chaga possono anche sollevare il sospetto di cavalcare due tendenze: una riguarda proprio questi funghi che sarebbero l’ultimo (nel senso di più recente) rimedio  “miracoloso ” per la salute, l’altra è invece la nuova tendenza in tricologia di cercare sostanze che agiscano su quella “centralina del capello” che è appunto la papilla dermica (in opposizione alla più tradizionale ricerca di sostanze che agiscono sul ciclo dei capelli).

E’ certamente singolare l’affermazione che queste sostanze naturali siano più efficaci del minoxidil, perché di solito nelle ricerche diquesto tipo ci si accontenta di avvicinarsi al farmaco in questione nell’efficacia per la crescita dei capelli. Molti test con sostanze naturali hanno usato il minoxidil per il cosiddetto “controllo positivo”(dell’efficacia della sostanza testata), ma mai alla concentrazione del 5% che è quella utilizzata nei topici contro la calvizie maschile, sempre a percentuali dall’1 al 3%.

Va anche detto che percentuali di minoxidil inferiori a quelle usate nei preparati commerciali e galenici possono essere significative per i test in vitro e in vivo dove c’è poca dispersione dell ‘attivo. Resta comunque interessante l’isolamento di questi attivi del fungo Chaga.

Nella lanolina abbonda il lanosterolo

Il principale di questi attivi, il lanosterolo, dovrebbe abbondare nella lanolina che è un insieme di grassi derivanti dalla secrezione dalle ghiandole sebacee, ossia è il sebo della pecora che si accumula sul vello lanoso come protettivo ed emolliente. Si tratta di una sostanza grassa che viene ottenuta per estrazione e purificazione dalla lana e che viene usata comunemente per preparare cosmetici e pomate. Considerando quanto cresce il vello degli ovini risulta credibile che questo tipo di sostanze possano essere utili anche per la crescita dei capelli.

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