Effetti collaterali finasteride: i più temuti
Finasteride è l’unico farmaco orale approvato per la cura della calvizie comune maschile. Agisce su un enzima che trasforma il testosterone, il principale ormone androgeno, in diidrotestosterone, ossia in DHT.
Tra gli effetti collaterali che può dare questo farmaco i più temuti riguardano le funzioni sessuali. Questi si verificano ufficialmente in una minoranza di casi con calo del desiderio sessuale e difficoltà di erezione.
La sindrome
Gli effetti collaterali sulla sessualità, se non sopportati e persistenti, cessano abitualmente sospendendo il farmaco. Sospensione che può essere momentanea per passare a una posologia più leggera o alla somministrazione di finasteride come topico, oppure definitiva. La cosiddetta “sindrome post-finasteride” si verificherebbe quando gli effetti collaterali perdurano per mesi e anni dopo l’abbandono definitivo del farmaco.
Effetti finasteride: dibattito scientifico
Da diversi anni, alcuni endocrinologi e altri specialisti hanno provato a dimostrare la reale consistenza di questa sindrome, ma la maggior parte degli addetti ai lavori ritiene che l’esistenza di questa patologia sia ancora molto dubbia. Si ritiene che in generale l’assunzione di finasteride da parte dei soggetti che denunciano problemi persistenti dopo l’abbandono del farmaco sia avvenuta in sovrapposizione a preesistenti disturbi tra cui spiccano quelli di tipo depressivo e ossessivo.
Fig.1: Propecia è la versione a 1 mg di finasteride per la cura della calvizie comune maschile.
Il microbiota intestinale
Di recente, alcuni ricercatori si sono dedicati a provare a rilevare cosa accade nei soggetti che sviluppano questo tipo di sindrome. Ora, è appena uscito questo studio dell’Università di Milano: ha analizzato il microbiota intestinale dei soggetti che dichiarano di soffrire di questa sindrome. Il microbiota, in senso lato, è l’insieme di microrganismi che popolano il nostro corpo. Si tratta di batteri, virus, funghi e protozoi presenti sulla cute e all’interno del corpo.
Trapianti fecali
Secondo le più recenti ricerche il microbiota dell’intestino, che è conosciuto comunemente come flora batterica intestinale, gioca un ruolo importante per la salute generale del corpo ed è coinvolto in molte patologie. Negli ultimi anni, è stata così sviluppata la tecnica dei cosiddetti “trapianti fecali” per trasferire il microbiota di individui sani in individui affetti da alcune patologie nell’intento di colonizzare l’intestino dei riceventi con il microbiota sano dei donatori curando varie patologie. Questa tecnica è stata sperimentata anche per la perdita dei capelli, anche se per ora i ricercatori si sono occupati solo di alopecia areata.
Non solo sessualità
Nello studio italiano sulle finasteride controindicazioni permanenti si constata che le disfunzioni sessuali sono accompagnate di solito da disordini cognitivi e psicologici, tra cui la depressione. In particolare, sono state riscontrate delle variazioni di microbiota proprio nei pazienti con gravi disturbi depressivi. Di conseguenza, si è proceduto ad analizzare il microbiota di una ventina di pazienti con la sindrome post-finasteride confrontandoli con quelli di dieci soggetti sani. In media, i pazienti avevano utilizzato finasteride per poco più di tre anni e l’avevano abbandonata da quasi sette anni, ma con molte differenze tra loro, che vanno da un minimo di poco più di un anno a un massimo di quasi vent’anni.
Finasteride effetti collaterali: i sintomi dei pazienti
La metà dei pazienti a cui è stato analizzato il microbiota non presentavano disfunzioni sessuali, problemi psicologici e muscolari, alterazioni fisiche e disturbi cognitivi prima di far uso di finasteride. La maggioranza di loro (poco meno del 70%) erano soggetti a stati d’ansia e facile irritabilità anche prima di utilizzare il farmaco. Al momento del campionamento, i sintomi risultavano avvertiti da poco più della metà dei pazienti. Alcuni sintomi attribuiti alla sindrome post-finasteride, come punture di spillo, tremori , vertigini o mal di testa, non erano mai stati avvertiti dalla maggioranza dei pazienti.
Fig.2: Un’immagine del microbiota intestinale.
Diversità del microbiota
L’analisi del microbiota rivelava in prima battuta una minore ricchezza e una diversa struttura del microbiota stesso nei pazienti rispetto ai soggetti sani di controllo. Ulteriori analisi individuavano due gruppi tra i pazienti, con un gruppo più distante dalla situazione degli individui sani.
I vari ceppi batterici
Molti ceppi batterici presenti nel campione di controllo, sono risultati meno presenti nei pazienti. Alcuni di questi ceppi risultano ridotti nei pazienti, mentre altri ceppi abbondano. Le caratteristiche del microbiota dei pazienti presenta analogie con quelle riscontrate da altri lavori in pazienti che soffrono di depressione.
Il butirrato
Nel caso delle specie di Faecalibacterium, la loro minore presenza porta a una minore produzione di butirrato, un acido grasso a catena corta che riveste un ruolo importante nella comunicazione tra il microbiota intestinale e il cervello. Questi batteri possono rappresentare una possibile terapia per sistemare le alterazioni del microbiota nei pazienti affetti dalla sindrome post-finasteride.
Steroidi e microbiota
Inoltre, i ricercatori elencano tutta una serie di interazioni tra il microbiota intestinale e gli steroidi come gli androgeni e i glucocorticoidi. L’ipotesi è che finasteride possa aver alterato il microbiota e gli scambi con il cervello. Tuttavia, viene anche detto che il microbiota è piuttosto stabile negli individui adulti, quindi resta in piedi l’ipotesi che queste alterazioni potessero essere presenti anche prima dell’assunzione di finasteride o che comunque rendano i pazienti predisposti a sviluppare gli effetti collaterali di finasteride in modo permanente.
Finasteride effetti collaterali: limiti e sviluppi
Lo studio italiano presenta dei limiti per il piccolo campione analizzato di soggetti con una sindrome che è considerata dagli autori sia nuova che rara. Tuttavia, la composizione del mIcrobiota intestinale in prospettiva può rappresentare uno strumento diagnostico, ma anche un possibile campo di intervento terapeutico per curare la sindrome post-finasteride.
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Ciao
MA – r l i n
Alterations of gut microbiota composition in post-finasteride patients: a pilot study – PubMed
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
Moreover, when visualizing β-diversity, a clustering effect was found in the gut microbiota of a subset of PFS subjects, which was also characterized by a reduction in Faecalibacterium spp. and Ruminococcaceae UCG-005, while Alloprevotella and Odoribacter spp were increased compared to healthy control.
Non sono batteri che si possono integrare per via orale. Ho comunque segnalato l’acido butirrico/butirrato perché ci dovrebbe essere una carenza in questi soggetti e di questo esistono vari integratori:
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Comunque il tanto deprecato burro ne contiene il 3-3,5%:
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Ciao
MA – r l i n
Di solito si fa confusione tra semplici sides e questa sindrome.Si ha la sindrome se i sides non cessano dopo anni che si è abbandonato il farmaco. Comunque potrebbe esserci un nesso tra il microbiota e i sides anche per chi non sviluppa la sindrome. Questa è definita dai ricercatori come "rara", ammesso che appunto non sia preesistente all’assunzione del farmaco. Ci potrebbe quindi essere una predisposizione a sviluppare questa sindrome da parte di alcuni soggetti, il farmaco potrebbe quindi accentuare dei disturbi preesistenti o farli emergere.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
la flora batterica intestinale se non erro regola anche il metabolismo del glutatione, che è stato osservato essere carente in questi soggetti (e quindi non far lavorare bene il fegato per tenere sotto controllo gli estrogeni tra le altre cose).
Forse integrare il glutatione per via sublinguale o intramuscolare o tramite precursori potrebbe essere un’idea
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Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
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MA – r l i n
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MA – r l i n
Beh non è detto che si escludano a vicenda.
Se il fegato non lavora bene e non processa gli estrogeni, l’omocisteina si alza oltre soglia e viene a mancare il glutatione.
Sono marker abbastanza noti, certo non è detto che dipenda solo da fina
Ciao
MA – r l i n
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Prova il prodotto indicato è utilissimo
Luca tu ti stai disintossicando da tutta quella roba che ti sei ingurgitato in sti anni .
Non ricominciare dai
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La NAC è considerata come miglior sorgente di glutatione del glutatione stesso, per il debole assorbimento per via orale di quest?ultimo. Certe persone con metabolismo alterato debbono procurarsi il glutatione nella sua forma preformata a dei dosaggi fisiologicamente attivi L’efficacia della NAC per accrescere il tasso di glutatione intracellulare è scientificamente dimostrata.
Ciao
MA – r l i n
Ciao
MA – r l i n
Grande Micheal almeno sto giro ci hai azzeccato con l’ITALIANO






Comunque il MAZZA non vendeva nulla e lo studio lo ha fatto nel lontano 1995,anche sto giro non ci hai azzeccato Micheal
Ciao
MA – r l i n
Tutta invidia la tua,tu ti bombardi con bombe atomiche e stai sempre uguale
A me aiutano da 22 anni ,sei tu che dici che non funziona nulla mica io
Non arresta ma se ti curi costantemente,ti porta a quella fase di stasi (tipo la mia) dive tutto è fermo.
)
Tu dici che su di te non funziona nulla, quindi non funziona nulla su tutti (questo è quello che la gente capisce quando scrivi e chi ti fanno notare
Poi magari ad una certa età (vero Proxy?
) si può stabilizzare la situazione 
Certo Micheal,basta seguire quello che ho detto sopra,quindi magari hai speranze pure tu(anzi mi si di no)