mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Calvizie cura: quando non funziona?

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Calvizie cura: riepilogando

Un’analisi genetica sui soggetti che non hanno benefici contro la calvizie (alopecia androgenetica) con dutasteride ha messo in evidenza che, in questi soggetti, il DHT potrebbe essere prodotto a livello locale anche attraverso percorsi non inibiti dalle classiche cure anti-dht. Infatti, alcuni di questi percorsi potrebbero essere inibiti da altre sostanze che sono già usate come cura contro la calvizie, come il ketoconazolo.

I “tre grandi” e la monoterapia

Le cure approvate ufficialmente per la calvizie sono minoxidil, che è un attivante della fase di crescita usato come topico al 2% o al 5%, e finasteride, l’anti-dht usato oralmente. Mentre, il ketaconazolo è un farmaco antifungino con attività antiandrogene usato di solito come shampoo all’1% o al 2%. Insieme sono considerati da molti i “tre grandi” rimedi contro la calvizie.

Non tutti quelli che adottano una cura per la calvizie utilizzano queste tre terapie tutte insieme. Infatti, molti ricorrono alla cosiddetta “monoterapia“, usando spesso solo minoxidil oppure solo finasteride.

Solo minoxidil

La terapia a base di solo minoxidil è piuttosto frequente perché questa sostanza può dare risultati in pochi mesi di applicazione e molti ritengono che possa continuare a darli a lungo termine. Tuttavia, questo non avviene di frequente. Quando minoxidil non funziona (o non funziona più) ci si può chiedere se non sia per via della carenza locale di sulfotransferasi SULTA1, l’enzima che trasforma minoxidil nella sua forma attiva minoxidil solfato. Anche rimediando a questo problema, la monoterapia con minoxidil può risultare insufficiente a contrastare la calvizie che avanza.

Solo finasteride

La scelta di ricorrere solo a finasteride può essere fatta da chi risponde bene a questa terapia. In genere, finasteride e le sostanze anti-dht stabilizzano la situazione e risultano tanto più efficaci quanto prima si iniziano a usare. In pratica, finasteride e le sostanze anti-dht rappresentano le fondamenta su cui poi si può andare a incrementare i risultati con altre terapie, in primo luogo con minoxidil. Finasteride usata da sola è spesso incapace di invertire il processo della calvizie quando questo è già avanzato.

Cura calvizie: la sinergia

Le cure più efficaci contro la calvizie prevedono quindi l’utilizzo di minoxidil con finasteride. Inoltre, l’efficacia di quest’ultima può probabilmente essere aumentata aggiungendo il ketoconazolo topico, in shampoo, crema o lozione. Tra chi soffre di calvizie e si cura, forse solo una minoranza utilizza questi tre attivi assieme con costanza e per un periodo adeguato per riscontrare e consolidare dei risultati.

testosteroneFig.1: L’andamento dei livelli di testosterone nei maschi dai 30 ai 90 anni.

L’età influisce sulle cure calvizie?

Gli specialisti in capelli consigliano di curare la calvizie fin dalle sue primissime manifestazioni per avere risultati apprezzabili e durevoli. Uno studio su 70 uomini con calvizie dai 14 ai 58 anni ha evidenziato che i migliori risultati con finasteride si ottengono su chi ha meno di 26 anni. Questa indicazione può collegarsi anche con la regola empirica di una possibile reversibilità della calvizie agendo nei primi anni dalla sua comparsa. Questo perché la calvizie spesso si manifesta al passaggio nel terzo decennio di vita.

Cambiamenti nel tempo

I 26 anni di età indicati come limite per la maggiore efficacia di finasteride sono ovviamente una media che non vale per tutti. Questo dato può però indicarci qualcosa di più importante per impostare le calvizie cure. Può ricordarci che il nostro corpo è in continua trasformazione e che i processi biochimici coinvolti sono in continuo cambiamento. La nostra stessa apparenza varia nel tempo per il continuo mutare dei percorsi biochimici sottostanti, calvizie che avanza inclusa.

cura calvizie dht

Fig.2: Il DHT, dopo la prolattina, sarebbe l’ormone che cresce di più con l’età (+3,5% all’anno)

Entrano in gioco i percorsi alternativi?

Nel metabolismo degli androgeni, un rapporto importante è quello tra DHT e testosterone (DHT/T). Sappiamo che il testosterone va diminuendo progressivamente con l’avanzare dell’età, ma il DHT può restare agli stessi livelli o aumentare. Per cui, il rapporto DHT/T va crescendo in valore con l’età. La maggior parte del DHT viene prodotta nei tessuti periferici a livello intracrino (interno alle cellule). Da queste considerazioni, possiamo ipotizzare che con l’avanzare dell’età finisca per avere sempre più rilevanza la produzione di DHT non derivante dal testosterone. Questa sintesi alternativa del DHT non è inibita da farmaci come finasteide, dutasteride o dalle sostanze naturali come serenoa.

La calvizie anticipa l’invecchiamento?

Per questa ragione, è possibile che in alcuni soggetti le cellule dei follicoli sensibili alla calvizie anticipino questi processi legati all’invecchiamento. Altrimenti, si può ipotizzare che le cellule dei follicoli reagiscano alle cure con anti-dht, come le cellule cancerose del tumore alla prostata resistente alla privazione degli androgeni che alimentano la produzione di DHT utilizzando altri percorsi di sintesi.

cura calvizie scala hamiltonFig.3: I gradi della scala Hamilton-Norwood. La stempiatura fisiologica può fermarsi ai primi due gradi.

Calvizie cura: la resistenza in zone e tempi diversi

Di solito, le prime manifestazioni della calvizie avvengono a danno delle tempie con le classiche stempiature. Si discute da anni se esistano stempiature “fisiologiche” oppure si tratti di calvizie che si ferma a lungo o per sempre ai primi gradi della scala Hamilton. L’evoluzione nel tempo della calvizie varia con modalità individuali così come la stabilizzazione finale. La linea frontale e le tempie sono considerate le zone più difficili da recuperare, quelle che rispondono meno bene alle cure. Anche la resistenza alla cura calvizie può svilupparsi con tempistiche differenti nelle due principali zone di attacco iniziale della calvizie, ossia la linea frontale e il vertex (la “chierica”).

Calvizie cura: gli anti-androgeni

Non a caso per trattare la calvizie su tempie e frontale molti specialisti prescrivono l’utilizzo topico di antiandrogeni nei pazienti maschi. Gli antiandrogeni topici si aggiungono di solito alle cure con minoxidil e finasteride. Un frequente percorso terapeutico seguito da chi cura la calvizie sin dal suo insorgere vede prima l’uso del solo minoxidil, a cui viene aggiunta finasteride quando minoxidil non dà più risultati. L’ulteriore resistenza alle cure viene spesso affrontata con gli antiandrogeni topici.

Puntare sul recettore AR

Gli antiandrogeni topici usati nelle cure contro la calvizie comune sono molecole che agiscono sul recettore degli androgeni AR come antagonisti. Concorrono con gli androgeni nell’occupare il recettore e, quindi, impediscono agli androgeni di svolgere la propria azione. Dovrebbero essere la soluzione unica e decisiva per tutte le patologie legate agli androgeni e di fatto si rivelano utili, ma non risolutivi. Questo perché la loro affinità col recettore AR è di solito molto inferiore a quella del DHT. Inoltre, l’applicazione topica non assicura la continuità e l’omogeneità di un’assunzione sistemica.

Calvizie cura: forse manca un passaggio

Gli antiandrogeni nei maschi non possono essere usati oralmente per non avere femminilizzazione. In alcuni soggetti, anche l’uso topico porta problemi con l’assorbimento sistemico. Questo può essere più elevato proprio per le dosi che si devono utilizzare topicamente per concorrere con il DHT nel legame con il recettore AR. Dovrebbe,  quindi, risultare più proficuo ridurre il DHT il più possibile prendendo in considerazione anche i percorsi alternativi. Questi sono passaggi metabolici che avvengono prima del legame con il recettore.

A questo scopo appunto potrebbero risultare utili le sostanze come il ketoconazolo e alcuni antinfiammatori come l’indometacina, il naprossene e il diclofenac, nonché vitamina D e analoghi che agiscono sui percorsi alternativi di formazione del DHT a livello intracrino.

La sensibilità agli androgeni ha un nome?

Da molti anni per la calvizie si parla di sensibilità dei follicoli dei capelli miniaturizzati agli androgeni. Ebbene, da alcuni anni uno studio ha identificato nel coattivatore ARA55/HIC-5, il responsabile della sensibilità agli androgeni, e al DHT, in particolare dei follicoli soggetti a calvizie comune. Si tratta di una proteina che aumenta l’attività del recettore degli androgeni ARUno studio recente ha poi individuato in un composto del piretro un inibitore di questo coattivatore. Tuttavia, la sostanza presenta seri aspetti di tossicità.

Cambio di recettore anche nella calvizie?

Uno stratagemma delle cellule del tumore prostatico resistente alla castrazione per superare il blocco degli androgeni è quello di sostituire i recettori AR con altri recettori come quelli dei glucocorticoidi (GR).

Per cui, è ipotizzabile che qualcosa del genere avvenga anche con le cure contro la calvizie? Non lo sappiamo, ma sappiamo che le cure con cortisonici di elevata potenza possono dare una ricrescita iniziale che finisce poi per ridursi e, quindi, annullarsi. Inoltre, pare anche che possa risultare difficile recuperare con altre terapie.

Calvizie cura: meglio precisare

Il parallelo tra patologie della prostata e calvizie comune è possibile grazie al ruolo che rivestono in entrambe le situazioni gli androgeni e in particolare il DHT. Va comunque precisato che così come il tumore resistente alla castrazione è l’esito più infausto, ma non più comune dei tumori prostatici, allo stesso modo la calvizie resistente alle cure non è la norma, anche se con l’avanzare degli anni potrebbe diventarlo.

Inoltre, è anche importante precisare che chi ha risultati con la cura della calvizie utilizzata potrebbe non ottenere di più aggiungendo altre terapie. Infine, occorre sottolineare che le terapie in questione sono da considerarsi per lo più aggiuntive e non sostitutive una dell’altra e che prese singolarmente non dovrebbero avere una grande efficacia.

 

APPROFONDIMENTI

Cause meccaniche della calvizie

DHT: altri modi per bloccarlo

Quanto è efficace la finasteride topica?

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Redazione Calvizie.net
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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
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59 COMMENTS

  1. Una serie di articoli veramente impressionanti. Complimenti a voi!!

    Interessante sapere che la cipermetrina topica poteva addirittura essere la soluzione finale, così avremmo i capelli nel contempo teniamo lontane le zanzare.
    Due piccioni con una fava!
    Peccato che sia un veleno…

    Una sostanza che ci rende insensibili al dht, a prescindere da quanto ne circola nel sangue, sarebbe davvero una cura definitiva.

  2. Beh, occorre sempre prudenza e cautela nel fare informazione perché poi c’è qualcuno che si avvelena se si dicono le cose in modo sbagliato. Tocca ai ricercatori fare test su questa e altre sostanze che agiscono nello stesso modo (per ora io ho trovato solo questa). I piretroidi tra tutti gli insetticidi sono quelli meno problematici, la cipermetrina viene utilizzata nelle stalle dove c’è produzione di latte:

    [URL]https://it.wikipedia.org/wiki/Cipermetrina[/URL]

    Contro ha sopratutto il fatto che è sintetica il piretro è ancora meno problematico. Comunque c’è il precedente della citronella, questa era finita in un preparato del GOL, ma perché inibiva la COX-2. E’ uno dei pochi olii essenziali che ho usato e che hanno avuto l’approvazione di mia moglie, altri le danno fastidio e non riesce a dormire con a fianco uno che odora di queste fragranze 🙂

    Ciao

    MA – r l i n

  3. No certo, bisogna fare attenzione, anche se non mi stupirei di trovare in qualche forum americano qualcuno che la prova….

    Al di là della reale efficacia inoltre, cose che funzionano in laboratorio su qualche cellula, poi non sempre funzionano anche sull’uomo.

    E’ interessante come “filone di indagine” del meccanismo intendevo dire, mi ispira molto, non ci sarebbero ripercussioni sul profilo ormonale (come d’altronde bloccare i recettori AR solo localmente, ma in modo forte).

  4. Questa cosa del coattivatore è poco conosciuta in giro. Può essere che qualcuno ci arrivi sui forum esteri, ma è più probabile che qualcuno la prenda da qui.

    Lo studio non era incentrato sui capelli o sulla prostata, ma proprio per verificare la temuta attività antiandrogena di un insetticida.

    Ciao

    MA – r l i n

  5. Si, ho trovato nell’articolo la cosa, inoltre cercando cyphermetrin su Pubmed ci sono tantissimi articoli sulle innumerevoli attività tossiche della cipermetrina sugli organismi. Da paura davvero.

    Molti effetti neurotossici, infiammatori, e chi più ne ha più ne metta. Naturamente dipende poi dalla dose a cui si è esposti.

  6. Sì però io ho trovato che viene usata sugli animali come antiparassitario, e passi, ma l’analoga permetrina è quella che si usa sullo scalpo umano contro i pidocchi, sia in shampoo che in lozione:

    [URL]https://www.promofarma.com/it/otc-shampoo-antipidocchi-con-permetrina-125ml/p-53692[/URL]

    [URL]https://www.promofarma.com/it/otc-lozione-anti-pidocchi-125ml/p-53676[/URL]

    Permetrina all’1,5%

    Probabile abbia lo stesso effetto antiandrogeno:

    [URL]https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15599112/[/URL]

    Un po’ più preoccupante:

    [URL]https://www.ajol.info/index.php/sa/article/view/184864[/URL]

    Ma del resto da qualcosa che agisce contro gli androgeni cosa si pretende 🙂

    La butto lì, lo shampoo e la lozione potrebbero essere usati con parsimonia tipo il Nizoral, magari alternandoli proprio coi prodotti col ketoconazolo.

    Ciao

    MA – r l i n

  7. Immagino che visto che viene usata sui bambini, nessuno si sia accorto di una “eventuale” ricrescita di capelli.

    Lo shampoo proprio non me l’aspettavo…nemmeno la lozione eh…

    Se è per questo ho la polvere anti formiche a base di permetrina (no cipermetrina), da usare…. ma forse è meglio di no… :LOL:

    Magari a breve diventeranno i Big 4 !! (fina, minox, keto e cipermetrina/permetrina)

    C’e’ anche questo, ma forse è troppo (al 5%):

    [URL]https://www.farmae.it/scabianil-crema-30g-5-036289015.html[/URL]

    E questo all’1%:

    [URL]https://www.farmae.it/mom-combi-emulsione-100g.html[/URL]

  8. Sì avevo visto, sono i prodotti contro la scabbia. Anche quella un problema dermatologico. Però lo shampoo e la lozione mi sembrano meno problematici per un uso non momentaneo. E’ un prodotto spagnolo, c’è anche il kit con lozione, shampoo, cappellino e “lendrera” 🙂

    [URL]https://www.amazon.it/OTC-Pack-permetrina-1-5/dp/B009M4MI64[/URL]

    La “lendrera” è il pettinino a denti fitti:

    [URL]https://www.mi-farma.it/goibi-lendrera-antipiojos?gclid=Cj0KCQjwu8r4BRCzARIsAA21i_BMeloShhwgVleufqzow6iugIkYVFuQCWY9dE1tzlSaq_lX8AG13AAaAioMEALw_wcB[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  9. Una lozione con questi derivati del piretro potrebbe avere senso (anche per chi pensa che nell’aga abbiano un ruolo altri parassiti dei capelli, come i famosi Demodex…)

    [URL]https://calvizie.net/alopecia-andrognetica-il-ruolo-dellinfiammazione-e-dei-demodex/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  10. In teoria causa un down regulation dei recettori degli androgeni, quindi un suo senso ce l’ha.

    Ho trovato la stessa cosa anche per luteolina e selenio comunque.

    [URL]https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18008333/[/URL]
    [URL]https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16648561/[/URL]

  11. Bella questa :LOL: Non erano proprio i pidocchi, ma qualche anno fa la teoria del Demodex andava forte se non sbaglio Nioxin aveva fatto un prodotto apposta.

    Luteolina e selenio, la prima è molto in auge per i capelli. Il selenio aveva subito invece uno stop dallo studio SELECT :

    [URL]https://www.health.harvard.edu/blog/selenium-vitamin-e-supplements-increase-decrease-prostate-cancer-risk-201402287059[/URL]

    Diciamo comunque che il selenio non appare come qualcosa che sia tutto da sperimentare per i capelli, è un’integrazione molto diffusa e chi lo assume in dosi adeguate con l’alimentazione (ci sono aree geogrfiche in cui c’è abbondanza e altre in cui c’è carenza) non mostra di aver sconfitto la calvizie, anche se la lezione di questi ultimi articoli è che è la somma delle cure che fa la differenza e non la singola cura.

    Però potrebbe essere che qualcosa che agisce in modo mirato sulla sensibilità del recettore androgeno possa fare da sola la differenza. Ma qui parliamo appunto di ARA55/HIC-5 , ossia di qualcosa su cui sappiamo appena che agisce un piretroide (cipermetrina).

    Ciao

    MA – r l i n

  12. Già, questo meccanismo non é detto che venga toccato anche da altri piretroidi; un po’ come il minoxidil che tra tutti gli ipotensivi sembra l’unico che abbia una utilità per i capelli.

    Non si può noleggiare un supercomputer per indagare molecole che interrompono questo specifico percorso? E che magari non siano troppo tossiche. ??

  13. Comunque abbiamo visto che la permetrina è antiandrogena, a parte i prodotti con ketoconazolo (la cui azione antiandrogena è stata sinora sottovalutata), non mi vengono in mente altre preparazioni commerciali con shampoo e lozione con attivo antiandrogeno.

    Il minox non è proprio solo, c’è almeno il diazossido, solo che fa esattamente la stessa cosa e costa di più quindi si va direttamente sul minox. Esistono anche altri principi attivi come il rosso fenolo che hanno l’attività del minox, ma appunto costosi e anche con altre controindicazioni.

    [QUOTE=”mattew23, post: 1411570, member: 26660″]
    Mica da ridere che il dht cresca del 3,5% all’anno… Spiega come mai in molti casi con gli anni le cure diventino sempre meno efficaci. Per chi è maggiormente sensibile al dht questa è pressoché una condanna
    [/QUOTE]

    Ci si è sempre chiesti come mai invecchiando calino gli androgeni e aumenti la calvizie, penso che la risposta sia questa, ossia che il DHT diventa sempre più importante, quindi anche a danno degli estrogeni locali (il DHT è un antiestrogeno), quindi anche se l’anziano ha più estrogeni circolanti a livello locale può avere un’ulteriore carenza (se soffriva già di calvizie).

    Poi appunto indagando intorno a ARA55-HIC-5 ho visto questo studio che dice appunto che aumenta con l’invecchiamento, quindi potrebbe aumentare la sensibilità al DHT dei follicoli, nonostante il calo del T:

    [URL]https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27178620/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  14. C’è chi rimane giovane più a lungo quindi anche l’aga si può fermare a una situazione iniziale a livello qualitativo e non quantitativo (estensione). Anche recenti interventi qui sul forum confermano che all’inizio può bastare il solo minox, poi minox più fina e più avanti qualcosa di più. Io non brucerei le tappe per avere subito di più, ma integrerei le cure a mano a mano che risultano insoddisfacenti.

    Ciao

    MA – r l i n

  15. L’unica é spingere ancora di più le cure: duta, cb, ru, keto, indometacina, minox + tutti gli antiandrogeni possibili, idrocortisone, dermaroller fino a sanguinare ed ora anche la cipermetrina. Se li usi già tutti allora non rimane che la lametta.

  16. [QUOTE=”kibith3, post: 1411666, member: 646069″]
    L’unica é spingere ancora di più le cure: duta, cb, ru, keto, indometacina, minox + tutti gli antiandrogeni possibili, idrocortisone, dermaroller fino a sanguinare ed ora anche la cipermetrina. Se li usi già tutti allora non rimane che la lametta.
    [/QUOTE]
    Si sanguinare è l’ultima spiaggia ??

  17. Alla luce di questi ultimi articoli non ci sarebbe da avventurarsi su cure sempre più “spinte”, ma anzitutto provare non momentaneamente minoxidil con fina e magari ketoconazolo. Poi si può andare su indometacina e gli antiandrogeni se i “tre grandi” non reggono più. Invece molti provano una cosa per volta, poi magari due o tre cose insieme, ma saltano keto e antinfiammatori per passare ad antiandrogeni che topicamente non risolvono anche aumentandone sempre la potenza.

    E poi, detto tra noi, tra questi antiandrogeni di uso comune potrebbe essercene anche qualcuno controindicato, ossia che finisce per avere azione da agonista anziché da antagonista.

    Ciao

    MA – r l i n

  18. Non voglio mettere troppi dubbi che magari non sono ben fondati, ma il progesterone ad esempio alimenta il percorso dalla “porta posteriore” che porta al DHT e abbiamo visto che i cortisonici possono portare alla lunga il GR ad avere la funzione di AR il recettore degli androgeni, quindi si era ipotizzato che questo possa avvenire anche con Breezula, anche se il cortexolone non dovrebbe essere potentissimo come cortisonico. Resta il fatto che in 12 mesi dopo i primi mesi di maggiore conta dei capelli nuovi, si verifica un calo.

    Peraltro in questo problema dello scambio AR/GR è proprio coinvolto ARA55/HIC-5 ossia il coattivatore a cui è imputata la sensibilità dei follicoli all’aga:

    [URL]https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16141357/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  19. ARA55 è l’aga in persona 🙂

    A me pare comunque che alla fine la combinazione sia sempre quella (minox+fina+keto) a cui vanno aggiunte altre due, max tre cose quando e se non dovesse dare risultati. Questo partendo da un’aga iniziale (si può anche iniziare col solo minox sinché regge). Per aga non iniziali a mio avviso si deve partire subito con i “tre grandi” quindi valutare in seguito se aggiungere gli antinfiammatori e gli antiandrogeni (quelli giusti). Lo schieramento “completo” potrebbe essere necessario anche da subito per tempie e frontale.

    Ciao

    MA – r l i n

  20. C’è stato un periodo in cui veniva prescritto in lozione il keto (dopo la pubblicazione dello studio giapponese), in seguito era uscito lo studio che aveva confrontato keto con piroctone olamine e zinco piritione come shampoo e molti avevano optato per il piroctone perché aveva risultati leggermente migliori, ma non so se ha la stessa azione del keto. Non ricordo se ai tempi il keto si aggiungeva a fina e minox mi pare che lo si prescrivesse più “al posto” di uno dei due se non di entrambi (stranamente non era considerato come anti-dht, nonostante il suo impiego primario fosse stato per anni proprio questo contro i tumori della prostata resistenti alle cure).

    Per ketoconazolo, intendo qualsiasi prodotto che lo contenga anche il Nizoral crema (che sto usando insieme allo shampoo, ossia quando non uso lo shampoo).

    Latanoprost benissimo a prezzi più accettabili a quelle percentuali, ma per me è un’alternativa al minox, è un attivante della crescita, quindi resta immutata la questione anti-dht in senso lato da aggiungere o meno in fasi successive.

    Ciao

    MA – r l i n

  21. Sì lo studio aveva 6 partecipanti e 2 o 3 hanno avuto grandi risultati, ma il discorso di questi ultimi articoli è che un principio attivo da solo non è la soluzione per tutti. Può essere una buona soluzione per quelli in cui i percorsi alternativi del DHT valgono almeno come quello standard.

    Per me l’idrocortisone non da problemi perché è debole come cortisonico, qualche problema in più a lungo andare lo potrebbe dare il triamcinolone acetonide.
    Del proge ho detto sopra, potrebbe incrementare il “backdoor pathway”. Gli antiandrogeni recettoriali in generale potrebbero portare a resistenza alla cura o allo spostamento dell’attività “androgenica” sul recettore dei glucocorticoidi, ma non sarebbe una cosa automatica, può forse verificarsi in alcuni casi.

    Ciao

    MA – r l i n

  22. il sinere fms dovrebbe avere fina mino e keto tutto in una lozione, almeno leggendo vecchi post è così [URL]https://www.calvizie.net/forum/threads/composizione-nanominox-sinere.57057/[/URL]

  23. Sì spiro e cipro agiscono sul recettore degli androgeni.

    Il Sinere fms, Jonny lo vende ancora?

    Ciao

    MA – r l i n

  24. [QUOTE=”marlin, post: 1411794, member: 4277″]
    Sì spiro e cipro agiscono sul recettore degli androgeni.

    Il Sinere fms, Jonny lo vende ancora?

    Ciao

    MA – r l i n
    [/QUOTE]
    si ma nel listino non compare il keto, gli ho scritto per sapere se lo contiene o no.

  25. [QUOTE=”mattew23, post: 1411797, member: 26660″]
    Sembra di gioocare alla roulette russa… Se sostanze “di punta” di una discreta potenza come ciproterone e spiro possono dare problemi (ma solo in alcuni casi) non si capisce bene che si debba fare. Da un lato utilizzandole potrebbero essere un problema (reversibile o una volta creata la resistenza non si torna indietro?) dall’altro stoppandole si potrebbe avere allo stesso modo peggioramento 😮
    [/QUOTE]
    Resistenza alla cura significa solo che dopo un po’ possono non funzionare più, non che possono dare problemi, per problemi eventuali sono da temere di più proge e triamcinolone, come si è ipotizzato sopra. Aggiungo per completezza che problemi li può anche dare cetirizina a dosi troppo alte come da recente studio su cetirizina topica:

    [URL]https://calvizie.net/cetirizina-per-la-calvizie-un-nuovo-studio/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  26. jonny mi ha risposto però non è indicata la % di keto.

    Ecco la Composizione del [B]Nanominox-FMS[/B]:
    [B]Nanominox-FMS[/B]:

    [B]Active ingredients [/B]:
    minoxidil sulfate 4%
    finasteride 0.1%
    adenosine
    sophora flavescens extract
    creatine ethyl ester
    cepharanthine
    cyanocobalamine (Vitamin B12)
    ketoconazole
    Antioxidants : ascorbic acid (vitamin C), gamma tocopherol (vitamin E)

  27. I preparati con keto che ho visto in giro di solito avevano un minimo dello 0,5 e un massimo del 2%.

    Ciao

    MA – r l i n

  28. Ne penso quello che ho scritto pochi mesi fa sulla nostra home 🙂

    [URL]https://calvizie.net/finasteride-potenzia-minoxidil/[/URL]

    Per la lozione con keto inizierei con lo 0,5% che prescrive il doc.

    Ciao

    MA – r l i n

  29. Aveva iniziato anni fa ai tempi della pubblicazione di quello studio giapponese.

    [URL]https://calvizie.net/forum/threads/ketoconazolo-in-lozione.22518/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  30. Sì ci sono diverse vecchie discussioni in cui si parla di keto in lozione, non solo su questo forum, la più recente è su BelliCapelli nel 2018 con Gigli che dice di stare sullo 0,5% a chi la voleva usare al 2%.

    Ciao

    MA – r l i n

  31. C’è stata questa discussione piuttosto lunga sul keto:

    [URL]https://calvizie.net/forum/threads/alla-faccia-del-ketoconazolo-lozione.45411/[/URL]

    Poi questo caso recente (di scuola si direbbe…):

    [URL]https://calvizie.net/forum/threads/da-diradato-a-capellone-grazie-nizoral.76442/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  32. Il keto è stato rilanciato perché va inibire il DHT che non proviene dal testosterone, nella tua cura non mi pare che quest’ultima cosa sia coperta. The Ordinary ha qualche sostanza naturale che agirebbe come anti-dht classico, ma non penso sia sufficiente.

    Ciao

    MA – r l i n

  33. Allora diciamo che manca solo minox. Di solito si inizia con minox poi si aggiunge fina ed eventualmente keto se i primi due iniziano a non funzionare. Possiamo fare finta che Weleda e The Ordinary valgano il minox, ma prima di dire che ci vuole anche il keto bisognerebbe aver provato se hai miglioramenti proprio col minox. Il keto dovrebbe entrare in scena quando fina e minox non danno più risultati, anche se nei casi di calvizie a rapido avanzamento o già avanzata si può iniziare subito con minox+fina+keto o fare i tre passaggi in tempi rapidi.

    Ciao

    MA – r l i n

  34. E’ sempre 10 volte la Mazzarella. Con la Mazzarella finisci per somministrare ogni giorno sulla cute 0,1 mg di cui si ipotizza una possibile entrata in circolo del 10% ossia di 0,01 mg un centesimo di milligrammo. Con la percentuale dello 0,1% somministri 1 mg al giorno e può entrarne in circolo 0,1 mg ossia un decimo di milligrammo che poi sarebbe la metà della dose minima di saturazione della 5AR tipo II che è 0,2 mg al giorno.

    Ciao

    MA – r l i n

  35. Il minox è a vita come la fina proprio perché funziona contro l’aga e l’aga non la si ferma con una cura momentanea. Quei miniaturizzati possono recuperare con minox.

    Se Weleda e The Ordinary funzionassero come minox dovresti per forza usarli a vita e alla fine ti costerebbe di più. Attualmente stai pagando di più per avere di meno.

    Ciao

    MA – r l i n

  36. Li conosco entrambi. E The Ordinary terzo flacone l’ho finito ieri e iniziato a Dicembre. Non lo ricomprerò, perché non ho visto miglioramenti. Eppure ha dentro tutti i naturali più promettenti. Io ho usato minox agli esordi, parliamo di anni 80 per circa un annetto, senza apparente successo, ma non arrivava al 3 percento. Tornato dopo anni a occuparmi dei miei capelli qui sul forum l’ho escluso anche per le tue motivazioni. Ora lo vorrei riusare ma ho episodi di tachcardia e bassa pressione quindi non so se lo farò. Il minox costa meno di questi prodotti, ma in compenso può davvero smuovere la situazione.

    Ciao

    MA – r l i n

  37. Ragazzi mi avete incuriosito con lo shampoo Ketocolost: ma quindi anche se si tratta di uno shampoo (con tutto ciò che implica, ovvero che rimane sulla cute per pochi minuti) può avere una suo razionale (ovviamente sempre in abbinamento a minox, fina topica e antiandrogeni topici)?

  38. Del Nizoral e simili si è sempre detto di tenerli in posa per alcuni minuti prima di risciacquarli. Sono shampoo medicali, quindi per forza agiscono sulla cute se gli si lascia il tempo di penetrate, magari aiutandoli con massaggi. Ovvio però che un tipico permanente è ancora meglio.

    Ciao

    MA – r l i n

  39. Io il roller non lo uso più, sarà stata una coincidenza sfortunata, ma spesso mi si ingrossavano i linfonodi e alla fine mi sono ritrovato due grossi noduli alla tiroide, che forse ci sono sempre stati, ma che a un certo punto dopo una rollata si erano messi in evidenza.
    A maggior ragione con la caffeina, non per i noduli, ma per la mia tachicardia, ricordo che alcuni di questi attacchi li ho avuti tirando fuori dal cassetto e usando la vecchia lozione Alpecin alla caffeina. Con The Ordinary è andato tutto liscio, quindi forse non assorbiva, ma gli attivi non devono entrare in circolo, devono stare a livello di cute più a lungo possibile, altrimenti è ovvio che minox col roller funziona meglio perché diventa anche sistemico.

    Il keto lozione non assomiglia al minox perché questo non ha attività antiandrogena (anche c’è qualche studio che lo dice, ma l’evidenza della crescita dei peli corporei fa a pugni con questi test da laboratorio). Abbiamo appunto visto che ci sono altri percorsi intracrini che portano al DHT che in alcuni soggetti e col passare degli anni possono diventare importanti. Sono percorsi che non passano dagli enzimi che trasformano il T in DHT, ma da altri enzimi che il keto inibisce.

    Ciao

    MA – r l i n

  40. Il passaggio sistemico non è presunto se hai tachicardia o non dormi tutta la notte…

    Se va sistemica nei follicoli non se ne ferma abbastanza per avere azione prolungata che è quella che serve contro l’aga. Comunque la questione è: hai almeno l’impressione che The Ordinary e Welwda abbiano funzionato per te? Perché altrimenti puoi usare il roller o meno, ma non stai usando il prodotto migliore per te. Nel mio caso, dopo tutti questi mesi, passo ad altro.

    Ciao

    MA – r l i n

  41. Diciamo che hai stai utilizzando di finasteride da 7 mesi,da 6 procianidine (che hanno sbloccato molte situazioni in zona tempie)
    Entrambi agiscono sulla miniaturizzazine, quindi diametri, quindi copertura
    L’attivo è conosciuto da anni,ma non mi sembra aver mai portato a grossi risultati.
    Forse l’insieme della terapie mah
    Per evidenziare i risultati, bisognerebbe utilizzare solo quello secondo me.
    Io come già detto, dopo quasi tre mesi,nulla di nulla

  42. Per risultati di questo tipo sul frontale è facile che siano state le procianidine della mela, visto che a molti è capitata la stessa cosa.

    Questo l’inci dello K-max Stimulating:

    Ethanol, Aqua, Pyrrolidinyl diaminopyrimidine oxide, Etoxydiglycol, Polisorbate-20, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Azelaic acid, 18 beta glycyrrhetic acid, Genistein, Nigella sativa ess. Oil., Caffeine, Betasitosterol, Zinc sulfate, Pyridoxine hydrochloride, Biotinoyl Tripeptide-1, Oleanolic Acid, Apigenin, Sodium salicylate, PPG-26-Buteth-26, Butylene Glycol, Lactic acid, Linalool.

    Direi che il Polisorbato-20 è il veicolante principale, poi i PEG-40, quindi Sodium salicylate, PPG-26-Buteth-26, Butylene Glycol, Lactic acid,

    A mio avviso sono poche le sostanze che hanno bisogno di una spinta in profondità per funzionare, se non pesano molto più di 500 Da, è difficile che con le dosi giuste non arrivino alla papilla dermica.

    Ciao

    MA – r l i n

  43. Il progesterone sta anche alla base di uno di quei percorsi alternativi che portano al DHT senza passare dal testosterone, ossia con altre trasformazioni enzimatiche.

    Ciao

    MA – r l i n

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