Vitaminity DHT Blocker Complex

L’integratore alimentare Vitaminity DHT-Blocker Complex racchiude al suo interno i migliori estratti vegetali e principi attivi utili per una valida azione inibitoria completamente naturale della 5 alfa reduttasi, enzima che catalizza la conversione del Testosterone nel Diidrotestosterone (DHT). Il DHT è il principale ormone coinvolto nella caduta di capelli di tipo androgenetico che determina il processo di miniaturizzazione del follicolo pilifero che si manifesta con un  accorciamento della fase di crescita (anagen) ed è inoltre coinvolto nello sviluppo dell’ipertrofia prostatica benigna.

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tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

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dht

Un anti-dht a 360°

A nostro avviso, questo prodotto rappresenta quanto di più completo possa trovarsi in commercio se ciò che si cerca è un integratore a specifica azione anti-dht ad ampio spettro.

Nella formula di Vitaminity DHT Blocker, oltre al celeberrimo estratto di Serenoa repens sono stati inclusi gli estratti di Pygeum africanum, estratto di radice di Ortica, estratto di Thè verde, estratti di semi di uva (OPC) ad azione sinergica. Completano la formulazione inoltre alcuni validissimi componenti quali isoflavoni di soia, licopene, astaxantina, e betasitosterolo che,oltre alla azione anti-DHT, possiedono azione antiossidante e antiradicalica.

La presenza di L-Cisteina, amminoacido solforato di cui il fusto del capello è estremamente ricco, permette inoltre di favorire la cheratinizzazione e migliorare lo stato estetico della chioma

Si tratta pertanto di un mix davvero molto completo che racchiude in un unico prodotto i migliori principi attivi naturali anti-DHT nei dosaggi/standardizzazioni più elevati che hanno dimostrato di avere razionale nel trattamento dell’alopecia androgenetica.


1 flacone da 120 compresse

Integratore alimentare multicomponente contro la caduta dei capelli di tipo androgenetico e contro l’ingrossamento della prostata a base dei migliori estratti vegetali e componenti anti-DHT: Serenoa Repens, Pygeum Afr...

Ingredienti

Serenoa Repens (Serenoa repens W. Bartram Small, fructus) estratto secco titolato al 45% in acidi grassi, Pygeum africanum (Pygeum africanum Hook. f., cortex) estratto secco titolato al 10% in fitosteroli, Ortica (Urtica dioica L., radix) radice estratto secco titolato allo 0,8% in betasitosterolo, Thè verde (Camellia sinensis L. Kuntze, folium) estratto secco titolato al 98% in polifenoli totali e al 40% in epigallocatechinagallato, Isoflavoni di soia titolati al 40%, Licopene, Astaxantina, L-Cisteina, Betasitosterolo, Uva (Vitis vinifera L., semen) semi estratto secco titolato al 95% in proantocianidine, Sorbitolo, Cellulosa, Talco, Cutina, Magnesio stearato.

Principi attivi

1. Serenoa repens estratto secco titolato al 45% in acidi grassi in dosaggio opportuno (640mg/die) da sostituire i 320mg di estratto liposolubile titolato al 90% in acidi grassi

La Serenoa Repens (Saw Palmetto, Sabal serrulata, palmetto della florida) è una piccola palma a foglie larghe con bacche rosso scuro originaria del Sud degli Stati Uniti (Florida appunto), del Sud-Europa e del Nord-Africa

Il principale principio attivo contenuto nell’estratto delle bacche di questa pianta è il betasitosterolo ma sono contenuti anche altri steroli, acidi grassi liberi, carotenoidi, oli essenziali e polisaccaridi.

Gli indigeni usavano le bacche per curare diverse disfunzioni urologiche, infiammazioni della prostata, disfunzioni erettili e atrofie testicolari.

Già alla fine del secolo scorso, l’estratto era annoverato nella farmacopea ufficiale d’oltreoceano. L’efficacia nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna è stata però confermata solo di recente da una rassegna di studi clinici controllati su circa 3.000 pazienti.

Il meccanismo d’azione non è noto: forse dipende dalla combinazione di un effetto antagonista sugli ormoni sessuali, di un’azione antinfiammatoria e di un’alterazione del metabolismo del colesterolo.

Anche il National Institute of Health americano ha mostrato interesse per la piccola palma. Tuttavia, la letteratura pubblicata finora è scarsa, soprattutto per quanto riguarda la durata delle sperimentazioni e la variabilità dei protocolli di ricerca.

L’estratto lipofilico (90-95 % di acidi grassi e steroli) delle bacche di Serenoa repens è da tempo utilizzato come adiuvante nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna allo stadio I e II e dei sintomi ad essa associati.

Assunta per via orale, ha mostrato di avere effetti antiandrogeni evidenti, inibendo l’enzima 5-alfa-riduttasi

In definitiva, l’efficacia della Serenoa repens è data dalla sinergia di diversi meccanismi d’azione:

·         inibizione della 5-alfa-reduttasi, enzima implicato nella trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT)

·         antagonismo selettivo locale del legame tra diidrotestosterone e recettore per gli androgeni.

Può dunque rappresentare una valida alternativa ai farmaci di sintesi nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB) e nel trattamento della caduta di capelli di tipo androgenetico (AGA)

2. Pygeum Africanum estratto secco titolato al 10% in fitosteroli

Pygeum africanum, il prugno africano, è un albero sempreverde le cui proprietà benefiche sul tratto urinario erano già note alle popolazioni indigene africane. I principi attivi che si estraggono dalla corteccia sono acidi grassi, steroli come la betasitosterina, triterpeni e due alcoli, il tetracosanolo e il docosanolo.

L’American Journal of Medicine ha di recente pubblicato una raccolta di tutti i risultati disponibili riguardanti 18 trial sull’efficacia di pygeum africanum: i dati hanno confermato che l’estratto determina un riequilibrio del flusso urinario e della sintomatologia irritativa nel paziente con ipertrofia prostatica.

L’azione antiandrogena periferica è simile a quella della serenoa repens, in quanto tra i suoi componenti figura il betasitosterolo, molecola che inibisce la 5-alfa-reduttasi. I triterpeni pentaciclici, agendo sull’enzima 5-alfa-lipossigenasi, sono probabilmente responsabili di una riduzione nella produzione di leucotrieni, mediatori dell’infiammazione nella dermatite atopica e nella psoriasi.

Meccanismi d’azione del pygeum africanum
– Inibizione della 5-alfa-reduttasi.
– Azione antagonista recettoriale a livello periferico.
– Azione antileucotrienica.
– Debole azione similestrogenica.

3. Ortica radice estratto secco titolato allo 0,8% in betasistosterolo

L’ortica viene ampiamente impiegata anche in ambito fitoterapico, grazie alle proprietà che possiede. Infatti, a questa pianta vengono attribuite proprietà diuretiche ed antinfiammatorie; oltre a essere considerata un valido aiuto nel contrastare l’ipertrofia prostatica benigna.
Le attività diuretiche e antinfiammatorie sono attribuite alle principalmente alle foglie di ortica e, in particolar modo, ai derivati dell’acido caffeico in essa contenuti. Diversi studi clinici condotti in merito hanno confermato queste proprietà della pianta. In particolare, da tali studi è emerso che gli estratti di ortica esercitano la loro azione antinfiammatoria attraverso differenti meccanismi, quali l’inibizione della sintesi di leucotrieni ad opera dell’enzima 5-lipossigenasi e l’inibizione della produzione di prostaglandine infiammatorie attraverso la via della ciclossigenasi.

L’attività di contrasto dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB) sono confermate anche se non si conosce ancora l’esatto meccanismo d’azione

Studi in vitro confermano che l’estratto di radice di ortica ha affinità e capacità di legame della SHBG (Sex Hormone Binding Globulin) ai suoi recettori presenti a livello del tessuto prostatico..
Tuttavia è presente inoltre una attività di inibizione dell’enzima aromatasi a livello della prostata, un enzima responsabile della conversione degli androgeni in estrogeni.

4. The verde estratto secco titolato al 98% in polifenoli e al 40% in EGCG

Il the verde da alcuni anni viene studiato proprio per gli effetti sullo stato di salute e sulla longevità di popolazioni che lo utilizzano regolarmente in grandi quantità. L’epigallocatechinagallato (EGCG) è la catechina alla quale è stato attribuito dai vari studi il ruolo maggiore per le benefiche attività del the verde

La principale attività dell’EGCG è quella di potenziare le difese antiossidanti endogene (catalasi, superossido dismutasi e glutatione perossidasi) e quindi diminuire il danno cellulare. Questo produce effetti salutari su tutti i tessuti.

Le catechine svolgono attività antiossidante chelando i metalli, riducendo in questo modo la formazione di radicali liberi, agendo come scavenger nei confronti del radicale ossidrile e del superossido, inibendo la perossidazione lipidica e trasferendo un atomo di idrogeno ai radicali perossidici, permettendo l’interruzione del processo autocatalitico tipico delle reazioni ossidative. L’attività antiossidante è responsabile degli effetti antitumorali e antiaterosclerotici.

Una conseguenza di tale azione è l’effetto antimutagenico: in vitro, infatti, è possibile evidenziare da un lato l’inibizione della oncogenesi indotta da particolari composti chimici presenti nel tabacco (nitrosamine, potenti induttori di cancro polmonare) e nell’altro, la riduzione della perossidazione lipidica indotta dall’esposizione ai raggi X. Ulteriori studi effettuati sull’uomo convalidano la possibilità che il consumo di tè verde possa prevenire alcune forme di cancro, soprattutto quelle relative al tratto gastrointestinale (stomaco, intestino tenue, pancreas, colon). In vitro l’estratto di tè verde ha dimostrato un effetto inibitore sulla crescita delle cellule tumorali nella ghiandola mammaria. Un possibile meccanismo sembra la disregolazione delle interazioni tra i recettori cellulari e i promotori tumorali, i fattori di crescita e ormonali. In modelli animali l’estratto di tè verde ha bloccato la formazione di lesioni e tumori della pelle indotti da raggi UVB.

Numerosi studi epidemiologici hanno esaminato l’associazione tra consumo di tè e sviluppo di malattie cardiovascolari. Una recente metanalisi ha fornito dati interessanti, indicando che i polifenoli contenuti nel tè verde agiscono come protettori delle LDL, impedendone la perossidazione. È stato osservato anche il miglioramento della vasodilatazione endotelio-dipendente. Uno studio effettuato su 550 uomini di mezz’età, seguiti per 15 anni, ha dimostrato che l’assunzione giornaliera di almeno 30 mg di polifenoli ha ridotto del 70% il rischio di mortalità per patologie coronariche. In un altro studio a 520 uomini e donne (30 anni e più), sottoposti ad arteriografia coronarica, fu richiesto di compilare un questionario su abitudini alimentari, fattori di rischio clinici e stile di vita. I risultati indicano che il consumo di tè verde, soprattutto negli uomini, è inversamente associato allo sviluppo di aterosclerosi coronarica.

L’estratto di thè verde riveste un ruolo interessante come alimento funzionale nel controllo del peso. In alcuni studi clinici, i polifenoli contenuti in questa pianta hanno mostrato la capacità di stimolare il metabolismo e l’ossidazione dei grassi. Il tè verde agisce sulle riserve lipidiche dell’organismo, stimolando la produzione di adrenalina e incrementando la combustione dei grassi di riserva, proprietà potenziate dall’azione diuretica. In uno studio in doppio cieco 60 donne obese (30-45 anni) furono divise in due gruppi: al primo fu prescritta una dieta (1800 kcal) e capsule di tè verde (250 mg 3 volte/die), all’altro la dieta e un placebo. Dopo 2 settimane il gruppo che aveva assunto tè verde aveva perso il doppio del peso del gruppo placebo. Dopo 4 settimane la riduzione del peso fu 2.90 kg nel gruppo del thè verde, contro lo 0.97 kg del gruppo placebo.

 L’EGCG è inoltre dotato di inibizione dell’enzima 5 alfa reduttasi, prevalentemente di tipo I, che è appunto considerata alla base della produzione eccessiva di sebo e delle conseguenti affezioni cutanee e della capigliatura, perché trasforma il testosterone nel più dannoso DHT (diidrotestosterone). Proprio questo tipo di isoenzima  è infatti abbondante nelle ghiandole sebacee ed è stato individuato anche come una delle principali cause dell’acne. Lo stesso the verde agisce su questo processo con l’aumento di SHBG (la globulina legante degli ormoni sessuali) che rende indisponibile il testosterone alla trasformazione in DHT.

5. Isoflavoni di soia

La soia è un legume conosciuto da millenni e di cui sono noti i benefici sulla salute in generale e sui capelli. I suoi semi contengono un’alta percentuale di proteine (40%) con buone quantità di aminoacidi essenziali ed inoltre vitamine, glucidi, acidi grassi insaturi, sali minerali. Contengono anche isoflavoni che si comportano come fitoestrogeni: genisteina, daidzeina, glyciteina, biocanina e formononetina. Gli isoflavoni, agendo come deboli estrogeni, contrastano l’eccesso di testosterone ed estrogeni, aumentando la quantità di SHBG. La dadzeina, fitoestrogeno della soia, è convertito dalla flora intestinale nel suo metabolita più importante: l’equol. Studi svolti all’Università del Colorado, dipartimento Scienze biomediche, ha dimostrato che l’equol riesce a bloccare l’attività del DHT occupandone il recettore.

·         Ricca in proteine e aminoacidi essenziali

·         Ricca in vitamine, sali minerali, glucidi, acidi grassi insaturi, isoflavoni

·         Antiossidante e riduce il colesterolo

·         La dadzeina, grazie al suo metabolita l’equol occupa il recettore follicolare per il DHT

Utile per combattere gli effetti negativi dell’alopecia androgenetica e dell’ipertrofia prostatica benigna

6. Licopene

Il licopene è il carotenoide maggiormente presente nel pomodoro e nell’organismo umano , seguito da beta-carotene, luteina e zeaxantina. L’organismo umano non è in grado di sintetizzare il licopene e pertanto esso può essere assunto solo tramite dieta. Oltre l’80% del licopene che si rinviene nel corpo umano deriva dal consumo di pomodoro o di prodotti da esso derivati.

Il licopene ha dimostrato di attivare la risposta antiossidante del corpo umano, tramite la SOD (super-ossido-dismutasi)

Si è potuto così osservare che il gruppo cui veniva somministrata la dose di licopene aumentava la produzione di SOD; un enzima con forte capacità antiossidante. Inoltre,veniva riscontrata una riduzione dei danni al DNA nelle cellule plasmatiche

Viene utilizzato in molte formulazioni di integratori alimentari per la prostata in quanto parrebbe agire come inibitore della 5 alfa reduttasi

7. Astaxantina

L’astaxantina ha significativi effetti benefici nelle patologie del sistema nervoso centrale e delle malattie neurodegenerative, nelle malattie degli occhi, delle articolazioni, in quelle  cardiovascolari, nel diabete, negli stati infiammatori e nelle disfunzioni del sistema immunitario. Alcuni recenti studi hanno segnalato un’importante attività di inibizione dell’enzima 5 alfa reduttasi da parte dell’astaxantina cosa che si è rivelata utile per diminuire i sintomi dell’ iperplasia prostatica e per contrastare il cancro alla prostata. Lo stesso composto, secondo questi studi, pare aumentare l’efficacia dell’estratto della serenoa repens nella sua attività anti-dht ed è quindi probabilmente utile anche per l’utilizzo in campo tricologico contro l’alopecia androgenetica.

8. Betasitosterolo

Il Betasitosterolo è uno steroide, estraibile dal Saw Palmetto (Serenoa repens) e dal Pyeum africanum (di cui è l’attivo principale così come dell’Hypoxis Rooperi, altra pianta con proprietà anti-dht), che appare avere le caratteristiche di progestinico 17 sostituito ed insieme di debole estrogeno (e anti-estrogeno).Risulta in grado di impegnare contemporaneamente la 5 alfa reduttasi (tipo I e tipo II) e i recettori citosolici degli androgeni cui si lega il diidrotestosterone (che è all’origine dell’alopecia androgenetica) e gli altri androgeni.Si lega inoltre ai recettori di membrana cellulare degli estrogeni attivandoli, ma agendo al contempo da antiestrogeno impedendo il legame con i veri e propri estrogeni. A livello del follicolo pilifero questo tipo di attivazione può, per attivazione della adenilciclasi di membrana, stimolare le mitosi della matrice, contribuire al mantenimento dell’anagen ed alla ottimizzazione della fase catagen.

9. Uva semi estratto secco titolato al 95% in proantocianidine

Le Proantocianidine Oligomeriche (conosciute con la sigla OPC) appartengono alla vasta famiglia dei bioflavonoidi, sostanze naturali che negli studi degli ultimi anni hanno rivelato proprietà antiossidanti e curative molto elevate.
Le OPC sono un esempio unico di antiossidanti biologicamente attivi, provati sia farmacologicamente sia clinicamente, con indicazione specifica per la prevenzione e la terapia nella malattie cardiovascolari.
Ancora più sorprendenti le proprietà antiossidanti che in alcuni studi si sono mostrate analoghe a quelle di due enzimi preposti a combattere i danni ossidativi come la superossidodisinutasi e la catalasi.
Peraltro il forte potere scavenger delle OPC contro i radicali liberi è risultato essere alla base dell’azione vasoprotettiva: infatti contribuiscono a rinforzare l’elasticità e la funzionalità del letto capillare favorendo una miglior irrorazione sanguigna dei tessuti.

Le Proantocianidine hanno inoltre dimostrato di promuovere, in vitro, la proliferazione epiteliale nel ratto, ed in vivo, sempre nel ratto, di attivare lo sviluppo del follicolo pilifero prolungando l’anagen. L’estratto del seme d’uva contiene proantociani, procianidina B2, flavonoidi, vitamine, oligoelementi.

10. L-Cisteina

E’ un amminoacido solforato di estrema importanza nella sintesi endogena dei annessi cutanei quali capelli, unghie e epidermide

E’ indispensabile nei processi di cheratinizzazione e quindi è presente in abbondanza sullo strato superficiale ed esterno della cuticola pilifera. Test scientifici sugli animali hanno dimostrato che una carenza di cistina dà luogo a una netta diminuzione della produzione di peli. La cisteina è quindi usata per favorire la crescita di capelli e unghie esaltandone la resistenza.

Tabella nutrizionale

Serenoa Repens (Serenoa repens W. Bartram Small, fructus) estratto seccotitolato al 45% in acidi grassi*Equivalenti a 320mg di estratto liposolubile titolato al 90% in acidi grassi 640 mg*288 mg
Pygeum africanum (Pygeum africanum Hook. f., cortex) estratto seccotitolato al 10% in fitosteroli 250 mg25 mg
Ortica (Urtica dioica L., radix) radice estratto seccotitolato allo 0,8% in betasitosterolo 250 mg2mg
Thè verde (Camellia sinensis L. Kuntze, folium) estratto seccotitolato al 98% in polifenoli totalititolato al 40% in epigallocatechinagallato (EGCG) 200 mg196 mg80 mg
L-Cisteina 200 mg
Isoflavoni di soia miscelatitolati al 40% in isoflavoni totali 160 mg64 mg
Betasitosterolo 100 mg
Uva (Vitis vinifera L., semen) semi estratto seccotitolato al 95% in proantocianidine (OPC) 100 mg95 mg
Licopene 3 mg
Astaxantina 2 mg

Quantitativi per dose massima giornaliera consigliata (2 compresse)

Modo d’uso

Si consiglia l’assunzione di 2 compresse al giorno di Vitaminity DHT-Blocker con abbondante acqua. Possono essere assunte indifferentemente a qualsiasi ora del giorno ed indifferentemente durante o lontano dai pasti.

Come acquistare questo prodotto?

Vitaminity DHT Blocker è disponibile online su hairshopeurope.com

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