Studio che conferma l’inversione della fibrosi ad opera dei SOD.

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Di Lefaix J.L., Delanian S., Leplat J.J., Tricaud Y., Martin M., Nimrod A., Baillet F., Daburon F.
CEA-DSV-DRR-Laboratorio di Radiobiologia Applicata, CEA-Saclay, Gif sur Yvette, Francia.

SCOPO: stabilire in che misura il superossido dismutasi liposomiale rame/zinco (Cu/Zn-SOD) e il superossido dismutasi manganese (Mn-SOD), rispettivamente, riducano la fibrosi indotta da radiazioni (RIF: radiation induced fibrosis, N.d.T.), usando un ben documentato modello di maiale sottoposto a RIF.

METODI E MATERIALI: in questo modello di forte irraggiamento gamma localizzato, simulante un’accidentale sovraesposizione negli umani, tre gruppi di cinque maiali bianchi di grossa stazza sono stati sottoposti a irraggiamento usando una sorgente 192Ir collimata di una dose singola di 16-Gy sulla cute (100%) del lato esterno della coscia. Si è sviluppato un ben definito blocco di fibrosi sottocutanea riguardante pelle e muscoli scheletrici 6 mesi dopo l’irradiazione. Uno dei gruppi sperimentali di cinque maiali ha quindi subìto iniezione di 10 mg/10 kg di peso corporeo [cioè 1 mg di sostanza per chilogrammo di peso corporeo] di Cu/Zn-SOD, due volte a settimana per 3 settimane, mentre un altro gruppo sperimentale di cinque maiali ha subìto iniezione di 10 mg/10 kg di peso corporeo di Mn-SOD, tre volte a settimana per 3 settimana. Cinque maiali di controllo hanno subìto iniezione di siero fisiologico. Gli animali sono stati valutati in termini di variazioni nella densità del blocco fibrotico, come risultante da palpazione, e in termini di dimensioni della superficie sporgente. La profondità del blocco è stata determinata mediante ultrasuoni. I riscontri fisici e sonografici sono stati confermati mediante autopsia 12-14 settimane dopo le avvenute iniezioni di SOD. La densità, lunghezza, larghezza e profondità del blocco fibrotico, nonché l’area e il volume della sua superficie cutanea sporgente sono state messe a confronto prima del trattamento, e 1, 3, e 6 settimane dopo, e infine all’autopsia, 12-14 settimane dopo la fine del trattamento.

RISULTATI: gli animali impiegati negli esperimenti non hanno presentato cambiamenti nel loro comportamento o manifestazioni anatomiche o cliniche anormali. Sia che avessero ricevuto Cu/Zn-SOD o Mn-SOD, sono state riscontrate significative, e in misure all’incirca equivalenti, regressioni del blocco fibrotico in tutti gli animali trattati tra la prima settimana dopo il termine del trattamento e l’autopsia, quando la regressione media è stata del 45% in lunghezza e larghezza, 30% in profondità, e 70% in area e volume.
L’esame istologico ha mostrato che il tessuto muscolare e sottocutaneo circostante la cicatrice era completamente normale. La sostituzione del tessuto cicatriziale tramite tessuto normale negli animali di prova e la riduzione del 50% delle dimensioni lineari della cicatrice si sono rivelate paragonabili ai risultati ottenuti nei precedenti studi clinici, e sono state giudicate altamente significative in confronto ai risultati clinici e a quelli dell’autopsia per gli animali di controllo.

CONCLUSIONI: i nostri risultati sono notevoli e paragonabili ai risultati ottenuti nel nostro precedente studio clinico dopo trattamento con SOD liposomiale rame/zinco. Per quanto ci è noto, questa è la prima volta che due agenti si sono rivelati in grado di invertire il processo di fibrosi indotto da esposizione a radiazioni in animali sperimentali, e di permettere la rigenerazione del tessuto normale in una zona di ben stabilita fibrosi post-irradiazioni.

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