Eliminazione delle cellule senescenti

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Nat Commun. 6 Aprile 2016

Eliminazione diretta di cellule senescenti con l’inibizione di BCl-W e BCL-XL.

Yosef R 1, Pilpel N 1, Tokarsky-Amiel R 2, Biran A 1, Ovadya Y 1, Cohen S 1, Vadai E 1, Dassa L 2, Shahar E 2, Condiotti R 2, Ben-Porath I 2, Krizhanovsky V 1.

1 Dipartimento di biologia cellulare molecolare, The Weizmann Institute of Science, Rehovot 76100, Israele.
2 Dipartimento di Biologia dello Sviluppo e della Ricerca sul Cancro, Istituto per la ricerca medica Israele-Canada, The Hebrew University-Hadassah Medical School, Gerusalemme 91120, Israele.

Sintesi

Le cellule senescenti, formate in risposta a stress fisiologici e oncogeni, facilitano la protezione dalla genesi dei tumori e sono utili nella riparazione dei tessuti. Tuttavia, l’accumulo di tali cellule nei tessuti contribuisce a patologie legate all’età.

La resistenza delle cellule senescenti agli stimoli apoptotici (morte programmata della cellula) possono contribuire al loro accumulo, ma i meccanismi molecolari che consentono la loro vitalità prolungata sono poco conosciuti.

Sovrapposizione BCL-XL e ABT-747

Sovrapposizione tra BCL-XL e il farmaco ABT-737.

Diversi studi mostrano che le famiglia delle proteine antiapoptotiche BCL, e in particolare la BCL2, siano utili contro le alopecie per mantenere l’anagen ed evitatare l’apoptosi cellulare.
Tuttavia nella calvizie comune le staminali del follicolo avrebbero caratteristiche senescenti, pertanto potrebbe essere utile rinnovarle con sostanze pro-apoptotiche. Nello studio in questione i topi di laboratorio che hanno avuto proliferazione delle staminali dei follicoli piliferi sono stati trattati per soli quattro giorni, per cui un trattamento analogo potrebbe essere utilizzato per poco tempo per far ripartire le staminali e non per uso prolungato.

Qui mostriamo che le cellule senescenti incrementano le proteine anti-apoptotiche BCL-W e BCL-XL. L’inibizione sia di BCL-W che di BCL-XL con siRNA o dalla piccola molecola ABT-737 induce specificamente apoptosi nelle cellule senescenti. In particolare, il trattamento dei topi con ABT-737 elimina in modo efficace le cellule senescenti indotte con danni al DNA nei polmoni, così come le cellule senescenti formate nell’epidermide dall’attivazione di p53 attraverso p14 transgenico (ARF).

L’eliminazione delle cellule senescenti dell’epidermide porta a un aumento delle proliferazione delle cellule staminali dei follicoli piliferi. La scoperta che le cellule senescenti possono essere eliminate farmacologicamente apre la strada a nuove strategie per il trattamento delle patologie legate all’età.

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