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Effluvi associati a fattori ormonali

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Gli effluvi associati a fattori ormonali devono la loro origine a una produzione anormale di ormoni. Gli ormoni, sia in eccesso che in difetto, possono avere ripercussioni sull’attivitĆ  del follicolo capillifero nonchĆ© sulla qualitĆ  del capello prodotto.

Anche uno squilibrio temporaneo dei livelli ormonali corporei puĆ² portare a forme di alopecia come l’anagen effluvium e il telogen effluvium. Tuttavia, una volta che i livelli ormonali sono tornati nella norma, la crescita di capelli torna ad essere regolare.

I follicoli capilliferi sono particolarmente sensibili alla concentrazione degli ormoni tiroidei. Gli ormoni tiroidei esercitano un’influenza totale sul metabolismo cellulare delle proteine, dei carboidrati, dei lipidi e dei minerali. Le cellule della matrice del capello, dati gli elevati livelli di attivitĆ  metabolica, sono profondamente influenzate dalla carenza o dall’eccesso di ormoni che derivano dalla tiroide.

Ipotiroidismo

Gli effluvi associati a fattori ormonali hanno un legame con l’ipotiroidismo: infatti, fino al 50% dei soggetti affetti da tale patologia presentano telogen effluvium diffuso e, talvolta, anche anagen effluvium.

Inizialmente, in genere, la caduta si limita ai capelli del cuoio capelluto; ma, successivamente, puĆ² estendersi alle sopracciglia, ai peli del torace, delle braccia e a quelli delle gambe. Alcune volte puĆ² verificarsi addirittura un diradamento dei peli del pube.

Si parla di “sintomo di Hertoghe” quando si verifica la perdita della parte piĆ¹ esterna dei peli sopraccigliari, la quale ĆØ una caratteristica peculiare dell’ipotiroidismo. Tuttavia, essa viene riscontrata solamente nel 25% delle persone affette da tale patologia.

Talvolta, accade che la caduta di capelli o di peli sia l’unico sintomo visibile di ipotiroidismo e per questo ĆØ proprio il dermatologo a diagnosticare e a trattare la patologia per primo. L’effluvio dovuto a ipotiroidismo viene diagnosticato tramite analisi del sangue allo scopo di rilevare carenze nella concentrazione di ormone stimolatore tiroideo (TSH, thyroid stimulating hormone), tiroxina ed altri ormoni controllati dalla tiroide.

L’ipotiroidismo puĆ² essere controllato prescrivendo ai pazienti integratori ormonali. Quando la carenza ormonale viene compensata, ha luogo la ricrescita dei capelli, anche se in alcuni casi non ĆØ totale. Gli integratori ormonali utilizzati per il trattamento dell’ipotiroidismo possono essere di origine sintetica o di origine naturale derivati da animali. Alcuni dermatologi ritengono che gli integratori ormonali di origine naturale siano superiori quanto a capacitĆ  di ripristino della crescita dei capelli.

Inoltre, l’instaurasi dell’ipotiroidismo puĆ² promuovere l’alopecia androgenetica. Un crollo nella produzione degli ormoni tiroidei risulta in una riduzione della concentrazione della globulina di legame degli ormoni sessuali (SBHG, sex hormone binding globulin) nel sangue. La globulina di legame ĆØ importante per la riduzione dell’attivitĆ  del testosterone. Con livelli ridotti di questa globulina, il quantitativo di testosterone libero aumenta e aumenta di conseguenza anche la possibilitĆ  di conversione di testosterone in diidrotestosterone, che produce effetti avversi sui follicoli capilliferi sensibili agli androgeni. CiĆ² potrebbe spiegare perchĆ© alcune persone ottengono una ricrescita dei capelli incompleta nonostante la riuscita del trattamento della carenza di ormoni tiroidei.

Ipertiroidismo

Un altro esempio di effluvi associati a fattori ormonali ĆØ rappresentato da coloro che soffrono di ipertiroidismo: il 50% degli affetti sviluppa una caduta di peli e capelli di tipo telogen effluvium.Ā Nella maggioranza dei casi sono i capelli ad essere affetti, ma in alcuni casi si puĆ² assistere anche al diradamento dei peli corporei (compresi i peli pubici).

Tuttavia, l’effluvio causato dall’ipertiroidismo avviene in maniera piĆ¹ ridotta e limitata rispetto a quanto non accada nei casi di ipotiroidismo.Ā I peli e i capelli che non cadono sono spesso piĆ¹ sottili, visibilmente danneggiati e fragili. Talvolta, la perdita di pigmento eĀ  i capelli bianchi precoci possono costituire un primo sintomo di ipertiroidismo.

La perdita di capelli dovuta a ipertiroidismo viene diagnosticata facendo un’analisi del sangue che porta all’evidenziazione di un eccesso nella concentrazione di TSH, tiroxina e altri ormoni controllati dalla tiroide. Se lo stato di ipertiroidismo viene corretto tramite terapia farmacologica e il livello di ormoni tiroidei ritorna alla normalitĆ , puĆ² esservi la riattivazione dei follicoli capilliferi, l’incremento nella qualitĆ  dei capelli e, addirittura, una ricrescita completa.

Ipopitutarismo

La ghiandola pituitaria puĆ² agire direttamente o indirettamente sull’attivitĆ  del follicolo capillifero. Essa produce ormoni della crescita che hanno un impatto diretto sulle cellule del follicolo capillifero.

Gli ormoni pituitari hanno anche la capacitĆ  di influenzare la produzione di ormoni prodotti altrove nel corpo come la gonadotropina, il TSH e l’ACTH. Questi ormoni, a loro volta, agiscono sulla crescita del follicolo capillifero. Nell’ipopituitarismo, si osservano sintomi di caduta simili a quelli che si sviluppano in conseguenza di altre patologie da carenza ormonale come l’ipotiroidismo.

Un crollo nella produzione di ormoni pituitari comporta assottigliamento e secchezza dei capelli. PuĆ² avvenire che si perda completamente la parte piĆ¹ esterna delle sopracciglia, come si ĆØ visto nell’ipotiroidismo (sintomo di Hertoghe).
Gli uomini possono avere diradamento diffuso nella barba e i peli corporei possono essere colpiti assottigliandosi notevolmente; mentre nelle donne puĆ² esservi una perdita totale dei peli pubici.
Per la maggior parte dei casi, questa caduta ĆØ dovuta a telogen effluvium, in quanto sia peli che capelli entrano in uno stato di prolungata inattivitĆ  dovuto a mancanza di stimolazione ormonale.

Le anomalie nella produzione di ormoni pituitari si possono osservare in diverse patologie come la sindrome di Sheehan, il morbo di Simmond ed il panipopituitarismo. Vi sono numerose patologie genetiche in cui un individuo non sviluppa alcuna ghiandola pituitaria.

Il nanismo pituitario, per esempio, deriva dalla mancata produzione di ormoni stimolatori della crescita da parte della ghiandola pituitaria. Gli individui affetti da nanismo pituitario possono presentare una condizione persistente di diradamento, assottigliamento e secchezza dei capelli. Addirittura, i peli delle ascelle, del pube e la barba non si sviluppano.Ā  La somministrazione di ormoni della crescita nei bambini affetti da nanismo pituitario puĆ² favorire lo sviluppo corporeo e l’attivitĆ  dei follicoli capilliferi.

 

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Redazione Calvizie.net
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