Come e perché avviene la fibrosi

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tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

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Per quanto ci è noto, citochine quali TNF e IL-1 (che giocano un ruolo chiave nei processi infiammatori in tutto il corpo) sono potenti inibitori della crescita dei capelli. A livello del follicolo, esse supervisionano le metalloproteinasi (MMP), che presumibilmente contribuiscono alla miniaturizzazione dei follicoli.

Attualmente, ci sono numerosi inibitori del TNF sul mercato (per esempio enbrel, remicade), e vi saranno presto anche inibitori dell’IL-1 (cioè kineret).
Questi farmaci sono attualmente utilizzati nel trattamento dell’artrite reumatoide. Sarebbe interessante vedere se possano avere una qualche efficacia per la MPB (Calvizie Maschile).
Sfortunatamente, questi farmaci sono estremamente costosi, e vengono somministrati solo attraverso iniezione e infusione. Secondo Waseda alcuni topici potrebbero rivelarsi utili come antagonisti delle citochine, e questo è forse il miglior approccio fino ad ora considerato.

Identificazione delle cellule a grappolo nei follicoli piliferi umani responsabili dell’attività gelatinolitica dell’MMP-9: conseguenze per la regolazione della crescita dei capelli.

Int J Dermatol 2001 Jun;40(6):385-92.

PREMESSA: il controllo della crescita e della differenziazione dei follicoli umani dipende da numerosi fattori ben noti, tra cui gli androgeni, le citochine, e fattori di crescita.
Negli umani, l’alopecia androgenetica è un comune processo di invecchiamento, che si ritiene sia determinato da complessi sbilanciamenti genetici, che riguardano anche molti di questi cruciali fattori di identificazione (e forse anche altri non ancora studiati), da soli o in sinergia.
Tra questi fattori fanno da perno il fattore di crescita epidermica (EGF), così come le citochine pro-infiammatorie, come evidenziato dai loro effetti inibitori diretti sulla crescita dei capelli sia in vitro che in vivo.
Sottoponendoli a simili trattamenti, la crescita in vitro di follicoli piliferi veniva rapidamente arrestata e si sono osservate anche deleterie modificazioni della morfologia del capello.

OBIETTIVO: dato che queste citochine agiscono, almeno parzialmente, tramite l’induzione di metalloproteinasi a matrice (MMP), e dal momento che durante il ciclo di vita del capello si verifica un rimodellamento del tessuto, abbiamo provato a identificare e localizzare le MMP nel complesso pilosebaceo umano.

METODO: abbiamo utilizzato la tecnica della zimografia per osservare i follicoli umani nella coltura in vitro.

RISULTATI: abbiamo osservato che i follicoli piliferi nella coltura in vitro esplicano principalmente e quasi esclusivamente attività gelatinolitiche da MMP-2 e MMP-9.
Inoltre, in seguito a stimolazione con EGF, con fattore alfa di necrosi tumorale (TNF-alfa), o con interleuchina-1alfa (IL-1alfa), la produzione dell’MMP-9 era notevolmente incrementata.
Usando tecniche di immunoistochimica, abbiamo dunque localizzato con precisione l’MMP-9 nella parte inferiore della guaina della radice interna (strato di Henle) dei follicoli umani anagen nel gruppo di controllo.

CONCLUSIONI: la regolazione indotta da citochine ed EGF dell’MMP-9 nel comparto epiteliale inferiore del bulbo pilifero umano è un meccanismo notevole attraverso cui può esplicarsi l’involuzione del follicolo, come lo si osserva nell’alopecia.

PMID: 11589743 [PubMed – indexed for MEDLINE

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