Clonazione: ulteriori sviluppi

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tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

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Clonazione è l’ultima parola d’ordine nel mondo della scienza e della biotecnologia di questi tempi e, se avete seguito gli ultimi sviluppi della questione, saprete che sono in corso molti dibattiti presso i potenti relativamente a quali limiti andranno posti a questa tecnica negli anni a venire.

Cosa potrà fare tutto ciò di buono per i nostri poveri capelli? vi chiederete.
E’ superfluo dire che è un momento d’oro, e l’intento di clonare un follicolo pilifero è anch’esso obiettivo di molti ricercatori. L’intento fondamentale che sta dietro alla clonazione dei follicoli trae le proprie radici nelle tecniche tradizionali di trapianto.
Molti di noi stanno lottando con i ben noti trattamenti per mantenere la capigliatura e far ricrescere un po’ di capelli. Sappiamo tutti bene che i trapianti sono l’ultima spiaggia per via del loro alto costo e, spesso, alto rischio.
Oltre a ciò vi è il non indifferente problema della disponibilità dell’area donatrice.

Attualmente, gli specialisti di trapianti prelevano una sezione dei capelli dalla nuca (derivanti da follicoli immuni all’attacco del DHT) e tagliano una striscia di pelle dallo scalpo del paziente.
Questa striscia di pelle ricoperta di capelli è quindi usata come unità donatrice, e i follicoli ivi presenti vengono trapiantati dalla striscia alla zona dello scalpo dove mancano capelli.
Inutile dire che il quantitativo di capelli trapiantabili è limitato.

Entri dunque la clonazione!
L’idea di base è decisamente semplice: un quantitativo illimitato di capelli donatori.
Le implicazioni di ciò sono enormi. Primo, non ci sarà bisogno di sofisticata chirurgia per rimuovere scalpo dalla testa del paziente.
Secondo, il parametro densità sarà limitato soltanto dalla tecnologia usata per impiantare i follicoli sulla parte interessata.

La scienza che sta dietro la clonazione dei bulbi
Nell’ottica della ricerca in rapido sviluppo sulle cellule staminali, fare uso di queste stesse cellule per produrre nuovo tessuto o addirittura interi organi si sta dimostrando una vera sfida.
La clonazione di un follicolo pilifero, un elegante organo in miniatura, è l’obiettivo ultimo per molti scienziati e medici in tutto il mondo.

Il follicolo pilifero è il risultato di un lungo processo di evoluzione che viene ricapitolato continuamente durante lo sviluppo della pelle nei mammiferi, inclusi gli esseri umani.
La pelle è composta da 2 principali elementi: il tessuto epiteliale [epidermide] e il mesenchimale [derma].
Il follicolo pilifero è il risultato finale di una complessa interazione tra questi 2 tessuti.
Non è facile entrare nel complesso sistema di segnalazione tra le cellule che interagiscono per formare un capello.
In effetti, gli scienziati sono ancora lontani dallo svelare tutti i meccanismi che governano lo sviluppo del follicolo e il successivo ciclo di vita del capello.
Ciononostante, sono stati fatti progressi enormi negli ultimi anni e la nostra conoscenza della biologia del capello è di molto migliorata. Ciò avvicina l’affascinante chimera della clonazione dei capelli alla realtà.

In ultima analisi, la clonazione dei follicoli piliferi dovrà molto presumibilmente creare follicoli che riescano perlomeno a emulare le fasi di sviluppo di un follicolo normale, che si verificano durante l’embriogenesi.
Ne consegue che è fondamentale la scelta delle cellule opportune per questo processo.

Fonte: clonemyhair.com

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