mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Ricrescita capelli: le terapie di “punta”

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Ricrescita capelli e agopuntura

La nota tecnica terapeutica della medicina cinese è applicata anche per guarire dalla calvizie. Tuttavia, il metodo tradizionale più diffuso riguarda l’utilizzo del cosiddetto “martelletto a bocciolo di pesco“. In pratica, si tratta di una bacchetta dotata di una certa elasticità con una testa a forma cilindrica in cui sono inseriti alcuni aghi sottili e lunghi pochi millimetri. Il martelletto viene battuto delicatamente, ma ripetutamente, sullo scalpo del paziente provocando delle microlesioni da cui può anche fuoriuscire qualche goccia di sangue.

Inutile dire che questa pratica, una delle più cruente dell’agopuntura, non guarisce dalla calvizie ereditaria. Può al massimo aiutare a tonificare lo scalpo e i capelli, ma per questo esistono lozioni e pratiche meno cruente.ricrescita capelliFig.1: Martelletto a bocciolo di pesco. 

I dispositivi moderni

Invece, i dispostivi moderni utilizzano rulli (dema o skin roller) rivestiti di aghi passandola sulla cute per rigenerarla e per togliere inestetismi di varia entità. Ancor più di recente, la tecnica del microneedling (micro-punture) si è poi avvalsa di altri dispositivi dotati di mini-aghi come derma stamp (tipo timbro automatico) e derma pen (tipo penna a scatto) che vengono azionati a mano, e di strumenti elettronici (Derminator®) che consentono di effettuare numerose micro-punture regolandone la frequenza e la profondità.

Calvizie ricrescita: il suo utilizzo

Il ricorso a questo tipo di strumenti  per contrastare la calvizie comune si è andato diffondendo negli ultimi vent’anni. Di solito, l’utilizzo per i capelli è abbinato all’applicazione di preparati topici. Questi consistono molto spesso nella classica lozione a base di minoxidil.

Lunghezza degli aghi

Si dibatte da tempo sulla lunghezza migliore degli aghi per stimolare la ricrescita dei capelli. Gli utilizzatori privati di questi dispositivi hanno sperimentato inizialmente aghi di soli 0,3 mm, ma alcuni sono arrivati a provarne di molto più lunghi, fino a 1,5-2 mm.

rullo

Fig.2: Rullo ad aghi.

Metodo ricrescita capelli: aghi troppo lunghi

L’utilizzo degli aghi più lunghi sarebbe di pertinenza dei soli professionisti per gli interventi più problematici come quelli sulle lesioni acneiche o su cicatrici e cheloidi e dovrebbe essere fatto applicando dei leggeri anestetici locali. Questo perché quanto più è lungo l’ago quanto maggiore è il dolore provocato dalla sua penetrazione e quanto più può verificarsi sanguinamento. In questi casi si alza anche il rischio di possibili infezioni se i dispositivi utilizzati non vengono sterilizzati adeguatamente prima e dopo ogni applicazione o non si utilizzano dispositivi monouso da smaltire subito dopo l’intervento.

La giusta profondità

Ora uno studio ha evidenziato che le maggiori lunghezze e profondità di penetrazione degli aghi utilizzati possono portare a risultati inferiori sulla calvizie rispetto a quelli che si ottengono con aghi meno lunghi. I ricercatori hanno diviso 60 soggetti con calvizie comune in tre gruppi. Il primo gruppo ha usato solo il classico preparato con minoxidil 5%. Invece, il secondo ha usato lo stesso preparato e, due volte a settimana, un dispositivo per microneedling con aghi di 1,2 mm. Mentre, il terzo gruppo ha usato minoxidil 5%, e, sempre due volte a settimana, un dispositivo dotato di aghi di solo 0,6 mm.

Lo studio è durato quattro mesi (12 settimane) e in tutti e tre i gruppi si è riscontrato una ricrescita capelli. In particolare, un aumento della conta dei capelli e del loro spessore, ma i risultati migliori si sono avuti nel gruppo che ha usato il dispositivo con aghi di solo 0,6 mm di lunghezza.

La possibile spiegazione

Una possibile spiegazione per i migliori risultati ottenuti con gli aghi che pungono meno profondamente può essere collegata alla minore profondità dei follicoli dei capelli miniaturizzati dalla calvizie comune. I capelli normali, detti terminali, raggiungono una profondità con il cosiddetto bulbo che nella fase di crescita (anagen) può variare da 0,6 a 1 cm.

Invece, i capelli miniaturizzati (vellus) si collocano a una profondità anche di sei volte inferiore, da poco meno di 1 millimetro (0,1 cm) a circa di 1, 5 millimetri (0,15 cm). Le microlesioni potrebbero rivelarsi più utili se permettono di stimolare il follicolo all’altezza della “sacca” (bulge) contenente le cellule staminali che fanno ricrescere capelli. Infatti, essa è situata nella metà superiore del follicolo.

Cura ricrescita capelli: il progetto Follica

Negli stessi anni in cui è si è diffuso l’utilizzo di dispositivi di vario genere per il microneedling è stato sviluppato il progetto Follica per la generazione di nuovi capelli in seguito alla guarigione da lesioni cutanee di ridotte dimensioni. Questa tecnica ha dimostrato di funzionare sul pelo degli animali da laboratorio, mentre nell’uomo ha trovato alcuni ostacoli per rigenerare capelli nelle aree diradate dalla calvizie.

Nell’uomo è differente

Nell’uomo non sono così abbondanti i fattori chiave che portano alla rigenerazione dei follicoli piliferi in seguito a dermoabrasione. Le lesioni cutanee vengono rimarginate con maggiore produzione di pelle che di peli o capelli. Ci sono dei percorsi biochimici su cui si può agire per fare in modo che vengano rigenerati più follicoli piliferi. Uno di questi è il noto percorso WNT/beta-catenina.

ricrescita capelliricrescita capelli

Fig.3: Nell’immagine a sinistra, il dispositivo di Follica per le micro-ferite destinato agli studi medici. Invece, a destra, il dispenser di Follica degli attivi per la rigenerazione dei follicoli che il paziente può utilizzare a casa propria.

Gli esperimenti di Follica

Negli ultimi anni, Follica ha portato avanti diverse sperimentazioni che hanno fornito indicazioni molto utili per trovare una cura per la ricrescita dei capelli. Al momento, Follica sta per entrare nella fase 3, ossia quella finale della sua ormai più che decennale sperimentazione. Di sicuro, si sa che ha messo a punto un dispositivo elettronico che effettua rapidamente numerosi fori profondi al massimo 1 millimetro. Lo scopo è quello di produrre microlesioni che non diventano cicatrici e di agire con farmaci per indurre la cute a produrre più follicoli che generino capelli.

Prima sperimentazione

La prima sperimentazione di Follica è durata solo due settimane e ha utilizzato la microdermoabrasione (MDA) su soggetti con calvizie comune in aree circoscritte di 1,5 cm2 di parti dello scalpo in cui si sta verificando il processo dell’alopecia androgenetica. Nello specifico, si è constatato che in queste aree esiste normalmente una formazione di nuovi follicoli inferiore all’1%. Nelle aree trattate con MDA si è avuto un incremento di follicoli di nuova formazione sino al 2,5%.

Seconda sperimentazione

La seconda sperimentazione di Follica ha adottato la dermoabrasione vera e propria utilizzando anche tre tipi di laser ablativi. I risultati delle biopsie dopo due settimane dall’intervento hanno mostrato un incremento dei follicoli di nuova formazione, ma soprattutto una riorganizzazione di strutture pre-esistenti di follicoli atrofizzati.

Terza sperimentazione

Anche nella terza sperimentazione (quella di fase 2A) Follica ha utilizzato la dermoabrasione e in circa metà campione anche un agente topico per il primo mese. Si è trattato del litio gluconato che dovrebbe incentivare il percorso WNT/beta-catenina che sta alla base della ricrescita capelli. I risultati maggiori si sono però avuti solo con la dermoabrasione e un topico neutro senza l’attivo, sempre utilizzato nel solo primo mese. Questa sperimentazione è durata quasi sei mesi, con controllo intermedio a 3 mesi. In termini di capelli non miniaturizzati, ossia sopra i 30 micron di spessore, la dermoabrasione con il solo veicolo neutro ha portato a un +13,8% di nuovi capelli terminali a 3 mesi che però sono risultati ridotti al solo +1,8% a 6 mesi.

Si noti che la dermoabrasione è stata effettuata solo all’inizio del periodo di sperimentazione, mentre i topici sono stati utilizzati nel solo primo mese. Si è così avuta crescita sino al terzo mese e un ritorno di molti capelli da terminali a miniaturizzati negli altri tre mesi.

Follica con minoxidil

Per mantenere la ricrescita dei capelli spuntati con la dermoabrasione o analoga tecnica, Follica prevede l’utilizzo del più famoso topico contro la calvizie: minoxidil al 5%. Per l’applicazione omogenea e corretta di questo farmaco topico, Follica ha ideato un dispositivo da caricare con  apposite “cartucce” di questo attivo.  Con questo tipo di applicazione, si prevede un incremento di capelli non miniaturizzati, ossia sopra i 30 micron di spessore, del +25% dopo sei mesi.

follica
Fig. 4: Biopsie delle sperimentazioni di Follica: A) una formazione simile a un follicolo appena generato; B) una formazione simile a quella di un follicolo atrofizzato già esistente in via di rigenerazione; C) una struttura attiva innestata in un follicolo già esistente.

Come minoxidil orale?

Un risultato analogo a quello previsto da Follica con i suoi dispositivi e minoxidil è quello che ha mostrato lo studio su minoxidil a uso orale a 5 mg al giorno. In effetti da tempo, si ritiene che i risultati ottenuti con la tecnica del microneedling seguito dall’uso topico di minoxidil sia in gran parte dovuto al maggiore assorbimento sistemico del farmaco.

Interventi periodici

Comunque Follica non esclude l’utilizzo di altre sostanze delle quali sono note le azioni contro la calvizie, come finasteride, dutasteride e latanoprost. Inoltre, negli studi e nelle previsioni, Follica fa riferimento a un intervento iniziale e a cure che poi vanno avanti per altri mesi, ma il protocollo Follica prevede altri interventi a distanza di poco tempo che dovrebbero rafforzare l’azione complessiva. Follica ha comunque puntato sul dispositivo citato sopra che effettua il microneedling e non sulla dermoabrasione che reputa troppo invasiva.

Mesoterapia

Restando in tema di aghi e punture dello scalpo non si può non citare la tecnica della mesoterapia. Questa tecnica viene utilizzata da tempo contro la calvizie. Una tipica somministrazione mesoterapica sullo scalpo alopecico è quella di polidesossiribonucleotide. Attualmente si sta però imponendo la somministrazione di dutasteride, il farmaco analogo a finasteride che però inibisce gli sia l’enzima 5 alfa reduttasi di tipo I che quella di tipo II. Questi sono gli enzimi che sintetizzano DHT dal testosterone e la cui inibizione è fondamentale per il contrasto della calvizie comune.

ricrescita capelliFig. 5: I risultati di un trattamento terapico con dutasteride.

Dutasteride ha un’emivita (farmacologia) molto lunga (da dieci giorni a un mese) e, quindi, si presta bene all’applicazione mesoterapica che viene praticata ad intervalli di due o tre mesi. Anche minoxidil viene somministrato con mesoterapia spesso insieme a dutasteride, pur avendo un’emivita molto più breve. Infatti, l’emivita di minoxidil è di 22 ore per via topica e di qualche ora per via sistemica.

Plasma Ricco in Piastrine

Infine, sempre a proposito di aghi e punture, non va dimenticata la tecnica PRP, ossia dell’iniezione nello scalpo del Plasma Ricco in Piastrine. Si tratta di una tecnica che si è sviluppata e diffusa negli ultimi anni, e che prevede l’estrazione di un piccolo quantitativo di sangue del paziente. Questo viene centrifugato in modo da poter utilizzare il plasma arricchito in piastrine da iniettare nello scalpo del paziente stesso. La tecnica si è andata affinando con gli anni e sono state inventate diverse varianti che spesso prevedono l’aggiunta al plasma di altre sostanze attivanti la ricrescita dei capelli.

 

APPROFONDIMENTI

La mesoterapia con i farmaci anticalvizie

PRP autologo con cellule CD34+

Mesoterapia al cuoio capelluto

 

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Redazione Calvizie.net
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4 COMMENTS

  1. Con la stessa cadenza di duta, mi risulta, vengono iniettati assieme. Dovesse funzionare sarebbe interessante perché vorrebbe dire che il minox da un impulso alla crescita che poi continuerebbe anche da sola.

    Ciao

    MA – r l i n

  2. No, direi di no. La prima sperimentazione di Follica è stata con la microdermoabrasione, che è una dermoabrasione molto leggere ed è venuto fuori ben poco. Hanno avuto invece risultati con la dermoabrasione vera e propria che però hanno scartato perché troppo drastica. Si sono posizionati sul micro-needling intenso che dovrebbe essere una via di mezzo, ma abbastanza produttiva, poi comunque usano il minox…

    Ciao

    MA – r l i n

  3. No, ho smesso, perché porta in circolo tutto quanto aggiungi e a volte avevo reazioni sui linfonodi.

    Ciao

    MA – r l i n

  4. Sì io il dermaroller l’ho usato a più riprese con i miei preparati, alcuni micidiali :). Comunque l’idea che mi sono fatto anche leggendo il pdf di Follica è che il dermaroller funziona bene col minox, loro alla fine hanno abbracciato questo metodo, dopo aver provato a fare da sé. La tempistica parla chiaro nel 2007-8 hanno iniziato leggeri con la microdermoabrasione e non hanno ottenuto molto (2,5% di capelli nuovi), poi hanno provato con la dermoabrasione che è pesantuccia e hanno ottenuto di più (+13,8%), Poi è uscito lo studio indiano (2013) con dermaroller e minox e loro si sono presto allineati a questa cosa.

    Ora lo studio indiano con dermaroller e minox usava il dermaroller una volta sola a settimana e il minox 2 volte al giorno, ma per me favoriva comunque l’assorbimento del minox che già viene assorbito un po’ senza dermaroller.

    Se a questo aggiungiamo gli studi recenti sul minox orale si può ipotizzare che il dermaroller con minox sia superato, anche perché comunque più complicato e invasivo.

    Resta forse in piedi Follica, ma è tutto da dimostrare, ossia va dimostrato che con il loro sistema automatico di microneedling e minox si ottenga di più. Loro hanno parlato di un +44% di capelli in più, che sarebbe un’ottima cosa, ma quando hanno mostrato delle foto (una sola…) non sono stati molto convincenti.

    [URL unfurl=”true”]https://calvizie.net/follica-forse-ci-siamo/[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

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