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mercoledì, Aprile 23, 2025
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IL-PRF dell’IDI: fine della calvizie?

Alcuni media nazionali l’hanno presentato (tanto per cambiare) come la cura definitiva contro la calvizie,  si tratta invece di uno test clinico portato avanti dall’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma e dall’Università Cattolica su una variante di PRP (plasma ricco in piastrine) denominato iL-PRF, di cui sono stati convalidati i risultati su un campione significativo di pazienti e con gruppo di controllo.

L’articolo scientifico della rivista Dermatologic Surgery  (Luglio 2018) si intitola:

Injectable Platelet-, Leukocyte-, and Fibrin-Rich Plasma (iL-PRF) in the Management of Androgenetic Alopecia

Gli autori sono  i medici ricercatori: Giovanni Schiavone, Andrea Paradisi, Francesco Ricci e Damiano Abeni,

La tecnica delle iniezioni di PRP (Plasma Ricco in Piastrine) autologo per contrastare la calvizie è consolidata da alcuni anni in tricologia e si è andata arricchendo di alcune varianti; da ultimo un’equipe medica dell’IDI di Roma ha pubblicato la relazione di un test clinico svolto su 168 pazienti con gruppo di controllo utilizzando iL-PRF, un concentrato di plasma degli stessi pazienti arricchito non solo di piastrine, ma anche di leucociti (globuli bianchi) e fibrina.

Il metodo PRP prevede appunto l’estrazione dal paziente di una fiala (60-120 ml) di sangue che viene posta in delle apposite centrifughe per concentrare il plasma separandolo dai globuli rossi e filtrando la parte più ricca di piastrine che vengono poi attivate inducendole alla produzione di fattori di crescita come i PDGF (Fattori di crescita derivati dalle piastrine). Il plasma concentrato e arricchito di piastrine attivate viene quindi iniettato nelle zone dello scalpo diradate per promuovere la rigenerazione dei follicoli piliferi.

Il metodo sperimentato dai ricercatori dell’IDI di Roma è analogo, ma prevede uno specifico filtraggio del plasma che incrementa nel concentrato finale anche leucociti e fibrinogeno (e in generale tutte le proteine del plasma con peso superiore ai 15 kDa). Altra variante specifica di questo metodo è l’utilizzo preliminare di microaghi (con Dermapen) sulle zone delle scalpo in cui verranno poi eseguite le iniezioni di iL-PRF. Questo provoca delle microlesioni che sono sufficienti per l’attivazione delle piastrine.

Il regime adottato per questo test clinico ha previsto due applicazioni a 3 mesi di distanza l’una dall’altra e per la valutazione sono state fatte fotografie dell’intero scalpo all’inizio della cura e dopo sei mesi (quindi a 3 mesi di distanza dall’ultima applicazione). Queste fotografie sono state sottoposte per la valutazione dell’efficacia del metodo a un equipe di 5 specialisti (un chirurgo plastico, un tricologo, un epidemiologo, un parrucchiere professionista e un fotografo esperto di immagini mediche).

PRF

Il trattamento iL-PRF su due pazienti : “prima” (A-C e E-G) e “dopo” (B-D e F-H). Entrambi giudicati con calvizie “severa” entrambi valutati con punteggio +5 (ossia “netto miglioramento”).

E’ stata adottata una scala di valutazione che va da -7 a +7 con lo “0” che significa “nessun cambiamento” tra prima e dopo le due applicazioni,  i numeri negativi esprimono l’eventuale grado di peggioramento e quelli positivi l’eventuale grado di miglioramento. Gli autori hanno stabilito che oltre il ponteggio “+4” il miglioramento è da considerarsi significativo. A superare di poco questo limite sono stati in media i pazienti con calvizie classificata come “severa” (4,1) e “molto severa” (4,5; ma solo 3 pazienti in tutto).

Il gruppo di controllo di 29 pazienti presi dalle liste di attesa al trattamento, non ha mostrato cambiamenti , mentre la media di chi si è sottoposto al trattamento è stata di 3,3 per le donne e 3,6 per gli uomini (le prime con un età media di 36 anni i secondi di solo 28 anni).

Il trattamento iL-PRF per quanto riguarda l’efficacia è praticamente in linea con quanto in questi anni  è stato relazionato in merito al metodo PRP e sue varianti, anche se il merito di questo studio è quello di presentare un campione significativo di pazienti che si sono sottoposti a una procedura scientifica standardizzata che rende i risultati del test scientificamente più validi.

Siamo comunque lontani da quanto affermato dai titoli e dai contenuti di alcuni media che fanno riferimento alla scoperta di una nuova cura contro la calvizie, anche se il metodo iL-PRF potrebbe aver migliorato il classico PRP considerando il relativo maggiore successo sulle calvizie più gravi e su quelle maschili.

Gli stessi media che hanno annunciato la “scoperta” di questa cura contro la calvizie ci informano che questo trattamento costa 1.500 euro, ma questa cifra, a nostro avviso, non rende il trattamento concorrenziale per costi/benefici/durata con il classico trapianto, sopratutto perché i miglioramenti del PRP vanno mantenuti a distanza di tempo con altri interventi e nulla porta a credere che questa variante possa fare eccezione.

 

Approfondimenti


Lo studio completo (in inglese)
Studio sul PRP
PRP, test clinico su due anni
PRP autologo con cellule CD34+

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Redazione Calvizie.net
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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
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