Il resveratrolo è una sostanza che ha attirato molto interesse tra i ricercatori che si occupano di integratori per la prevenzione di patologie o per rallentare l’invecchiamento.
Principalmente estratta da Polygonum Cuspidatum, che è una fonte ricchisima di questo composto polifenolico, si trova tuttavia anche nel vino.
Il Polygonum Cuspidatum è una delle fonti più ricche in natura di resveratrolo, divenendo per questo una pianta molto importante nella fitoterapia moderna.
Nota sin dall’antichità ed impiegata in toto come erba lassativa, ha assunto oggi importanza rilevante proprio per l’elevata concentrazione di resveratrolo presente nelle radici. In particolare sono molti gli studi a sostegno degli effetti benefici per l’organismo proprio del resveratrolo, ritenuto oggi uno dei più potenti antiossidanti. |
Il resveratrolo in dettaglio
E’ un composto che si trova naturalmente in molti prodotti alimentari di origine vegetale, quali l’uva rossa e le arachidi; si trova inoltre in alcune piante, di cui il Polygonum cuspidatum, o Japanese knotweed, o Caprifoglio giapponese, è la fonte elettiva arrivando a contenere quantità anche 400 volte superiori a quelle dell’uva.
Il resveratrolo è tuttavia inizialmente arrivato alla notorietà proprio per la sua presenza nel vino rosso e per essere uno dei fattori coinvolti nel cosiddetto ‘paradosso francese’: è noto infatti che nei paesi anglosassoni, ed in Francia soprattutto, vi sia un’alimentazione ricca di grassi e di carni rosse a cui, però, corrisponde una minor incidenza di patologie cardiovascolari; di questo effetto protettivo è ritenuto responsabile proprio il resveratrolo, assunto attraverso il consumo di vino rosso. Dal punto di vista vascolare il resveratrolo inibisce infatti l’ossidazione del colesterolo LDL, nonché l’aggregazione piastrinica e parallelamente riduce il livello di colesterolo e dei trigliceridi. Infine, induce un effetto vasodilatatore del sistema arterioso.
L’assunzione di questo potente antiossidante è stata associata quindi alla riduzione del rischio di insorgenza di malattie quali l’aterosclerosi. Inoltre gli studi farmacologici hanno evidenziato altri meccanismi per il resveratrolo: uno dei più interessanti è l’azione fitoestrogenica, che si attua sia simulando l’azione degli estrogeni endogeni che attraverso la competizione con i recettori cellulari di questi ormoni; questi effetti sono utili per la protezione della donna dalle malattie cardiovascolari conseguenti agli sbilanci ormonali della menopausa.
Nonostante queste forti evidenze d’efficacia, ad oggi, sono ancora pochi gli studi sul metabolismo del resveratrolo nell’uomo. Recentemente è stato osservato che il resveratrolo viene metabolizzato nel fegato con produzione di un glucoronide e di altri metaboliti contenenti zolfo. Nonostante sia ancora necessaria la raccolta di ulteriori dati farmacologici e clinici sull’attività di questo composto, i risultati preliminari possono già confermare la razionalità di impiego del resveratrolo quale ingrediente per integratori specifici con proprietà antiossidanti in grado di proteggere l’organismo dallo stress ossidativo, in particolare a carico del sistema cardiovascolare.
Infine va sottolineata l’importanza delle fonti naturali e standardizzate di resveratrolo per la presenza del fitocomplesso e per la diversa attività biologica degli isomeri della molecola: è stato osservato che il trans-resveratrol, cioè quello naturalmente presente nella pianta del Polygonum, è l’isomero bioattivo a differenza del cis-resveratrolo che non è dotato delle stesse proprietà biologiche.
Resveratrolo e vino: la verità
I produttori di vino e gli esaltatori della dieta mediterranea pongono l’accento sui benefici del consumo di vino come sorgente primaria di resveratrolo. Tuttavia, anche in questo caso, il fallimento quantitativo è evidente. Anche considerando una dose ben lontana da quelle testate in laboratorio, per esempio 50 mg al giorno (indipendentemente dal peso del soggetto), occorrerebbe bere parecchi litri di vino.
E’ quindi impossibile pensare di assumere una dose minima di resveratrolo tramite il vino, anche se gli effetti antitumorali, antinvecchiamento e per la prevenzione di patologie cardiache fossero confermati anche sull’organismo umano. Quattro litri di vino al giorno sono sufficienti per distruggere anche il fegato più resistente!
Resveratrolo e capelli
Recentemente sono stati studiati gli effetti dell’applicazione topica del resveratrolo: è stata evidenziata la capacità del resveratrolo di stimolare la proliferazione cellulare e la produzione di collagene da parte delle cellule con un miglioramento del tono della pelle e con un generale effetto antiaging. Il Polygonum è ritenuto una pianta sicura. Gli studi farmacologici e clinici disponibili non riportano tossicità, nè effetti collaterali significativi e non sono note controindicazioni particolari, eccetto per l’ipersensibilità individuale. Non va comunque assunto in usare in gravidanza e durante l’allattamento.
L’effetto antinfiammatorio sarebbe invece supportato dalle capacità del resveratrolo di inibire alcune reazioni, come la ciclo-ossigenasi, esattamente come fanno i più classici antinfiammatori. Anche questo effetto però è stato osservato solo in vitro.
Per la caduta dei capelli, Resveratrolo è presente nell’integratore denominato Capsures, che basa la propria funzionalità su questo principio attivo in sinergia con Curcumina e Capseicina.
Dati tecnici
nome botanico: Polygonum cuspidatum
Famiglia: Polygonaceae
Droga: Radice
Costituenti principali: derivati stilbenici (trans-resveratrolo, polidatina)
Attività principali: antiossidante, antinfiammatorio, cardioprotettore, vasodilatatore, ipocolesterolomizzante e ipotriglicerizzante
Impiego terapeutico: malattie cardiovascolari, insufficienza circolatoria, disturbi del microcircolo; per applicazione topica: aging, dermatite atopica