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Ginsenoside F2 alternativa a finasteride?

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Ginsenoside F2: lo studio

Lo studio in questione si è concentrato sull’effetto induttivo del ginsenoside F2 sulla crescita dei peli, con alterazione del percorso del segnale WNT nel telogen dei topi. Ricerca effettuata da: Shin HS , Park SY, Hwang ES, Lee DG, Song HG, Mavlonov GT, Yi TH.

Department of Oriental Medicinal Materials & Processing, College of Life Science, Kyung Hee University, Seocheon-Dong, Yongin, 446-701, Corea del Sud.

Sintesi

Innanzitutto, questo studio è stato condotto per confermare la possibilità di utilizzare la saponina secondaria del ginseng F2 mediante somministrazione orale, per indurre l’anagen dei capelli. Infatti, il percorso di segnalazione e l’effetto di induzione dell’anagen del ginsenoside F2 sono stati studiati e confrontati con quelli di finasteride per stabilire la promozione della crescita dei capelli.

Inoltre, i risultati dei test MTT basati sulle cellule hanno indicato che i tassi di proliferazione di HHDPC (cellule di papilla dermica dei capelli) e di HaCaT (cheratinociti) trattati con F2 risultano significativamente aumentati del 30% rispetto al gruppo trattato con finasteride. L’analisi Western blot ha mostrato che le espressioni di β-catenina, Lef-1 e DKK-1 aumentano rispettivamente del 140, 200% e diminuiscono del 40%, nel gruppo trattato con F2 rispetto alle corrispondenti espressioni del gruppo trattato con finasteride. Gli stessi trattamenti hanno caratterizzato dei topi C57BL/6.

La radice del ginseng che ricorda la figura umana femminile

La radice del Ginseng (Panax Ginseng) con la tipica forma che ricorda una figura umana femminile.

Il ginsenoside F1 è una saponina che deriva dalla principale saponina del Ginseng, il ginsenoside Rb1. Oltre che nel Ginseng asiatico (o coreano) queste saponine abbondano nel Ginseng americano (Panax quinquefolium).

In particolare, i tassi di crescita dei peli si sono confrontati con quelli dei gruppi trattati con finasteride. Quest’ultimi sono risultati più alti del 20 % nel gruppo trattato con F2. I risultati dell’analisi istologica sui tessuti hanno preso in esame diversi fattori. Tra questi, vi sono il numero di follicoli piliferi, lo spessore dell’epidermide e i follicoli in fase anagen. Proprio quest’ultimi sono aumentati nel gruppo trattato con F2, rispetto ai gruppi trattati con finasteride. Inoltre, l’effetto di F2 sulla crescita dei peli è stato confermato tramite immunofluorescenza (IF) indicando l’espressione di fattori legati alla segnalazione del percorso Wnt nei tessuti dei topi C57BL/6.

Conclusione

Infine, i nostri risultati mostrano l’aumento dell’espressione di β-catenina, Lef-1 (che è stato proposto come un fattore importante legato allo sviluppo e alla crescita del follicolo pilifero) e la diminuzione di DKK-1, con l’entrata in catagen nel gruppo F2. Come dimostrano questi dati, F2 potrebbe essere una nuova potenziale fonte terapeutica. Si tratterebbe di una possibilità per indurre l’anagen e la crescita dei capelli attraverso i segnali del percorso Wnt.

 

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Redazione Calvizie.net
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