Per la valutazione statistica vengono selezionate alcune aree campione sul cuoio capelluto (in genere 10), quadrate e di dimensioni variabili da 4 mm2 a 1 cm2.
Nelle aree prescelte viene poi effettuato il conteggio numerico dei capelli, sia normalmente sviluppati che miniaturizzati, e, conoscendo l’area totale del cuoio capelluto, sarà possibile infine risalire sia al numero totale dei capelli presenti sia alla loro densità nelle varie zone*.
Il tricogramma deduttivo viene invece effettuato esercitando, sui capelli delle aree campione (che non devono essere stati lavati da 3-4 giorni), una modesta trazione (meglio se con un’apposita pinza calibrata), in modo da asportare solo i “telogen in fase terminale”, cioè quelli che avrebbero presumibilmente avuto un periodo residuo di premanenza sul cuoio capelluto non superiore a 7-10 giorni.
Con appropriati calcoli (e conoscendo il numero totale di capelli presenti) si può da questi risalire al numero totale dei telogen e successivamente a quello dei catagen; per sottrazione dal numero totale si avrà infine quello degli anagen.
Per le successive valutazioni valgono le limitazioni descritte a proposito del tricogramma classico ma è evidente che in questo caso si è evitato il fastidioso prelievo degli anagen.
Se l’esame è ripetuto a distanza di tempo potrà pertanto fornire un quadro evolutivo (sia quantitativo che qualitativo) di quanto avviene a livello del cuoio capelluto e quindi un utile punto di riferimento per la terapia.
* Dato che, come descritto nella parte generale, nell’alopecia androgenetica si susseguono alcuni cicli anagen di breve durata, il rapporto fra capelli terminali (cioè normalmente sviluppati) e miniaturizzati sarà particolarmente importante per non cadere nella facile trappola di interpretare come “ricrescite” quelli che in realtà sono capelli in involuzione.