Per il “minox” alcuni ricercatori stanno forse trovando soluzioni “pronto-uso” per renderlo quanto più efficace su tutti.
Da anni i ricercatori si chiedono:
perché i farmaci anticalvizie non funzionino al 100% e se per finasteride si è ipotizzata una non facilmente risolvibile questione di tipo genetico (le “triplette” del recettore degli androgeni AR , per il minoxidil si ritiene che sia la carenza dell’enzima sulfotransferasi (che con la solfatazione lo rende minoxidil solfato) a fare la differenza nell’efficacia.
Sino ad alcuni anni fa qui da noi si poteva scegliere tra il cosiddetto minoxidil “base“, ossia puro, e il solfato. Quest’ultima forma è andata un po’ scomparendo dall’uso per problemi di stabilità e di penetrazione cutanea che lo rendono comunque meno efficace e quindi teoricamente da usare in quantità maggiori.
Infatti l’enzima sulfotranferasi che trasforma la molecola del minoxidil “base” in solfato, ossia nella sua forma attiva, fa questa trasformazione proprio laddove serve, ossia a livello intracellulare, pertanto la forma “base” del farmaco è alla fine risultata quella che meglio risponde alle esigenze della maggior parte degli utilizzatori.
Ma la “maggior parte degli utilizzatori” non comprende appunto quasi l’altra metà degli stessi sui quali il “minox” non fa un granché. Con una serie di studi si è potuto capire che in questi casi vi è carenza di questo enzima e che pertanto il minoxidil puro non diventa in gran parte attivo e non stimola quindi la crescita dei capelli.

L’ultimo studio
L’ultimo studio a cura di un’equipe internazionale, tra cui spicca il noto specialista di capelli australiano dott. Rodney Sinclair, parte proprio da questi presupposti e individua nei retinoidi (derivati della vitamina A) un tipo di sostanze che con l’uso topico incrementano l’efficacia del minoxidil.
Il principale retinoide che viene abbinato al minoxidil è la tretinoina che vanta anche alcuni studi specifici su questo tipo di applicazione topica che mostrano appunto una maggiore efficacia sulla ricrescita dei capelli del “minox” quando è abbinato a questa sostanza.
Finora si era pensato che il miglioramento in efficacia del minoxidil in abbinamento alla tretinoina fosse dovuto alla maggiore penetrazione prodotta dal retinoide rendendo più permeabile la cute, ma i ricercatori fanno notare che i retinoidi hanno invece un effetto di ispessimento della cute. E’ invece stato riscontrato un aumento dell’espressione dell’enzima sulfotransferasi per effetto della tretinoina.
Lo studio clinico
Lo studio clinico si è concentrato su quei pazienti che con un apposito test sono stati individuati come “cattivi risponditori” al minoxidil e il 43% di questi si è trasformato dopo solo 5 giorni di applicazione con tretinoina in “buon risponditore“.
Probabilmente c’è ancora da approfondire sui retinoidi e il loro effetto sull’espressione della sulfotransferasi e magari ci possono essere sostanze ancora più efficaci per questo tipo di azione, ma di certo si è imboccata una strada molto interessante per estendere i benefici del minoxidil a tutti i potenziali utilizzatori.
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http://www.minoxidilmax.com
questa lozione ha minox e acido retinoico
Io non li ho mai visti purtroppo e la tretinoina come dicevamo sopra non è una novità