L’equolo
L’equolo (o equol) è una attivo naturale prodotto dal metabolismo intestinale della daidzeina, la quale è uno degli isoflavoni presenti nella soia. Quindi, non si tratta di una molecola di origine vegetale bensì di un metabolita. Le proprietà antiossidanti ed estrogeniche dell’equolo sono ciò che lo hanno reso l’oggetto di questo studio per il trattamento della calvizie androgenetica.
Equolo e capelli: lo studio
Recentemente, un team di scienziati ha scoperto che una molecola poco nota, creata nell’intestino quando viene digerita la soia, è un potente inibitore naturale di DHT. Infatti, sembrerebbe che la molecola in questione, l’equolo, sia in grado di inibire l’ormone maschile coinvolto nel tumore alla prostata e nella calvizie.
Fig.1: L’equolo è un metabolita prodotto dagli isoflavoni di soia, i quali sono presenti abbondantemente nei semi di soia.
L’equol arresta completamente l’azione dell’ormone diidrotestosterone (DHT), il quale è il responsabile della crescita della prostata e della caduta dei capelli ormonale. Nello specifico, il suo effetto anti-DHT non avviene per inibizione bensì per il blocco del recettore: questo meccanismo d’azione rende l’equolo un agente naturale utile nella terapia mista della calvizie androgenetica.
La parola del ricercatore
“Questa scoperta – commenta Kenneth Setchell, che per primo identificò l’equol negli esseri umani 20 anni fa – è di importanza clinica immensa, in quanto bloccare l’azione del potente androgeno DHT è un’ottima strategia per curare il cancro della prostata e altre malattie collegate. Questo metabolita naturale prodotto dagli isoflavoni della soia, che si trovano in gran quantità nei semi di soia, lo fa con notevole efficacia“.
Risultati anti-DHT naturali
I ricercatori del Colorado State University, della Brigham Young University e del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center hanno studiato la risposta all’equolo nei topi. Nel dettaglio, i risultati sono stati pubblicati sul numero di aprile della rivista “Biology of Reproduction“.
Fig.2: Il vantaggio dell’equolo è che non blocca la produzione di DHT, ma impedisce a quest’ormone di legarsi ai recettori.
Negli ultimi anni, l’industria farmaceutica ha sviluppato farmaci che inibiscono un enzima che converte il testosterone in DHT. Sfortunatamente, questi farmaci hanno effetti collaterali. L’equolo, invece, non impedisce la produzione di DHT ma il suo funzionamento, impedendogli di legarsi ai recettori e di far crescere la prostata (è cioè un antagonista recettoriale). Ciò è particolarmente importante per i pazienti cui è stata diagnosticata una prostata ingrossata (iperplasia prostatica benigna) o un tumore della prostata, e potrebbe rivelarsi molto utile nella terapia mista della calvizie androgenetica.
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