mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Dott. Soverina: terapia laser (LLLT) e calvizie

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Pubblichiamo un articolo del Dott. Antonio Soverina, dermatologo specializzato in tricologia, sulla terapia laser a bassa intensità (LLLT) nella cura della calvizie comune e le prospettive terapeutiche di questa innovativa tecnologia medica.

Dott. Antonio Soverina

Low Level Laser Therapy (LLLT) e alopecia androgenetica.

La Low Level Laser Therapy, terapia utilizzata da oltre 30 anni in medicina, è stata recentemente proposta per prevenire la perdita dei capelli e stimolarne la crescita in entrambi i sessi.
Di cosa si tratta? In letteratura sono stati pubblicati numerosi lavori che parlano di fotobiostimolazione, fotobiomodulazione e LLLT intendendo, con questo acronimo, a volte indistintamente, Low Level “Laser” Therapy, Low Level “Led” Therapy e Low Level “Light” Therapy.

È una metodica che nacque per caso nel 1967 quando Endre Mester, un medico ungherese, nel valutare il potenziale cancerogeno del laser a rubino a bassa potenza, notò che la procedura non causava il cancro ma migliorava la crescita dei peli sul dorso delle cavie sottoposte al trattamento. Questo fu il primo esempio nella storia di fotobiostimolazione con Low Level Laser Therapy e aprì un nuovo capitolo nel campo della medicina e della ricerca clinica.

La modalità di stimolazione precisa della Low Level Laser Therapy sulla crescita dei capelli non è attualmente nota. Sono stati avanzati vari meccanismi d’azione che, ad oggi, rimangono solo delle ipotesi. È stato proposto che questa possa accelerare le mitosi, stimolare le cellule staminali HF, attivare i cheratinociti follicolari, aumentare la produzione di adenosina trifosfato, modulare la produzione di specie reattive dell’ossigeno e l’induzione di fattori di trascrizione.

Un aspetto cui volgere particolare attenzione è la risoluzione dell’infiammazione. È stato infatti dimostrato che la Low Level Laser Therapy moduli i processi infiammatori e le risposte immunologiche che possono avere un effetto sulla crescita dei capelli.
Considerando che:
– gli infiltrati infiammatori sono altamente dannosi per la biologia del follicolo,
– l’alopecia androgenetica è quasi sempre accompagnata da flogosi perifollicolare,
– la flogosi perifollicolare tende a ridursi in seguito al trattamento,
– nella crescita ciclica del capello sono coinvolte più citochine,
gli effetti modulatori della Low Level Laser Therapy sull’infiammazione potrebbero avere un ruolo significativo nel trattamento della alopecia androgenetica.

La Low Level Laser Therapy ha dimostrato una notevole bassa incidenza di effetti avversi in oltre 50 anni di utilizzo per diverse condizioni patologiche e in una varietà di siti anatomici. Nel settore specifico della crescita dei capelli non sono stati riportati eventi avversi gravi in nessun soggetto trattato. È stato riscontrato un Telogen Effluvium sviluppatosi nei primi 2 mesi dall’inizio del trattamento e scomparso poi sul mantenimento della terapia. Sono stati segnalati episodi di secchezza cutanea, prurito, dolorabilità, irritazione e sensazione di calore nell’area ricevente ma nessuno di questi ha portato alla interruzione dell’uso del dispositivo.

La tecnologia sembra funzionare meglio per alcuni piuttosto che per altri e i fattori predittivi che più beneficiano della Low Level Laser Therapy devono essere ancora determinati.
Nella mia esperienza il trattamento ha migliorato notevolmente la compliance del paziente. Rendendo più rapida la ricrescita del capello, il paziente assume più volentieri e con più regolarità la terapia medica migliorando anche l’aspetto psicologico legato alla calvizie comune ed alla sua gestione.

Mano maschile e mano femminile

Applicazione di terapia laser presso  una clinica specializzata con utilizzo di dispositivi per studi professionali (Sunetics “G” Clinical Laser System).

Personalmente, andando forse controcorrente rispetto alla maggior parte degli autori che hanno argomentato sul tema, ritengo che la Low Level Laser Therapy non possa rappresentare un’alternativa alla terapia tradizionale considerando il fatto che non va ad agire sulla causa del quadro clinico bensì su fattori concomitanti come l’infiammazione.

Il trattamento è stato ben tollerato e non ho riscontrato, nella mia esperienza, alcun effetto avverso.
Da queste osservazioni, molte delle quali sono condivise anche da altri autori, ne deriva che la Low Level Laser Therapy agisca in sinergia con la terapia sistemica e topica per migliorare la crescita del capello e la compliance del paziente e rappresenti un’opzione di trattamento sicura e potenzialmente efficace.

Visto il noto effetto benefico sulla guarigione delle ferite, la Low Level Laser Therapy potrebbe anche avere un ruolo nella chirurgia della calvizie riducendo l’emorragia postoperatoria e i tempi di guarigione e aumentando la vitalità degli innesti. La base scientifica di un tale approccio esiste ma vi è la necessità di ulteriori valutazioni.

In conclusione, sono necessari ulteriori studi per definire l’ottimale durata del trattamento e la durata della risposta, confrontare l’efficacia delle diverse fonti e le modalità di erogazione della luce (continua vs. pulsata / laser vs.LED), definire alcuni parametri come la lunghezza d’onda, la distanza e l’inclinazione della sorgente luminosa rispetto al cuoio capelluto e valutarne l’uso in altre condizioni di alopecia.

Approfondimenti


» Laser e LED a luce rossa visibile nella calvizie comune maschile
» Il laser come monoterapia e terapia aggiuntiva
» Il punto sulla terapia laser (LLLT)

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Redazione Calvizie.net
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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
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