lunedì, Novembre 25, 2024
HomeAree tematicheIgiene e curaTollerabilità locale degli shampoo

Tollerabilità locale degli shampoo

spot_imgspot_img

La messa a punto di uno shampoo implica prima di tutto la prova dei diversi agenti tensioattivi e del prodotto finito a tre livelli:

1) I capelli. Lo shampoo non deve denaturare la cheratina. A questo riguardo, i tensioattivi anionici sono quelli meno tollerati.

2) Gli occhi. Alcuni detergenti non si limitano ad irritare temporaneamente la congiuntiva (tensioattivi cationici) ma possono provocare una cheratite duratura.
Il test di Draize sulla cornea del coniglio costituiva, fino a pochi anni fa, un obbligo legale.

3) La cute del cuoio capelluto, della fronte e delle mani.
Un’eccessiva detersione può provocare disidratazione, prurito ed eritema dopo lo shampoo. E stata accusata di provocare seborrea reattiva, di favorire l’evoluzione di un’alopecia androgenica. Vengono effettuati dei patch test epicutanei per cercare eventuali effetti irritanti indesiderabili.

Tra gli additivi, i conservanti, i coloranti ed i profumi devono essere accuratamente testati per verificare che non inducano alcuna dermatite allergica da contatto, alcuna fotosensibilizzazione o alcuna pigmentazione della linea di attaccatura del cuoio capelluto.

[Numero Voti: 0 Media: 0]
Redazione Calvizie.net
Redazione Calvizie.net
La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
Da leggere
spot_img
spot_imgspot_img
Notizie correlate

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.