Gentili lettori,
rispondo ormai da molti anni a domande sull’autotrapianto all’indirizzo seguente piero.tesauro@fastwebnet.it , e ho notato che ognuno di voi manifesta nelle proprie domande dubbi e perplessità.
Quindi ho provato una seconda volta a raccogliere alcune delle risposte più frequenti nella seguenti FAQ. Sono certo che molti di voi, troveranno informazioni utili.
Ogni persona ha la sua storia, i suoi problemi ed i suoi desideri e ciò non rende possibile personalizzare l’informazione.
Lo scopo di questo contributo al sito www.calvizie.net , così come quello fornito altre volte negli anni passati, nasce dalla consapevolezza che la divulgazione di un’informazione corretta rappresenta l’unico modo per consentire ad una disciplina giovane come la chirurgia della calvizie di crescere in modo sano.
Il vostro contributo in commenti, correzioni o richieste di integrazioni, è quanto mai gradito.
Con cordialità,
Dott. Piero Tesauro
medico chirurgo
chirurgia plastica ricostruttiva
Indice delle domande
- A CHI RIVOLGERSI PER L’AUTOTRAPIANTO
- QUANDO È POSSIBILE SOTTOPORSI ALL’AUTOTRAPIANTO
- STEMPIATURE
- CICATRICI DOPO IL TRAPIANTO
- POST TRAPIANTO
- TEMPI DI RICRESCITA DEI CAPELLI
- ATTECCHIMENTO E GARANZIE DEL RISULTATO
- CAPELLI ARTIFICIALI
- TERAPIE PER L’AUTOTRAPIANTO
- TECNICHE UTILIZZATE PER L’AUTOTRAPIANTO
- QUANTO COSTA L’AUTOTRAPIANTO E COME AVVIENE LA VISITA
A CHI RIVOLGERSI PER L’AUTOTRAPIANTO
Vorrei sottopormi ad un autotrapianto, mi sto documentando sia tramite internet che col passaparola, ma sono un po’ confuso. Come posso fare la scelta migliore’
Oggi è doveroso documentarsi prima di fare una scelta personale perciò utili indicatori potrebbero essere: esperienza del chirurgo, formazione dell’equipe, che deve essere stabile e consolidata, sede e attrezzature utilizzate per l’intervento e presenza dell’anestesista.
Sicuramente l’approccio durante la prima visita offrirà gli elementi necessari per valutare la professionalità e la competenza di chi si ha di fronte.
Chiedere di visitare l’ambiente dove si eseguirà l’intervento e conoscere l’equipe sono richieste legittime.
QUANDO È POSSIBILE SOTTOPORSI ALL’AUTOTRAPIANTO
Ho 40 anni, ho uno stato di calvizie 3′ 3Vertex della scala di Hamilton, posso sottopormi all’AT
Le calvizie di classe 3 sono probabilmente quelle che consentono i migliori bilanciamenti dell’immagine del paziente in quanto la dimensione dell’area da trattare è ben proporzionata all’area donatrice. Molto spesso si agisce esclusivamente sull’area anteriore estendendo il trapianto sono al margine anteriore della chierica.
Le ragioni di questo approccio possono essere discusse e valutate con maggiore precisione nel corso di una visita.
Ho 23 anni, sto perdendo capelli sul vertice della testa, la cosiddetta chierica.
Posso fare l’AT da subito, o è meglio aspettare che la calvizie giunga al suo stato, per ottenere migliori risultati?
Io non consiglio di eseguire trapianti di capelli in aree secondarie prima di una completa stabilizzazione.
In questo caso clinico la terapia è la prima scelta da effettuare.
L’AT rappresenta una soluzione complementare alla terapia, ma ha un’azione diversa in quanto aggiunge ma non cura. È corretto prendere provvedimenti per tempo, in modo da mantenere sotto controllo e monitorata la propria situazione così da giungere all’eventuale intervento, tra qualche anno, nelle condizioni migliori.
STEMPIATURE
Ho intenzione di rinfoltire le mie tempie, un medico amico mi ha consigliato di aspettare che la caduta cessi definitivamente. Lei cosa mi consiglia?
È possibile effettuare l’AT per risolvere questa situazione e i risultati sono particolarmente buoni.
Solo alcuni pazienti presentano una corretta indicazione per questa tipologia di intervento che generalmente si esegue dopo i 30-35 anni quando ormai la calvizie inizia a volgere verso una parziale stabilizzazione.
Nei pazienti più giovani o con diradamenti in evoluzione il rischio di precoci ed inaspettati secondi interventi di compenso, è troppo alto per giustificare la spesa di un intervento.
Si concorda così un periodo di attesa e terapia prima di eseguire una scelta chirurgica.
Ho 27 anni e le mie tempie si stanno allargando, vorrei ricorrere all’AT. Cosa ne pensa?
La invito a considerare il suo viso in modo più ampio, e di considerare quindi che l’autotrapianto ha lo scopo di migliorare le proporzioni e l’armonia del volto, questo deve essere il nostro obiettivo.
Se da un punto di vista tecnico posso dire che è necessario ricreare nelle stempiature una densità confrontabile con quella della zona centrale non diradata al tempo stesso l’immagine che ne deriverà dovrà essere adatta alla sua età attuale ed anche alla sua immagine futura.
I capelli trapiantati mantengono invariate le caratteristiche della zona occipitale da cui derivano e pertanto la linea disegnata non è destinata a subire modifiche nel tempo.
Ogni caso va comunque discusso nel corso di una visita.
CICATRICI DOPO IL TRAPIANTO
La cicatrice post-trapianto è molto visibile’
Oggi la tecnica del prelievo della sottile striscia di cuoio capelluto destinata a fornire i capelli necessari all’intervento è molto sofisticata, al fine di evitare in estetismi evidenti.
Alcuni recenti accorgimenti consentono di ottenere cicatrici molto sottili e pressoché invisibili con tagli di capelli corti. In casi selezionati, è possibile favorire una ricrescita dei capelli nella linea cicatriziale rendendo ancora meno visibile la cicatrice.
La qualità della cicatrice dipende dalla sutura?
La sutura è solo una delle fasi che conduce ad una buona cicatrice.
Deve essere considerata l’elasticità dell’area donatrice e di conseguenza l’ampiezza possibile del prelievo.
E’ fondamentale evitare la transezione dei follicoli in fase di incisione tenendo anche conto di una corretta profondità.
Infine al termine della sutura è necessaria un’attenta revisione e l’allontanamento dei capelli dalla linea di incisione al fine di una rapida guarigione della ferita.
Tutte queste, se rispettate, sono le premesse di un’ottima ed “invisibile” cicatrice.
Che tipo di sutura viene eseguita?
Io utilizzo di routine piccole suturatici metalliche che non irritano la cute e consentono la rimozione indolore associate se necessario a punti di sottocute o a sottili suture continue in nylon.
È doloroso togliere i punti?
La rimozione dei punti non è dolorosa se eseguita da personale esperto e con il paziente nella giusta posizione. Inoltre è necessario che il paziente rispetti con scrupolo le norme di pulizia della cicatrice in modo tale che non vi sia forfora o piccole crosticine sulla sutura il giorno della rimozione dei punti.
Cosa devo fare quando i capelli cadono ai margini delle cicatrici? Quanto devo aspettare prima che ricrescono normalmente’
La caduta ai margini della cicatrice è un fenomeno assai infrequente e può essere dovuta al piccolo trauma post-chirurgico. La caduta dei capelli è temporanea e i capelli ed i capelli ricrescono al terzo mese.
POST TRAPIANTO
Come devo trattare l’area trapiantata nelle settimane successive ad un autotrapianto?
Ciascuna equipe chirurgica istruisce i propri pazienti al termine dell’intervento al fine di garantire il miglior decorso post-operatorio e non danneggiare i follicoli impiantati.
Per quanto concerne la mia equipe ritengo necessario:
– mantenere ben idratata la cute dell’area ricevente, con un prodotto ricco di rame-peptidi ed altri nutrienti i
quali favoriscono la cicatrizzazione e riducono la formazione di piccole crosticine (Graftcyte). Tale
prodotto viene nebulizzato costantemente per i primi 4-5 giorni;
– effettuare shampoo delicati tutti i giorni per le prime due settimane, massaggiando la cute con i
polpastrelli, come verrà insegnato;
– utilizzare olio spray dal sesto giorno per mantenere morbida la cute e favorire il distacco dalle
ultime crosticine.
– disinfettare la cicatrice con accuratezza fino alla rimozione dei punti;
– massaggiare la cicatrice con olio di mandorle nel caso si verifichi una leggera ipersensibilità della cicatrice
nel primo mese successivo all’intervento.
TEMPI DI RICRESCITA DEI CAPELLI
Dopo l’AT quanto tempo deve passare prima che i bulbi attecchiscano?
Il fenomeno di attecchimento dei bulbi avviene nell’arco di 5 giorni. In tale periodo ciascun follicolo ricrea degli stretti legami vascolari con i vasi sanguigni della zona in cui è stato impiantato. Questo interessante fenomeno biologico definito neoangiogenesi? consente ai capelli di riniziare un nuovo ciclo vitale. Nei giorni che intercorrono tra l’impianto e il completamento di questa fase i bulbi traggono nutrimento per diretta diffusione cellulare dai tessuti circostanti. Per questo motivo è di grande importanza che la dimensione dell’innesto e dell’incisione siano perfettamente congruenti. Dico spesso nel corso delle visite che le unità follicolari devono calzare nelle incisioni come il piede in una scarpa.
Dopo quanto tempo crescono i capelli trapiantati?
Non bisogna avere fretta di vedere i risultati dopo l0AT: i capelli sono organi asincroni, ovvero hanno dei cicli sfalsati di crescita. Nel paziente trapiantato il periodo di ricrescita, quello in cui i capelli iniziano a spuntare, è compreso tra le 10 e le 16 settimane. I risultati sono duraturi e migliorano ulteriormente sia per densità che per qualità sino ad un anno di distanza dall0intervento.
Qual è la percentuale di attecchimento del trapianto monofollicolare’
La percentuale di attecchimento in un paziente sano è compresa tra l080% e il 100%.
Errori diversi, in fase di preparazione, d?innesto o di medicazione possono aumentare il trauma a carico dei follicoli e ridurre considerevolmente tale attecchimento.
Tali episodi in equipe qualificate ed attente ad ogni fase dell’intervento sono estremamente rari.
Alterazioni del cuoio capelluto da pregresso impianto di capelli artificiali o da malattie ad evoluzione cicatriziale possono ridurre tale percentuale.
CAPELLI ARTIFICIALI
Posso fare l’AT di capelli in una zona nella quale sono stati innestati capelli artificiali?
È possibile eseguire il trapianto senza rimuovere i capelli artificiali lasciando che lentamente vadano in contro al loro destino, quello di cadere.
I requisiti perché ciò sia possibile sono rappresentati da:
– un cuoio capelluto privo però d’infezioni;
– una distanza tra i capelli trapiantati che renda possibile lavorarci attorno (non devono essere fittissimi e messi da poche settimane).
Lei consiglia il trapianto con capelli artificiali?
Certamente non lo consiglio e non lo eseguo, io ritengo che questa metodica abbia limitatissime indicazioni. I risultati sono precari e gli esiti sul cuoio capelluto del paziente non sempre positivi. Alcune società hanno ricercato per anni delle fibre sintetiche in grado di emulare i capelli ma attualmente i risultati sono ancora lontani da quelli sperati. Consiglio quindi di valutare con estrema attenzione tale decisione valutando ogni pro ed ogni contro.
TERAPIE PER L’AUTOTRAPIANTO
Ho sospeso il minoxidil sette giorni prima dell’autotrapianto. Quando posso riprenderlo?
Sarà il suo chirurgo a decidere con lei la tempistica per ricominciare ad utilizzare il minoxidil. Personalmente suggerisco ai miei pazienti di riprendere l’utilizzo di minoxidil sin da subito alla periferia delle aree trapiantate mentre in queste ultime l’applicazione potrà riniziare dopo la scomparsa delle crosticine. In caso di eccessivo arrossamento si consiglia di rincominciare l’applicazione a giorni alterni ed in quantitativo ridotto.
Sono un neo trapiantato e ho iniziato la cura con la finasteride, ma ho letto che la dutasteride ha effetti largamente migliori: è il caso di passare a questo farmaco per beneficiarne fin da subito?
Sarà il suo dermatologo a decidere con lei eventuali modifiche di terapia.
La dutasteride è un farmaco non ancora approvato per la cura delle alopecie e sebbene molti dermatologi lo prescrivano di frequente questa cura deve essere attentamente supervisionata. Personalmente ritengo che le cure debbano essere attentamente monitorate e dei riscontri fotografici sono assai utili per decidere l’utilità o meno di cambiamenti.
TECNICHE UTILIZZATE
(FUE)
Vorrei effettuare l’AT e sapere se esiste una tecnica meno invasiva della tradizionale.
La tecnica FUE riguarda il solo prelievo, presenta molti svantaggi inerenti la dimensione del trapianto, i tempi, l’affidabilità ed i costi, che sono proibitivi per la stragrande maggioranza dei pazienti. Il vantaggio di questa tecnica è l’assenza di una cicatrice unica in quanto è sostituita da microcicatrici puntiformi, ipopigmentate ugualmente visibili con un taglio a zero.
Credo che la FUE possa essere proposta a pochi pazienti, candidati ad un trapianto molto piccolo. Mi riprometto nel breve periodo di riaggiornare in modo più completo questa risposta.
LASER MONOBULBARE
L’AT con tecnica laser è migliore delle altre tecniche esistenti? È una tecnica sicura?
Il Laser indica con esattezza lo strumento utilizzato dal chirurgo per realizzare le piccole e sottili incisioni nelle quali verranno poi inseriti gli innesti.
Il Laser non è a-traumatico e preciso come si pensa e la dispersione del calore nei tessuti circostanti danneggia i capelli ancora esistenti nella zona ricevente.
È uno strumento che ha avuto una fugace apposizione in chirurgia della calvizie per essere poi definitivamente abbandonato.
La mia equipe usa le Spear tip point della Beaver che danno risultati ottimi che si evidenziano con un miglior decorso post-operatorio, in particolare gli innesti risultano meno distanti.
NOKOR
In cosa consiste la tecnica Nokor?
Non si tratta di una vera e propria tecnica, ma semplicemente indica lo strumento con cui le sottili incisioni sono realizzate.
Il Nokor è un ago la cui punta è schiacciata a creare una lama angolata.
L’ago di Nokor non è così atraumatico come quelli che lo hanno succeduto ben più sottili e delicati.
L’adozione dell’ago di Nokor è caduta in disuso negli ultimi anni.
TRILIX
Ho sentito parlare della tecnica Trilix di cosa si tratta?
Questo strumento è un piccolo bisturi circolare che viene utilizzato sia per il prelievo singolo del follicoli nella regione occipitale sia per la creazione dei siti riceventi nell’area diradata o calva. Al di là del nome fantasioso questo piccolo punch non presenta alcuna differenza rispetto a quelli utilizzati nella tecnica FUE (Follicolar Unit Extraction) o FIT ( Follicolar Isolation Tecnique).
Le informazioni che è possibile reperire sul web circa questi argomenti sono molteplici e mi riprometto di chiarirle ai nostri lettori in un articolo che intendo pubblicare a breve. Mi preme per ora sottolineare che il desiderio di attribuire il proprio nome ad una tecnica sembra stia prevalendo sul desiderio di chiarezza ma nel breve periodo sono certo che la terminologia sarà semplificata.
Ritengo comunque inadatta l’adozione di un piccolo punch per la creazione dei siti riceventi in quanto non consente il raggiungimento di densità adeguate.
QUANTO COSTA L’AUTOTRAPIANTO E COME AVVIENE LA VISITA
Cosa s’intende per alta densità? Quanto costa l’AUTOTRAPIANTO?
L’AT è un intervento di ridistribuzione che da delle coperture molto apprezzabili esteticamente su aree limitate. Per alta densità s’intende la capacità di posizionamento di molte unità follicolari in un’unica sessione. Per la mia equipe è in grado di innestare 25/30 Uf per cm2 e trasferire tra le 1200 e le 2500 Uf pari a 1500- 5000 capelli, realizzando così una ‘megasession’.
L’indicazione dell’intervento deve essere valutata con cura.
I prezzi medi di un intervento variano da 5000? a 6000?.
Come si svolge una visita?
Durante la visita, valuto personalmente l’opportunità e la tempistica della proposta chirurgica, definisco in base alle richieste, il progetto d’intervento (densità, aree da trattare) e la necessità di un eventuale trattamento terapeutico complementare o preparatorio all’intervento.
Eseguo le valutazioni cliniche di routine: anamnesi, osservazione, pull test, verifica dei calibri.
Effettuo una valutazione fotografica ed una simulazione d’intervento se lo ritengo necessario. Spiego in dettaglio il progetto d’intervento e la sua modalità di esecuzione e mi avvalgo della documentazione di casi analoghi già trattati per dare un’idea del risultato finale.
Prescrivo le terapie e le analisi necessarie; se l’opzione chirurgica è indicata, i moduli di istruzioni preparatorie, post-operatorie ed il consenso informato all’intervento vengono consegnati al paziente. La durata media è 30-60 minuti.
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