Testosterone
Il testosterone è uno degli ormoni più noti: si forma dal colesterolo attraverso 2 possibili vie: delta 4 e delta 5. Anche se la via delta 4 sembra quella più utilizzata nel testicolo umano. Il testosterone è responsabile dei caratteri sessuali secondari del maschio.
Viene principalmente secreto dalle cellule di Leydig ed è prodotto anche a livello surrenalico e nell’ovaio. La maggior parte del testosterone circola legato alle proteine di trasporto (SHBG ed albumina). Una piccola parte è libera ed è disponibile a penetrare nelle cellule degli organi bersaglio.
Il testosterone presenta una variabilità nei livelli plasmatici legata ad un ritmo pulsatile e circadiano di escrezione. I livelli più elevati sono riscontrabili nelle prime ore del mattino. Un aumento del testosterone è presente nella pubertà precoce idiopatica o provocata da lesioni del sistema nervoso centrale, nei tumori surrenalici o nell’iperplasia surrenale congenita.
Livelli diminuiti o ai limiti bassi della norma si riscontrano nella cirrosi epatica, durante la terapia estrogenica, nelle obesità marcate, in associazione ad alti livelli di LH, nell’insufficienza renale e nella malnutrizione.
Va sfatato il mito per cui maggiori livelli di testosterone aumentano le possibilità di divenire calvi, in quanto è il DHT (come vedremo prodotto dell’unione del testosterone con l’enzima 5-alfa-reduttasi) e non il testosterone il responsabile dell’alopecia androgenetica e soprattutto è la predisposizione genetica dei follicoli a determinarne la loro miniaturizzazione sotto l’effetto del DHT.
Diidrotestosterone
Il diidrotestosterone (DHT) è uno steroide a 19 atomi di carbonio che rappresenta il principale prodotto di riduzione, ad opera della 5-alfa-reduttasi, del testosterone.
Il DHT, insieme al 3-alfa-Androstenediolo, rappresenta un marcatore dell’irsutismo periferico. Questo determina un’aumentata sensibilità periferica agli androgeni con un’esaltata attività della 5-alfa-reduttasi, aumentati livelli intracellulari e quindi intranucleari di DHT, ed alterazioni sia quantitative che qualitative dell’SHBG con conseguente aumento della quota di androgeni liberi circolanti.
In tricologia, il DHT è riconosciuto come il principale responsabile dell’insorgere della calvizie androgenetica e i suoi effetti si manifestano su quei follicoli piliferi predisposti geneticamente a subirne l’azione.
I valori
I valori di DHT definiti nella norma sono:
– nell’uomo: 0,3-1 microg/L;
– nella donna: 0,04-0,2 microg/L.
Mentre, i valori sono considerati alti nelle situazioni di irsutismo femminile (ovarico o surrenalico). I valori sono, invece, bassi in situazioni di ipogonadismo maschile e
deficit di 5-alfa-reduttasi.
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