Giornata Mondiale Senza Tabacco
Il 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale Senza Tabacco. Si tratta di una ricorrenza istituita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a partire dal 7 aprile 1988. Questa giornata ha lo scopo di far riflettere i fumatori (e non) sugli innumerevoli danni che il fumo causa a tutto il nostro corpo.
La campagna 2020
L’obiettivo della campagna pubblicitaria 2020 non si limita ad illustrare ai giovani le conseguenze che il fumo porta con sé, ma ha come focus primario quello di proteggerli dalla manipolazione dell’industria del tabacco. Infatti, per decenni, le industrie produttrici di tabacco hanno esaltato e incitato il consumo di nicotina, soprattutto nelle generazioni più giovani. Lo scopo di questa giornata è proprio quello di far riflettere le nuove e vecchie generazioni sui danni del fumo al corpo umano.
Danni del fumo: capelli inclusi
Il fumo è noto per provocare conseguenze spesso irreparabili all’apparato respiratorio, come irritazione, bronchite cronica, infezioni polmonari ed enfisema polmonare. Tuttavia, esso è la causa di danni in tutto il nostro organismo, capelli compresi. Fumo e caduta di capelli, infatti, sono connessi tra loro più di quello che si potrebbe pensare. Questo perché la nicotina è un nemico giurato dei nostri capelli.
I primi studi su fumo e caduta capelli
Qualche anno fa, avevamo già parlato in quest’articolo del ruolo del fumo nella caduta dei capelli. In particolare, si tratta di uno studio del 1996 pubblicato dal British Medical Journal in cui si ipotizza la prima correlazione tra fumo e calvizie. Inoltre, secondo un altro esperimento ad esso associato, sembrerebbe anche che il fumo comporti una maggiore e prematura perdita di colore dei capelli.
Fumo e capelli: il ruolo della nicotina
La caduta di capelli può essere, quindi, collegata al fumo a causa del ruolo determinante della nicotina. Infatti, quest’ultima svolge un’azione vasocostrittrice sulle cellule epiteliali causando l’aumento dei radicali liberi. A sua volta, ciò ostacola l’arrivo della giusta quantità di ossigeno e sostanze nutritive al cuoio capelluto. Inoltre, sembrerebbe che la nicotina sia la causa anche della riduzione dell’enzima aromatasi. Esso è determinante nella salute dei capelli, in quanto favorisce la conversione degli androgeni in estrogeni.
L’alterazione del sebo
Il fumo può comportare anche un’alterazione della composizione chimica del sebo. Questo è in grado di generare infiammazione al cuoio capelluto. Per questo e per tutti i motivi sopra citati, il fumo può contribuire alla caduta dei capelli, divenendo così un perfido alleato della calvizie.
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