Fibroblasti e acido ialuronico, lo studio. Esponiamo qui una sintesi della tesi di laurea specialistica in medicina estetica del dott. Mattia Ivo Lamanna dal titolo:
Trattamento di patologie con defluvio non cicatriziale del cuoio capelluto mediante tricobiostimolazione e medical device a base di fibroblasti e acido ialuronico.
Il test clinico
Il test ha visto l’arruolamento di 6 pazienti con disturbi del capillizio a tipo telogen effluvium e/o alopecia androgenetica (AGA) di ambo i sessi.
I pazienti sono stati trattati in studio con metodica di tricostimolazione. Aspetto innovativo dello studio è valutare l’efficacia della frazione esosomiale rilasciata dai fibroblasti con veicolo a base di acido ialuronico, veicolata con sedute di tricostimolazione.
Il prodotto è un medical device dell’azienda biotech Blast denominato Cellrise.
Il protocollo prevedeva 1 seduta ogni 3 settimane per 4 sedute. E’ stata utilizzata una soluzione di 4ml ottenuta mescolando 5 spruzzi dal prodotto più concentrato (5g) e 15 spruzzi dal prodotto meno concentrato (30g)
Al domicilio si è optato per una soluzione galenica a base di fattori di crescita come supporto, costituito da Cetirizina 1%, VEGF Trichofactor 2,5%, Igrantine 0,5%, Actiana 1%, Trichofactor 2,5%, FGF Trichofactor 2,5%.
Il periodo di studio è durato circa 6 mesi. L’obiettivo principale era valutare l’efficacia di terapie alternative a quelle ad oggi approvate (minoxidil e finasteride) oggettivando la crescita dei capelli con foto cliniche, dermoscopiche e con l’ausilio di un software per la conta dei capelli.
Risultati
L’innovativo medical device a base di fibroblasti ha mostrato risultati promettenti nel trattamento del defluvio non cicatriziale.
I fibroblasti, noti per le loro proprietà rigenerative, hanno contribuito a migliorare la qualità dei capelli e a ridurre l’infiammazione del cuoio capelluto, nonché a stimolare i follicoli piliferi, migliorando la rigenerazione cellulare e prolungando la fase anagen dei capelli.
I pazienti trattati con questo dispositivo hanno riportato una maggiore densità dei capelli e una riduzione della miniaturizzazione follicolare.
Calvizie femminile
Le immagini del prima (T0) e dopo (T6) su calvizie femminile.
Calvizie maschile
Le immagini del prima (T0) e dopo (T6) su calvizie maschile.
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Le immagini del prima (T0) e dopo (T6) su calvizie maschile.
Telogen Effluvium
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Le immagini del prima (T0) e dopo (T6) su telogen effluvium
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Le immagini del prima (T0) e dopo (T6) su telogen effluvium
Le immagini del prima (T0) e dopo (T6)
Discussione
I risultati dello studio indicano che il trattamento delle patologie con defluvio non cicatriziale del cuoio capelluto mediante tricobiostimolazione e l’uso di medical device a base di fibroblasti è promettente.
L’analisi dei dati, supportata dall’algoritmo diagnostico basato sull’intelligenza artificiale, ha mostrato miglioramenti significativi in termini di densità e qualità dei capelli, nonché una riduzione dell’infiammazione del cuoio capelluto.
L’innovativo medical device a base di fibroblasti ha mostrato risultati promettenti nel trattamento del defluvio non cicatriziale.
I fibroblasti, noti per le loro proprietà rigenerative, hanno contribuito a migliorare la qualità dei capelli e a ridurre l’infiammazione del cuoio capelluto, nonché a stimolare i follicoli piliferi, migliorando la rigenerazione cellulare e prolungando la fase anagen dei capelli.
I pazienti trattati con questo dispositivo hanno riportato una maggiore densità dei capelli e una riduzione della miniaturizzazione follicolare.
Fibroblasti: confronto con la letteratura esistente
I risultati sono in linea con studi precedenti che hanno dimostrato l’efficacia della tricobiostimolazione e dei fibroblasti nel trattamento della perdita di capelli. Tuttavia, l’uso combinato di queste tecniche, supportato dall’analisi dell’intelligenza artificiale, rappresenta un approccio innovativo che potrebbe offrire vantaggi aggiuntivi rispetto ai trattamenti tradizionali.
Limitazioni dello studio
Nonostante i risultati promettenti, lo studio presenta alcune limitazioni. La dimensione del campione è relativamente piccola e il periodo di follow-up è limitato. Studi futuri con campioni più ampi e periodi di osservazione più lunghi saranno necessari per confermare i nostri risultati e valutare l’efficacia a lungo termine del trattamento.
Conclusioni
L’integrazione della tricobiostimolazione e dei medical device a base di fibroblasti rappresenta un promettente campo di ricerca. Ulteriori studi potrebbero esplorare l’ottimizzazione dei protocolli di trattamento e l’uso di altre tecnologie emergenti per migliorare ulteriormente i risultati.