mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Lavaggio senza shampoo: la moda dei “no poo”

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I metodi “no poo”

Agli estremi di questo metodo c’è chi non si lava proprio i capelli se non con l’acqua, vantando una normalizzazione del sebo dopo circa una mese di astinenza dallo shampoo, tuttavia il metodo “no poo” propriamente detto prevede lavaggi con una miscela di bicarbonato di sodio e acqua con l’aggiunta di poche gocce di olio essenziale di rosmarino oppure di olio di Argan seguito da un risciacquo a base di aceto di mele e acqua. In alternativa c’è chi usa erbe polverizzate e argilla mischiate in acqua da risciacquare sempre con una aceto di mele misto ad acqua.

Vi è poi il “cowash” che ossia il “conditioner wash” , ossia l’utilizzo del solo balsamo che può prevedere l’uso dello zucchero come scrub.

Il lavaggio tradizionale indiano prevede invece erbe ayurvediche come Amla (Emblica officinalis), Shikakai (Acacia cocinna), Aritha/Reetha (Sapindus trifoliatus) che vengono usate come una maschera, lasciate in posa e poi risciaquate.

Gwyneth Paltrow Testimonial del “no poo”

L’attrice Gwyneth Paltrow è la principale esponente della moda “no poo” che ha contagiato diverse celebrità del mondo dello spettacolo che dichiarano di avere perlomeno ridotto l’uso di shampoo e lavaggi dei capelli.

La bella attrice infatti afferma di non usare lo shampoo da tempo e di avere mantenuto una chioma in salute ed esteticamente valida.

L'attrice Gwyneth Paltrow afferma di non usare più lo shampoo
L’attrice Gwyneth Paltrow, testimonial del “no poo”, afferma di non usare più lo shampoo

Per molti, ma non per tutti…

Va però evidenziato che il metodo “no poo”, che prevede lavaggi con bicarbonato di sodio, non a tutti da risultati buoni, almeno a lungo andare, infatti tra le varie testimonianze in rete se ne trovano anche di negative, in particolare molti trovano che questo metodo finisca per essere troppo aggressivo e per sfibrare i capelli dopo averli resi migliori inizialmente.
In effetti il bicarbonato di sodio è alcalino e quindi altera il Ph naturale dello scalpo che è leggermente acido, anche per questo il metodo completo prevede l’utilizzo anche di aceto di mele per ristabilire la leggera l’acidità dello scalpo con il risciacquo.
L’effetto del sodio sui capelli è alla base anche di numerosi shampoo commerciali tra cui alcuni proprio composti da sale marino in grana grossa.

Il Ghassoul è invece l’argilla saponifera usata tradizionalmente in Marocco per fortificare i capelli e renderli morbidi.

Altro metodo tradizionale delle zone mediterranee è l’utilizzo dell’olio di oliva contro i capelli secchi e lunghi, bastano poche gocce (al massimo due) sui capelli asciutti per renderli lucenti e dall’aspetto idratato.

Contro i capelli grassi c’è chi utilizza un impacco di limone e cetriolo grattugiati, mentre per i capelli crespi e ispidi il rimedio tradizionale è la birra.

Infine le uova che hanno notoriamente proprietà nutrienti e di rafforzamento del capello, con la variante più recente costituita dall’impacco di maionese. All’uovo o derivati viene poi spesso unito il miele, usato sempre come impacco da tenere per almeno mezz’ora in posa.

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Redazione Calvizie.net
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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
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