Oggi parleremo con la dottoressa Giannatiempo degli ormoni androgeni e, in particolare, del testosterone per fare chiarezza su questo tema tanto dibattuto e troppo spesso ricco di mala informazione.
1. Gli ormoni maschili
Redazione: Parliamo di ormoni maschili. Cosa sono e quali sono i più rilevanti?
Dott.ssa Giannatiempo: Gli ormoni maschili, anche definiti ormoni androgeni, sono ormoni steroidei che si legano allo specifico recettore degli androgeni che viene attivato e determina una cascata di eventi cellulari.
Fig.1: La struttura molecolare di Testosterone, DHT e 17-Beta Estradiolo.
Senza dubbio, l’androgeno più famoso è il testosterone, l’ormone sessuale più abbondante nel maschio. Da questo, derivano poi altri due ormoni steroidei molto importanti: il DHT (diidrotestosterone, androgeno) e il 17-Beta Estradiolo (estrogeno).
2. Il suo ruolo nel genere maschile
Redazione: Perché il testosterone è l’androgeno più celebre? Quali sono le funzioni che svolge nell’organismo maschile?
Dott.ssa Giannatiempo: Il testosterone è l’ormone maschile per eccellenza: viene prodotto in gran parte dalle cellule di Leydig del testicolo in una quantità di 3-7 mg al giorno.
Esso non solo determina lo sviluppo dei caratteri sessuali ma agisce anche sui muscoli, sulle ossa e, in generale, sulla buona salute (soprattutto per quanto riguarda le malattie metaboliche).
3. Testosterone e capelli
Redazione: Testosterone e capelli: qual è la vera correlazione tra i due? È lui l’ormone responsabile della perdita dei capelli?
Dott.ssa Giannatiempo: Il testosterone subisce l’azione dell’enzima 5 alfa reduttasi trasformandosi in diidrotestosterone (DHT). È quest’ultimo a rappresentare la principale causa dei processi di diradamento dei capelli.
Fig. 2: Il DHT è il principale indiziato quando si parla di calvizie androgenetica.
Esso, infatti, si comporta più da “pro-ormone“: le sue azioni durante lo sviluppo sono mediate in buona parte dal DHT (come per la crescita dei peli, la caduta capelli, l’allargamento della laringe, la libido e il temperamento più aggressivo) e dall’estradiolo (come per l’ossificazione, la libido e la crescita tessuti connettivi).
4. Età e testosterone
Redazione: Il testosterone ha un ruolo centrale nello sviluppo dell’individuo maschile, ma cosa accade con il passare dell’età?
Dott.ssa Giannatiempo: Con l’età che avanza, il testosterone tende fisiologicamente a diminuire. Questo perché le cellule di Leydig, le sue principali produttrici, diventano sempre meno responsive alla secrezione di LH ipofisario, il quale non risulta necessariamente ridotto.
Questa condizione può portare ad ipogonadismo dell’età adulta (LOH, Late Onest Hypogonadism) che beneficia di terapia sostitutiva con testosterone (TRT).
5. Totale VS libero
Redazione: Spesso, si sente parlare di testosterone totale e libero. Qual è la differenza tra i due?
Dott.ssa Giannatiempo: Il testosterone totale è il risultato che identifica l’insieme combinato di tutti i diversi tipi di testosterone presenti nell’organismo: testosterone libero, molecole di testosterone legate ad SHBG (globuline leganti gli ormoni sessuali), molecole di testosterone legate ad una proteina che prende il nome di albumina.
Invece, quello libero non è legato a nessuna molecola. Esso circola liberamente nel sangue e l’organismo può utilizzarlo immediatamente essendo, per l’appunto, operativo fin da subito.
6. I benefici
Redazione: Parliamo di benefici. Quali sono i vantaggi di avere un corretto livello di testosterone libero?
Dott.ssa Giannatiempo: La funzione del testosterone libero è quella di garantire innumerevoli benefici all’individuo maschile.
Fig. 3: L’aumento e la conservazione della massa magra muscolare sono due conseguenze positive di quest’ormone maschile.
Nel dettaglio, i benefici sono:
- Una maggiore prestazione sessuale;
- L’aumento della massa muscolare;
- La perdita rapida dei grassi;
- La voce più profonda;
- Una maggiore forza fisica;
- Motivazione ed energia.
7. Quando è basso: i sintomi
Redazione: Parallelamente, questi benefici vengono meno quando l’individuo in questione ha un livello basso di quest’ormone? Cosa accade in questi casi?
Dott.ssa Giannatiempo: Allo stesso modo, avere il testosterone basso crea tutta una serie di sintomi poco allettanti. Fra questi:
- La depressione;
- Il calo del desiderio sessuale;
- La perdita di massa muscolare;
- L’infertilità;
- La confusione mentale.
Nel dosaggio ematico, dal punto di vista clinico, è più importante valutare la frazione libera rispetto alla quantità totale.
Inoltre, prima di prescrive qualsiasi tipo di farmaco ormonale è importante:
- Sapere quali sono le cause del testosterone libero basso;
- Identificare i relativi rimedi;
- Lavorare in modo da aumentare il testosterone libero naturalmente.
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