Stemore: staminali dal tessuto adiposo (ASC)
Le prime ricerche della Stemore riguardarono le cellule staminali del tessuto adiposo (ASC) ed ebbero inizio quando divennero noti gli effetti sulla crescita dei capelli di questo tipo di cellule. I test sugli animali hanno però dimostrato che le ASC non sono così potenti nel fare crescere i peli se non sono pretrattate
Gli attivatori delle ASC
Per il pretrattamento sono stati testati i seguenti attivatori della ASC: vitamina C, UV-B a basso dosaggio, fattore di crescita derivato dalle piastrine – tipo D (PDGF-D), LL-37, e farmaci commerciali come minoxidil e udenafil (farmaco analogo al Viagra). Tra gli attivatori testati, il PDGF-D ha mostrato gli effetti più forti sulle ASC e l’aumento maggiore della secrezione dei fattori di crescita, seguito da LL-37.
Le ASC stesse secernono anche fattori di crescita multipli come il fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF) e i fattori di crescita dei fibroblasti di base (bFGF), che possono aumentare la proliferazione di DPC (cellule di papilla dermica). Le ASC pretrattate secernono una varietà di fattori di crescita e l’effetto paracrino di questi fattori di crescita aumenta la crescita dei capelli stimolando le cellule della papilla dermica DPC e le cellule della guaina epiteliale esterna del follicolo.
Le cellule della papilla dermica
Le cellule più potenti nel rigenerare i follicoli sarebbero appunto quelle della papilla dermica, ma la loro capacità di indurre la crescita dei capelli si  annulla con la coltivazione dopo 6-7 passaggi, ossia non è agevole riprodurle su larga scala come servirebbe per utilizzarle in misura adeguata. Così i ricercatori coreani si sono ingegnati a trasformare le ASC in DPC, le prime hanno infatti il vantaggio di avere poca reazione autoimmune, di poter essere isolate in grandi quantità e di essere facili da coltivare. Hanno così creato le tfASC, ossia pseudo-cellule DPC ottenute da ASC, sulle quali al momento stanno lavorando per aumentarne la capacità induttiva che è ancora modesta rispetto alle DPC.
Stemore: diverse terapie
Stemore sta provando su più fronti e con più linee di sperimentazione: SM-DPC, SM-Plus, SM-tfASC e SM-P2. SM-DPC sono le cellule di papilla dermica coltivate in modo estensivo e trattate in ipossia per renderle più induttive. La tecnica di coltivazione previene l’invecchiamento delle DPC e può ridurre drasticamente il periodo di incubazione e i costi di produzione durante la produzione, mantenendo l’induttività dei capelli dopo 8-9 passaggi rispetto ai metodi di coltura convenzionali.
SM-Plus sono invece i composti usati per attivare le ASC che mimano i fattori di crescita e in particolare il PDGF-D. Mentre SM-tfASC sono le cellule ASC trasformate in cellule simili alle DPC tramite tre fattori trichogenici: fattore di crescita A, SOX2 e β-catenina.
Anche cosmetici
I ricercatori coreani hanno anche sviluppato due sostanze non cosmetiche di derivazione naturale: la marliolide e l’SM-P2. La marliolide è un attivo naturale che è stato isolato dalle foglie di Mollinedia marlia e dalla corteccia di Cinnamomum cambodianum (cannella cambogiana). Il marliolide è stato sintetizzato e agirebbe come il minoxidil per stimolare la crescita dei capelli. L’SM-P2 è invece un fitoestrogeno estratto da piante native del Vietnam, che pure è stato sintetizzato e sarebbe attivo sul recettore alfa degli estrogeni e come inibitore dell’enzima 5 alfa reduttasi.
Stemore: disponibilità delle terapie
Per le terapie cellulari a base di DPC, si punta sul 2022. Invece, le due sostanze a uso cosmetico potrebbero entrare in prodotti disponibili già nel prossimo anno, il 2020.
Liberamente tratto e tradotto da Follicle Thought.
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