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Quali capelli ricrescono con le migliori terapie?

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Calvizie e ricrescita capelli

Un gruppo di ricercatori, fra cui Van Neste, ha analizzato la ricrescita dei capelli negli individui affetti da calvizie androgenetica e, in particolare, si sono interrogati su quali capelli effettivamente possono ricrescere grazie alle migliori terapie.

Ne è emerso che:

“La ricrescita dei capelli nella calvizie maschile e femminile non comporta la conversione di vellus in capelli terminali.”

Capelli terminali e vellus

I cambiamenti clinici nell’alopecia femminile (FPHL) e nell’alopecia maschile (MPHL) sono caratterizzati da una progressiva alterazione nella popolazione dei capelli terminali: aumentano i capelli vellus (peluria) e e si riduce la densità totale dei capelli (THD, capelli per cm2).

Fig.1: A sinistra, l’alopecia maschile (MPHL); a destra, l’alopecia femminile (FPHL). 

La ricrescita dei capelli in FPHL e MPHL è attribuita all’inversione di questo processo in cui si verifica un aumento significativo della TH e una diminuzione significativa nella percentuale di capelli vellus.

Tuttavia, un cambiamento nella sola percentuale dei vellus non significa una variazione in numero assoluto degli stessi. Se un campione di riferimento di 100 capelli per cm2 conta 50 capelli peli vellus (50%) e lo stesso punto presenta 200 capelli per cm2 sempre con 50 capelli vellus dopo un anno di trattamento, la percentuale dei vellus risulterebbe del 25%.

Il progetto sperimentale

Lo studio in questione ha previsto un’analisi retrospettiva dei dati precedentemente pubblicati che abbiamo utilizzato la stessa metodologia di valutazione dei capelli e la stessa unità di superficie del tricogramma (SVS). In particolare, l’analisi statistica ha utilizzato il test T di Student per campioni appaiati.

La definizione di vellus adottata riguarda sia il diametro dei capelli che la lunghezza, vale a dire, un capello con diametro <40 μm e lunghezza <30 mm.

Alopecia maschile

Nel dettaglio, i trattamenti della MPHL analizzati consistevano in minoxidil topico 2%, finasteride orale (1,25 mg) e finasteride orale insieme a minoxidil topico 3% più anti-androgeni.

Propecia (Finasteride 1mg) non è risultata disponibile in questi studi, come non lo è stato il minoxidil a percentuali superiori. Nello studio con minoxidil 2%, non vi è stato alcun cambiamento significativo nella THD, nella percentuale di vellus o nel numero assoluto di vellus per cm2.

Invece, nello studio con finasteride orale, è risultato un incremento medio del THD (+13), mentre si è registrata una diminuzione (-2) nel numero assoluto di vellus per cm2.

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Fig.2: La lozione di minoxidil topico. 

Infine, quando finasteride è stato utilizzata con minoxidil topico 3% più anti-androgeni, dopo 12 mesi si è riscontrato un aumento significativo (P <0,0001) della THD (+37) insieme a una significativa (P <0,05) diminuzione (-3%) della percentuale dei vellus. Tuttavia, non vi è stata alcuna variazione nel conteggio dei capelli vellus in valore assoluto per cm2.

Alopecia femminile

Per quanto riguarda le donne con FPHL, è stato analizzato uno studio su 12 mesi con ciproterone acetato/etinilestradiolo orale su pazienti con ferritina sierica ≥40μg/L, ossia la concentrazione più bassa in donne non affette da calvizie. Dopo 12 mesi di cura, è stata riscontrata un significativo (P <0,01) aumento di THD (+28). Tuttavia, non vi è stata alcuna variazione nella conta dei vellus in valore assoluto per cm2. Nelle donne trattate con minoxidil topico 5%, c’è stato un significativo (P <0.001) incremento medio del THD (+38) dopo 12 mesi, mentre in media il conteggio del numero assoluto di capelli vellus per cm2 è aumentato di 5 unità.

Fig.3: A) capelli vellus; B) capelli terminali.

I capelli ricrescono? Le conclusioni

In conclusione, con le terapie più efficaci contro la calvizie sia maschile che femminile non si avrebbe trasformazione dei capelli vellus in capelli terminali.

Questo studio ribadisce, quindi, due capisaldi dell’odierna tricologia: l’impossibilità di recuperare più di 1-2 gradi di displasia dei follicoli e l’importanza di agire per tempo nel contrasto della calvizie, ossia di curarsi prima che molti capelli si miniaturizzano trasformandosi da terminali in vellus.

Discussione

Un recente lavoro di Mirmirani et al. conferma che non si verifica la conversione di vellus in peli terminali in seguito a trattamento con minoxidil. Il minoxidil abbrevia la pausa nell’avvio del nuovo ciclo del capello. Inoltre, vi sono studi che mostrano che il minoxidil allunga la durata dell’anagen, accorciando l’estensione dell’ intervallo tra la fase telogen precedente e l’inizio della nuova fase anagen.

Questi effetti potenzialmente riducono la quiescenza tra il rilascio (exogen) del vecchio capello in telogen e l’avvio della nuova fase anagen, con conseguente maggiore densità di capelli per cm2 e determinano la notevole quantità di ricrescita dei capelli osservata nell’arco di 16 settimane dall’inizio del trattamento con minoxidil.

I risultati ottenuti nelle nostre donne con FPHL trattate con minoxidil topico 5% per 12 mesi, con il significativo (P <0.001) aumento medio di THD (+38) senza alcuna variazione nel conteggio medio in valore assoluto dei capelli vellus per cm2, confermano le precedenti osservazioni esposte da Messenger e Rundegren. In uno studio prospettico sulla MPHL, Van Neste ha trovato follicoli quiescenti, ma non ha osservato alcun vellus convertito in capelli terminali durante 24 mesi di trattamento con finasteride orale, utilizzando una definizione di vellus come fusto con diametro <40μm.


Fig.4: Le fasi del ciclo di vita del capello.

La crescita di capelli terminali in seguito a trattamento medico efficace sulla FPHL e MPHL è innegabile e la nostra analisi dimostra chiaramente che questa non comporta conversione dei vellus in capelli terminali.

I dati supportano l’ipotesi che, sia nella calvizie maschile che in quella femminile, i follicoli dei capelli terminali entrano in un periodo di quiescenza tra successivi cicli del capello e questi ultimi vengono riattivati con una terapia medica efficace. Vi è un’interessante possibilità di neogenesi follicolare come ipotesi alternativa che a nostra conoscenza deve essere ancora pienamente esplorata. Tuttavia, i dati di Van Neste suggeriscono che questo è improbabile.

L’aumento dei capelli

Vorremmo proporre come spiegazione per l’aumento della crescita dei capelli osservata in FPHL e MPHL che vi è un numero di follicoli dei capelli terminali a crescita limitata (quiescente/kenogen) che viene riattivato dai trattamenti medici efficaci. I nostri risultati hanno un impatto fondamentale sulla fisiopatologia dei cambiamenti che si verificano nei capelli soggetti a calvizie.

Gli autori

Dr Hugh Rushton , dr. Michael J. Norris , Facoltà di Farmacia e Scienze Biomediche, Università di Portsmouth, Portsmouth, Hants, Regno Unito; dr. Dominique Van Neste , Skinterface Tournai e Hair Clinic di Bruxelles , Belgio.

 

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Redazione Calvizie.net
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