Colesterolo e calvizie
Non c’è una relazione diretta tra livelli di colesterolo nel sangue e calvizie comune. Tuttavia, le sostanze che contrastano il colesterolo si possono rivelare utili nel contrasto della calvizie. È il caso ad esempio delle procianidine, in particolare della procianidina B2, della mela. Queste sostanze negli ultimi anni sono entrate in diversi integratori contro la caduta dei capelli, ma inizialmente si trovavano in integratori anticolesterolo.
Policosanoli
Un percorso analogo da cura anticolesterolo a cura contro la calvizie potrebbe essere intrapreso dai policosanoli. Questo sono composti presenti nelle cere vegetali e, in particolare, nella cera ricavata dalla canna da zucchero. Attualmente, i policosanoli si trovano in alcuni integratori anticolesterolo, ma questa proprietà non è ancora ufficialmente riconosciuta dalle autorità sanitarie europee.
Fig.1: Le varie proprietà terapeutiche dei policosanali. A queste si aggiunge ora l’attività contro la calvizie con l’uso topico di queste sostanze.
La cera bianca cinese
Il primo studio cinese pubblicato nel 2017 partiva dall’uso topico tradizionale della cera bianca contro la calvizie per scoprire le proprietà dei policosanoli e della stessa cera bianca nell’inibizione degli enzimi 5 alfa reduttasi. Questi enzimi trasformano l’ormone androgeno testosterone in DHT, diidrotestosterone. Il DHT ha attività androgena sui follicoli dei capelli molto superiore a quella del testosterone e, nei soggetti predisposti, alimenta la calvizie comune o androgenetica.
Il confronto con finasteride
Gli studi sui policosanoli e la cera bianca che li contiene hanno preso come riferimento l’azione di finasteride. Questo è il principale farmaco a uso orale ufficialmente approvato per contrastare la calvizie maschile. I test dello studio hanno riguardato l’applicazione topica degli attivi sul dorso dei topi da laboratorio, ma anche la somministrazione degli attivi alle cellule della papilla dermica dei follicoli umani.
Meglio di finasteride?
Il test a livello topico avrebbe visto la cera bianca al 10% con policosanoli all’1% risultare più efficace di finasteride topica al 2%. Mente i test sull’inibizione della 5 alfa reduttasi hanno visto i policosanoli superare finasteride con un IC50 migliore. Ovviamente non c’è nessuna comparazione con l’uso classico di finasteride orale dal momento che i test non sono stati fatti su delle persone affette da calvizie.
Policosanoli: il nuovo studio
L’ultimo studio dei ricercatori cinesi riguarda i soli policosanoli della cera bianca considerati come gli unici attivi di questa sostanza. In questo studio, sono stati presi dei topi che sviluppano una perdita del pelo analoga a quella della calvizie comune con la somministrazione sottocutanea di testosterone. Sul dorso di questi topi sono state testate concentrazioni di poicosanoli dello 0,5, 1 e 2%. Anche in questo test c’è stato un confronto con finasteride topica somministrata al 2%.
Non solo topi
Anche in questo nuovo studio sui policosanoli si è ricorsi ai test sulla proliferazione delle cellule della papilla dermica umana trattate con DHT. La papilla dermica è praticamente la “centralina” del follicolo dei capelli e il bersaglio principale delle cure contro la calvizie. Quando si ha proliferazione delle cellule della papilla dermica, l’intero follicolo aumenta di dimensioni e viene invertito il processo di miniaturizzazione dei follicoli che caratterizza la calvizie comune.
Testosterone sotto controllo?
In tutti gli animali da laboratorio, tranne che in un gruppo di controllo, è stato somministrato testosterone a livello sottocutaneo con incremento notevole del testosterone circolante. Questo ormone androgeno è stato ridotto sia dai policosanoli che da finasteride topica applicati alle concentrazioni del 2%. In pratica, dopo due mesi di applicazione giornaliera, i livelli di testosterone con i policosanoli al 2% sono risultati analoghi a quelli degli animali non trattati con testosterone. Mentre, con finasteride sono risultati leggermente inferiori.
Estradiolo stabile
Anche i livelli di estradiolo, l’estrogeno in cui si può trasformare il testosterone tramite l’enzima aromatasi, non variano dopo due mesi di somministrazione di policosanoli al 2%. Vi è invece un incremento nel primo mese che però quasi si annulla nel secondo mese. Pertanto il rapporto tra testosterone ed estradiolo finisce per restare uguale a quello dei topi non trattati.
Fig.2: I policosanoli si estraggono dalla cera bianca della canna da zucchero.
Fattori di crescita
Lo studio analizza poi vari fattori di crescita che risultano incrementati con l’applicazione di policosanoli. Questa parte dello studio evidenzia come fattori di crescita come VEGF (fattore di crescita vascolare endoteliale) e EGF (fattore di crescita dell’epidermide) vengono incrementati dall’applicazione topica dei policosanoli.
Questo tipo di analisi risulta comunque un po’ datata, gli studi più avanzati degli ultimi anni analizzano infatti i percorsi biochimici come il percorso WNT/beta-catenina e il percorso Shh (Sonic Hedgehog). In questo studio, si accenna comunque all’attivazione del percorso WNT da parte del fattore EGF.
Test sulle cellule umane
I test svolti sulla proliferazione delle cellule di papilla dermica umana sono certamente più convincenti per quanto riguardano l’attività di contrasto della calvizie da parte dei plicosanoli. In questi test i policosanoli sono stati provati a tre concentrazioni di 5, 12,5 e 25 µg/mL. La concentrazione di 12,5 µg/mL è risultata la più attiva nel far proliferare queste cellule, ma tutte e tre le concentrazioni di policosanoli hanno dato risultati superiori a finasteride. Finasteride è stata testata però a 0,2 µg/mL.
A tutti i campioni è stato somministrato anche DHT a 0,1 µM, compreso un campione di controllo che non ha ricevuto attivi. Mentre, un altro campione di controllo non è stato trattato nemmeno con DHT.
Valide indicazioni
Ogni anno vengono pubblicati diversi studi che illustrano le attività di contrasto alla calvizie di sostanze di derivazione naturale. Non sempre però questi studi vengono ripresi e approfonditi come nel caso dei policosanoli. Il fatto che i ricercatori dopo aver testato la cera e i policosanoli si siano concentrati con questo nuovo studio sui soli attivi può voler dire che queste sostanze possono risultare realmente valide nel contrastare la calvizie.
Il confronto con finasteride
Il confronto con finasteride secondo noi è risultato particolarmente indicato perché l’attività principale dei policosanoli è quella antiandrogena e in particolare quella di inibizione dell’ormone DHT. I policosanoli sembrano poter competere con finasteride. In particolare, l’approccio topico mostra un’attività almeno pari a quella di finasteride all’identica concentrazione del 2%. Tuttavia, i policosanoli sono attivi più facilmente disponibili di finasteride a livello di quantità e di utilizzo senza prescrizione medica.
In particolare, il confronto con finasteride topica è piuttosto interessante perché le formulazioni a uso topico di questo farmaco hanno riscontrato parecchio interesse e sembrano dare buoni risultati.
La questione antiandrogena
Di questo studio, può impressionare negativamente la riduzione dei valori del testosterone sia coi policosanoli che con finasteride. Va però tenuto presente che gli animali da laboratorio hanno subito per la durata di 2 mesi delle iniezioni sottocutanee di questo ormone. Tuttavia, i policosanoli topici al 2% nel giro di questi due mesi hanno riportato il testosterone ai livelli normali degli animali di controllo a cui non è stato somministrato l’ormone.
Variazioni ormonali
Ma come è possibile che delle sostanze che dovrebbero ridurre il DHT riducano anche il testosterone?
Il testosterone è l’ormone precursore del DHT, quando la sua trasformazione in DHT viene inibita si può riscontrare un aumento del testosterone. A sua volta, il testosterone in crescita può venire maggiormente trasformato dall’enzima aromatasi in estradiolo portando a un aumento degli estrogeni. Proprio questo aumento dell’estradiolo, si è verificato dopo circa un mese nei gruppi trattati con policosanoli.
Inibizione duale?
Questo effetto è stato molto meno marcato con finasteride e questo potrebbe voler dire che i policosanoli potrebbero agire sia sulla 5 alfa reduttasi di tipo II come finasteride, che sulla 5 alfa reduttasi di tipo I. Questa doppia inibizione è analoga a quella del farmaco dutasteride che riduce il DHT più di finasteride.
Questioni di feedback?
Le variazioni in aumento dell’estradiolo e quelle in diminuzione del testosterone tornano praticamente nella norma anche nei gruppi trattati con policosanoli nelle rilevazioni finali del secondo mese di sperimentazioni. Su questa normalizzazione dei valori ormonali può avere agito il meccanismo di retroazione (feedback), ossia di autoregolazione naturale dei valori ormonali.
Alla fine, l’unico ormone i cui valori dovrebbero essere scesi considerevolmente dovrebbe essere il DHT. Quest’ultimo è l’ormone che più alimenta la calvizie nei soggetti geneticamente predisposti.
Conclusioni
Lo studio in questione è degno di nota perché approfondisce uno studio precedente che era partito da cure tradizionali di cui non si conoscevano i meccanismi. Inoltre, mostra attività antiandrogena rilevante da parte dei policosanoli utilizzandoli a livello topico e non sistemico. Questa attività antiandrogena porta ad attivare i fattori che stanno alla base della crescita di peli e capelli. Pertanto, i policosanoli sono una soluzione da tenere in considerazione per contrastare la calvizie.
APPROFONDIMENTI
Un’affermazione sfrontata: non basta lavorare sulla crescita dei capelli (parte I)
Un’affermazione sfrontata: non basta lavorare sulla crescita dei capelli (parte II)
PRODOTTI CORRELATI
Integratore quotidiano progettato per mantenere il tuo cuore in salute. Con ingredienti naturali come Berberis aristata e Riso rosso fermentato, supporta i livelli di colesterolo e favorisce una circolazione sanguigna ottimale.
Gents Wax cera per capelli con tenuta extra forte perfetta per una pettinatura perfetta.