Intervista al prof. Brotzu (Un. di Cagliari)

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tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

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Chi ha usato per primo il preparato in funzione anticalvizie da cosa era affetto ?
I primi studi, circa 6 anni fa, sono stati effettuati su persone che avevano una alopecia androgenetica.

In origine il principio attivo non era il DGLA (acido diomogamma-linolenico), ma la PGE1 (prostaglandina E1) le sperimentazioni controllate sui 25 pazienti con quale principio attivo sono state fatte ?
Abbiamo riportato le persone trattate solo con il DGLA, i casi trattati con la PGE1  non sono stati considerati, poiché era stato cambiato l’eccipiente. Nonostante la PGE1 derivi dal DGLA abbiamo preferito per correttezza scientifica non considerare i dati precedentemente raccolti.

I tre principali problemi di calvizie e diradamento sono: la calvizie comune (androgenetica), il telogen effluvio e l’alopecia areata, sono stati tutti affrontati con questo solo principio attivo ?
Sono stati affrontati con lo stesso principio attivo, poiché tutte queste patologie presentano un danno al microcircolo che alimenta il bulbo pilifero.

C’è stata sperimentazione separata con il solo equolo e la sola carnitina ? Che efficacia hanno mostrato ?
Anzitutto sottolineerei la funzione dei liposomi cationici che aderendo facilmente al derma trasferiscono bene ciò che trasportano. L’azione dell’equolo e della carnitina da soli è molto limitata, se non quasi nulla, mentre associata al DGLA diventa tutta un’altra cosa. Diciamo che le due sostanze, equolo e carnitina, danno una risposta pari a 1, mentre in associazione con il DGLA pari a 10, questo é quanto posso dire.

La preparazione completa con equolo e carnitina è stata sperimentata o è in corso una sperimentazione presso la farmaceutica che sta sviluppando il prodotto ?
Il prodotto è ormai definitivo. Stiamo effettuando una serie di sperimentazioni per completare la documentazione ufficiale.

Si sono avuti effetti collaterali, anche minori, nel corso delle sperimentazioni ?
Finora non abbiamo avuto effetti collaterali. Non esistono intolleranze conosciute ai prodotti da noi usati e allo stesso tempo sono prodotti che vengono sintetizzati e usati dal corpo umano.

Si sono avuti risultati documentati per la calvizie comune (alopecia androgenetica) ?
Certo, sappiamo che i capelli persi negli ultimi 5 anni sono recuperabili con almeno 2 anni di trattamento. Non siamo in grado di indicare quanto sia possibile recuperare oltre la tempistica indicata perché stiamo continuando a trattare alcuni pazienti.

Il prof. Giovanni Brotzu

Giovanni Brotzu, meglio conosciuto come Nanni, è nato a Cagliari nel 1934 e si è laureato in medicina presso l’Università di Cagliari nel 1958. Dopo una serie di viaggi all’estero per frequentare stage e scuole di specializzazione, e fare esperienza sul campo, principalmente in Francia, Svezia e Stati Uniti, rientra a Cagliari dove ricopre i ruoli di massima responsabilità e prestigio presso la Facoltà di Medicina e la clinica universitaria; fino ai primi anni Novanta viaggia ogni anno per aggiornarsi, soprattutto negli Stati Uniti. È figlio di Giuseppe Brotzu, scopritore di una nuova classe di antibiotici, le cefalosporine, Presidente della Regione Sardegna negli anni Cinquanta, Sindaco di Cagliari negli anni Sessanta; il più importante complesso ospedaliero della Sardegna, che si trova a Cagliari, porta il suo nome.

C’è della documentazione fotografica che mostri i miglioramenti con i vari tipi di alopecia ?
Si esiste, ma attualmente stiamo facendo una sperimentazione più ampia e meglio documentata.

Quando sarà disponibile al pubblico il preparato ? Sarà un farmaco (magari con prescrizione) o un cosmetico ?
Abbiamo notizie che il prodotto dovrebbe essere in commercio per il secondo trimestre del 2016. Il prodotto sarà sicuramente un cosmetico e quindi non avrà bisogno di prescrizione medica. Abbiamo speso gli ultimi anni di ricerca per trasformare un prodotto che era nato come farmaco in un prodotto classificabile come cosmetico. La condizione era che non fosse meno efficiente ed efficace.

Che posologia è prevista per questo preparato ?
In fase iniziale un trattamento giornaliero sino a quando non si sarà raggiunto il risultato atteso. Poi un trattamento conservativo con l’applicazione due volte a settimana.

Il preparato sarà da aggiungere alle cure standard per la calvizie comune (Minoxidil e finasteride) o le sostituirà ?
Sostituisce le cure standard fino ad oggi impiegate. Fondamentalmente il DGLA della lozione agisce sul funzionamento delle cellule endoteliali. Queste, è necessario precisarlo, reagiscono positivamente al DGLA, che è il precursore biochimico della PGE1, facilitando il flusso del sangue nei capillari. Il Minoxidil è un farmaco e agisce sugli sfinteri precapillari e non sul funzionamento dei capillari, la Finasteride inibisce la 5 alfa reduttasi, ma agisce anche su varie patologie prostatiche e non è adatta per le persone di sesso femminile.

A cosa è dovuta la scelta di aggiungere equolo ? (c’è chi pensa che il solo DGLA non sia così efficace).
Equolo e DGLA hanno due diverse azioni. L’equolo blocca la sintesi del didrotestosterone a partire dal testosterone, evitando che questo causi una contrazione e restringimento dello sfintere vascolare. il DGLA agisce sulla microcircolazione, migliorando la funzionalità elastica delle cellule endoteliali, rendendola pervia e aumentando la capacità di generare Neoangiogenesi (formazione di nuovi capillari).

Questo preparato da caduta indotta dei capelli prima del recupero e sincronizzazione del ciclo del capello (come il Minoxidil) ?
Assolutamente no, blocca in modo rapido la caduta e innesta un ripristino del sistema vascolare che interessa i bulbi piliferi.

Sono state eseguite prove comparative con altri farmaci anti-calvizie ?
No. Non sono state fatte comparazioni perché questo prodotto somma le caratteristiche dei 2 farmaci anticalvizie senza averne le complicanze.

In attesa che esca questo nuovo prodotto è consigliabile utilizzare olio di borragine e in che modo (sistemico, topico) ?
L’olio di borragine contiene DGLA in piccola quantità, ma il discorso è diverso. Gli eccipienti debbono essere portati a contatto con le cellule endoteliali dei capillari e con i bulbi capilliferi e per questo son indispensabili i liposomi cationici. E’ fondamentale ricordare che sia l’equolo che il DGLA non sono in grado di essere assorbiti dalla cute. Infatti è stato necessario inserirli ini liposomi cationici che hanno permesso l’attraversamento della barriera cutanea.
Vorrei ricordare che i capillari che alimentano il bulbo pilifero sono composti da un singolo strato di cellule endoteliali. Il DGLA/PGE1 comporta :
•Neoangiogenesi
•Aumento del flusso ematico
•Miglioramento dell’ossigenazione tissutale
•Azione antinfiammatoria e
•Antitrombotica

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