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Il trapianto di Valentina Petrillo

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Il trapianto di Valentina Petrillo. Valentina (già Fabrizio) Petrillo è nata a Napoli nel 1973. E’ ipovedente dall’età di 14 anni a causa della sindrome di Stargardt ed è un’atleta paralimpica italiana. Partecipa a competizioni di atletica leggera paralimpica in classe T12, nel gruppo Visually impaired, essendo ipovedente.
E’ stata la prima atleta transgender a partecipare alle paraolimpiadi e a Parigi corre i 200 e i 400 metri.

La vita

Nasce il 2 ottobre 1973 a Napoli, dove ha vissuto fino ai 20 anni. Sin da giovane inizia a praticare atletica leggera, ma 14 anni le viene diagnosticata la sindrome di Stargardt che la rende ipovedente. Terminati gli studi a Bologna, entra a fare parte della Nazionale Italiana di calcio a 5 per persone ipovedenti.
Dopo anni, ormai quarantunenne, riprendere a praticare l’atletica leggera e vince ben 11 titoli nazionali nella categoria maschile di atletica leggera paralimpica.

Il coming out

Nel 2017 ha fatto coming out e nel 2019 ha iniziato a farsi chiamare Valentina, intraprendendo un percorso di affermazione di genere grazie al supporto dell’associazione Gruppo Trans APS.
Ai campionati italiani paralimpici di atletica leggera tenutisi a Jesolo nel settembre 2020 Valentina partecipa per la prima volta nella categoria femminile. Si tratta della prima volta nella storia degli sport paralimpici che questa partecipazione viene consentita a una persona transgender.

La sua storia è raccontata in un documentario intitolato5 nanomoli – Il sogno olimpico di una donna trans, prodotto dalla Ethnos in collaborazione con l’Associazione Gruppo Trans APS.Giornale Petrillo (trapianto)

L’attenzione dei media su Valentina Petrillo è andata crescendo negli anni.

Attività sportiva

Petrillo inizia a dedicarsi all’atletica da giovane, ma interrompe a causa della sua malattia; a 41 anni riprende l’attività, passando però all’atletica paralimpica.

Nel 2020 inizia a gareggiare ufficialmente nella categoria femminile con il nome Valentina.
Il 25 aprile 2021, in occasione del 42º Trofeo Liberazione FIDAL, l’atleta stabilisce il record nazionale dei 400 metri per la classe T13, che ha poi migliorato nel giugno dello stesso anno. Il 22 marzo 2021 Valentina ha nuovamente stabilito un record, questa volta nei 200 metri T12.

Ha rappresentato l’Italia ai campionati europei paralimpici 2021, classificandosi al quinto posto. Nel 2023 partecipa ai mondiali paralimpici di Parigi, conquistando due medaglie di bronzo.

Le polemiche

L’atleta è al centro di numerose polemiche per quanto riguarda l’inserimento nella categoria femminile paralimpica. Molte atlete si sono espresse negativamente sulla correttezza del confronto sportivo con Petrillo, in quanto conservando la struttura fisica e biologica maschile, ha capacità atletiche maggiormente prestazionali rispetto alle atlete biologicamente femmine. Nelle polemiche sollevate sul caso Petrillo si è parlato di vera e propria discriminazione nei confronti delle donne.

Proteste sono arrivate in occasione dei Campionati italiani master indoor di Ancona da parte di un comitato di 30 atlete rappresentate da un legale che hanno inviato alla FIDAL una diffida circa l’ingresso di Petrillo negli spogliatoi femminili a causa dei suoi genitali maschili.

Posizioni apertamente critiche nei confronti del percorso atletico di Petrillo sono emerse nel mondo dei social. Tra queste molti insulti e minacce che hanno portato Petrillo a rinunciare alla partecipazioni World Masters Athletics in Polonia, anche dietro suggerimento dell’organizzazione dell’evento sportivo, paventando pericoli per la sua incolumità

Parigi 2024

Al momento si stanno svolgendo i Giochi Paralimpici di Parigi 2024 e la presenza in gare femminili di Valentina Petrillo ha scatenato nuove polemiche. In particolare da parte della scrittrice J.K. Rowling, l’autrice della saga di Henry Potter. Questa ha definito Petrillo una “imbrogliona”, paragonandola al ciclista Lance Armstrong, noto per lo scandalo doping che ha segnato la sua carriera.

Allo stesso modo si espressa da parte dell’ex medaglia d’argento olimpica di nuoto Sharron Davies che scrive: “Quindi squalifichiamo Lance Armstrong per aver assunto droghe, il che gli avrebbe dato un piccolo ma importante vantaggio sui suoi avversari maschi perché sta imbrogliando, ma lasciamo che Valentina Petrillo, un maschio di 51 anni, abbia un enorme vantaggio senza problemi contro le atlete! Perché questo è permesso?” Sharron Davies,  nel 1980 ha vinto l’argento alle Olimpiadi di Mosca nei 400 misti ed è stata poi insignita di uno dei massimi titoli onorifici del Regno Unito.

Tuttavia Valentina Petrillo è uscita alle semifinali dei 400 metri e non parteciperà alla finale di questa specialità atletica.

Dr. Gambino specialista trapianto di capelli

Il Dr. Vincenzo Gambino, specialista in trapianto dei capelli.

Dott. Vincenzo Gambino

Il Dr. Vincenzo Gambino è tra i massimi esperti mondiali nel campo dell’autorapianto chirurgico di capelli. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita all’Università di Pavia, si specializza nel 1990 nel trattamento chirurgico della calvizie all’Elliot-Thomas Medical Group di New York, ora denominato Elliot True Medical Group.

A partire dal 1994, ha introdotto in Italia numerose tecniche d’avanguardia, come il prelievo delle singole unità bulbari (FUE; Follicular Unit Extraction), l’autotrapianto dei peli del pube con prelievi monobulbari dalla testa, la tecnica di autotrapianto dei peli del torace alla testa, la terapia “Low Level Laser” nel trattamento della calvizie.

Numerose e prestigiose le cariche che ricopre e ha ricoperto nel passato così come le sue partecipazioni a simposi mondiali e in canali mediatici sia scientifici che destinati al grande pubblico.

Il trapianto di Valentina Petrillo

Il Dr. Gambino ha eseguito il trapianto di capelli su Valentina Petrillo e ci ha autorizzato a mostrare i risultati con le immagini del prima e del dopo tratte dal suo sito che qui pubblichiamo.

Nelle transazioni di genere sia da maschio a femmina, sia da femmina a maschio i capelli rappresentano un problematica importante. Notoriamente i maschi hanno chiome meno sviluppate e molto soggette all’alopecia androgenetica. Quando la transazione avviene nella più piena maturità, come nel caso della Petrillo, il trapianto è spesso necessario per conseguire un aspetto femminile.

Il risultato in questo caso è notevole per la naturalezza delle linee frontali e temporali femminili. Con questo intervento Valentina Petrillo ha riacquistato la sua femminilità e gioia di vivere.

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