lunedì, Dicembre 23, 2024
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Finasteride effetti collaterali: lo studio italiano

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Gli effetti collaterali del finasteride sono tra i più temuti.
Finasteride è l’unico farmaco orale approvato per la cura della calvizie comune maschile. Agisce su un enzima che trasforma il testosterone, il principale ormone androgeno, in diidrotestosterone, ossia in DHT.
Tra gli effetti collaterali che può dare questo farmaco i più temuti riguardano le funzioni sessuali. Questi si verificano ufficialmente in una minoranza di casi con calo del desiderio sessuale e difficoltà di erezione.

Gli effetti collaterali del finasteride sulla sessualità, se non sopportati e persistenti, cessano abitualmente sospendendo il farmaco. Sospensione che può essere momentanea per passare a una posologia più leggera o alla somministrazione di finasteride come topico, oppure definitiva. La cosiddetta “sindrome post-finasteride” si verificherebbe quando gli effetti collaterali perdurano per mesi e anni dopo l’abbandono definitivo del farmaco.

Effetti collaterali del finasteride: dibattito scientifico

Da diversi anni, alcuni endocrinologi e altri specialisti hanno provato a dimostrare la reale consistenza di questa sindrome, ma la maggior parte degli addetti ai lavori ritiene che l’esistenza di questa patologia sia ancora molto dubbia. Si ritiene che in generale l’assunzione di finasteride da parte dei soggetti che denunciano problemi persistenti dopo l’abbandono del farmaco sia avvenuta in sovrapposizione a preesistenti disturbi tra cui spiccano quelli di tipo depressivo e ossessivo.

effetti collaterali finasterideFig.1: Propecia è la versione a 1 mg di finasteride per la cura della calvizie comune maschile. 

Non solo sessualità

Nello studio italiano sugli effetti collaterali del finasteride e sulle controindicazioni permanenti per questo farmaco si constata che le disfunzioni sessuali sono accompagnate di solito da disordini cognitivi e psicologici, tra cui la depressione. In particolare, sono state riscontrate delle variazioni di microbiota intestinale proprio nei pazienti con gravi disturbi depressivi. Di conseguenza, si è proceduto ad analizzare il microbiota di una ventina di pazienti con la sindrome post-finasteride confrontandoli con quelli di dieci soggetti sani. In media, i pazienti avevano utilizzato finasteride per poco più di tre anni e l’avevano abbandonata da quasi sette anni, ma con molte differenze tra loro, che vanno da un minimo di poco più di un anno a un massimo di quasi vent’anni.

Il microbiota intestinale

Di recente, alcuni ricercatori si sono dedicati a provare a rilevare cosa accade nei soggetti che sviluppano questo tipo di sindrome. Ora, è appena uscito questo studio dell’Università di Milano: ha analizzato il microbiota intestinale dei soggetti che dichiarano di soffrire di questa sindrome. Il microbiota, in senso lato, è l’insieme di microrganismi che popolano il nostro corpo. Si tratta di batteri, virus, funghi e protozoi presenti sulla cute e all’interno del corpo.

Secondo le più recenti ricerche il microbiota dell’intestino, che è conosciuto comunemente come flora batterica intestinale, gioca un ruolo importante per la salute generale del corpo ed è coinvolto in molte patologie. Negli ultimi anni, è stata così sviluppata la tecnica dei cosiddetti “trapianti fecali” per trasferire il microbiota di individui sani in individui affetti da alcune patologie nell’intento di colonizzare l’intestino dei riceventi con il microbiota sano dei donatori curando varie patologie. Questa tecnica è stata sperimentata anche per la perdita dei capelli, anche se per ora i ricercatori si sono occupati solo di alopecia areata.

Finasteride effetti collaterali: i sintomi dei pazienti

La metà dei pazienti a cui è stato analizzato il microbiota non presentavano disfunzioni sessuali, problemi psicologici e muscolari, alterazioni fisiche e disturbi cognitivi prima di far uso di finasteride. La maggioranza di loro (poco meno del 70%) erano soggetti a stati d’ansia e facile irritabilità anche prima di utilizzare il farmaco. Al momento del campionamento, i sintomi risultavano avvertiti da poco più della metà dei pazienti. Alcuni sintomi attribuiti alla sindrome post-finasteride, come punture di spillo, tremori , vertigini o mal di testa, non erano mai stati avvertiti dalla maggioranza dei pazienti.

effetti collaterali finasteride microbiotaFig.2: Un’immagine del microbiota intestinale. 

L’analisi del microbiota rivelava in prima battuta una minore ricchezza e una diversa struttura del microbiota  stesso nei pazienti rispetto ai soggetti sani di controllo. Ulteriori analisi individuavano due gruppi tra i pazienti, con un gruppo più distante dalla situazione degli individui sani.

Molti ceppi batterici presenti nel campione di controllo, sono risultati meno presenti nei pazienti. Alcuni di questi ceppi risultano ridotti nei pazienti, mentre altri ceppi abbondano. Le caratteristiche del microbiota dei pazienti presenta analogie con quelle riscontrate da altri lavori in pazienti che soffrono di depressione.

Il butirrato

Nel caso delle specie di Faecalibacterium, la loro minore presenza porta a una minore produzione di butirrato, un acido grasso a catena corta che riveste un ruolo importante nella comunicazione tra il microbiota intestinale e il cervello. Questi batteri possono rappresentare una possibile terapia per sistemare le alterazioni del microbiota nei pazienti affetti dalla sindrome post-finasteride.

Inoltre, i ricercatori elencano tutta una serie di interazioni tra il microbiota intestinale e gli steroidi come gli androgeni e i glucocorticoidi. L’ipotesi è che finasteride possa aver alterato il microbiota e gli scambi con il cervello. Tuttavia, viene anche detto che il microbiota è piuttosto stabile negli individui adulti, quindi resta in piedi l’ipotesi che queste alterazioni potessero essere presenti anche prima dell’assunzione di finasteride o che comunque rendano i pazienti predisposti a sviluppare gli effetti collaterali di finasteride in modo permanente.

Finasteride effetti collaterali: limiti e sviluppi

Lo studio italiano sugli effetti collaterali del finasteride presenta dei limiti per il piccolo campione analizzato di soggetti con una sindrome che è considerata dagli autori sia nuova che rara. Tuttavia, la composizione del microbiota intestinale in prospettiva può rappresentare uno strumento diagnostico, ma anche un possibile campo di intervento terapeutico per curare la sindrome post-finasteride.

 

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Redazione Calvizie.net
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23 COMMENTS

  1. Speravo in un po’ più di interesse per questo articolo che mi sono affrettato a comporre. C’è anche un tentativo di ipotizzare un rimedio. Bello che sino all’altro giorno si parlava di questi sides in ben due discussioni contemporaneamente….

    Ciao

    MA – r l i n

  2. Ho omesso il dettaglio dell’analisi dei ceppi batterici per non appesantire l’articolo con i nomi scientifici di questi ceppi. Comunque è linkato l’intero studio e i ceppi principali sono citati nell’abstract che riporto qui sotto:

    [URL unfurl=”true”]https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32951160/[/URL]

    [I] Moreover, when visualizing β-diversity, a clustering effect was found in the gut microbiota of a subset of PFS subjects, which was also characterized by a reduction in [B]Faecalibacterium spp. [/B]and [B]Ruminococcaceae UCG-005[/B], while [B]Alloprevotella[/B] and [B]Odoribacter spp [/B]were increased compared to healthy control. [/I]

    Non sono batteri che si possono integrare per via orale. Ho comunque segnalato l’acido butirrico/butirrato perché ci dovrebbe essere una carenza in questi soggetti e di questo esistono vari integratori:

    [URL unfurl=”true”]https://blog.dottmarionigro.it/cervello-fibre-alimentari/[/URL]

    [URL unfurl=”true”]https://www.prezzisalute.com/Integratori/Butyrose.html[/URL]

    [URL unfurl=”true”]https://www.sensilab.it/butifar-new?gclid=Cj0KCQjwqrb7BRDlARIsACwGad4xu06HOogcDimPI0_W6JYqWywIiTsScxn_IR343iT5mmVk3bIufvQaAgduEALw_wcB[/URL]

    [URL unfurl=”true”]https://www.viata.it/actibutir-plus-capsule-30-pezzi-it?gclid=Cj0KCQjwqrb7BRDlARIsACwGad5dcnyxdFbqVg_ea82kRFLyBgvgxTvN22soYD_WML6nFc2cK2vGdOcaAsCPEALw_wcB#.X25OpMJzSM8[/URL]

    [URL unfurl=”true”]https://www.efarma.com/nabutir-1000-40cpr.html?gclid=Cj0KCQjwqrb7BRDlARIsACwGad5Lc1rl5kx4jQBLSIDldKxM5gQAZ1JMQM2iwdD72_XaWh08adpeM3saAsicEALw_wcB[/URL]

    Comunque il tanto deprecato burro ne contiene il 3-3,5%:

    [URL unfurl=”true”]https://it.wikipedia.org/wiki/Burro#Composizione_e_caratteristiche_nutrizionali[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  3. Però argomento ricorrente sui forum come questo….

    Di solito si fa confusione tra semplici sides e questa sindrome.Si ha la sindrome se i sides non cessano dopo anni che si è abbandonato il farmaco. Comunque potrebbe esserci un nesso tra il microbiota e i sides anche per chi non sviluppa la sindrome. Questa è definita dai ricercatori come “rara”, ammesso che appunto non sia preesistente all’assunzione del farmaco. Ci potrebbe quindi essere una predisposizione a sviluppare questa sindrome da parte di alcuni soggetti, il farmaco potrebbe quindi accentuare dei disturbi preesistenti o farli emergere.

    Ciao

    MA – r l i n

  4. In comune hanno l’acido butirrico, ma comunque l’attivo è l’idrocortisone che peraltro è usato topico, mentre qui parliamo di un utilizzo sistemico del butirrato e non certo dell’idrocortisone.

    Ciao

    MA – r l i n

  5. Buonasera Marlin,
    la flora batterica intestinale se non erro regola anche il metabolismo del glutatione, che è stato osservato essere carente in questi soggetti (e quindi non far lavorare bene il fegato per tenere sotto controllo gli estrogeni tra le altre cose).
    Forse integrare il glutatione per via sublinguale o intramuscolare o tramite precursori potrebbe essere un’idea

  6. La flora intestinale regola molte cose e sicuramente anche il glutatione. Qui in anni non sospetti si usava molto il glutatione e lo avevamo nello shop, insieme alla SOD, ora però c’è la NAC che è un precursore del glutatione:

    [URL unfurl=”true”]https://hairshopeurope.com/nac-500mg-complex[/URL]

    Ciao

    MA – r l i n

  7. [B]PFS che abbiamo ormai appurato che non esiste e messa in dubbio da chi ha seguito il fantomatico studio basato su di un “questionario” :rolleyes:[/B]

  8. Qui abbiamo trovato che aiuterebbe per i sides. Però in passato ricordo che era venuto fuori per qualcosa che riguardava i capelli, quando appunto si parlava di acidi grassi utili allo scopo.

    Ciao

    MA – r l i n

  9. Il papà dell’estradiolo è il testosterone, la mamma l’aromatasi, le tue cosce saranno la camera matrimoniale ?

    Ciao

    MA – r l i n

  10. [QUOTE=”flux, post: 1424403, member: 26675″]
    un altro tassello che si aggiunge al puzzle, ma mi sembra un ipotesi molto piu sperimentale rispetto alle evidenze sugli effetti nei neurosteroidi e recettori GABA che reputo i principali colpevoli della PFS…
    [/QUOTE]
    Beh non è detto che si escludano a vicenda.
    Se il fegato non lavora bene e non processa gli estrogeni, l’omocisteina si alza oltre soglia e viene a mancare il glutatione.
    Sono marker abbastanza noti, certo non è detto che dipenda solo da fina

  11. Accumuli adiposi è un side primario di fina, anche se tutti credono che i side principali siano quelli sessuali.

    Ciao

    MA – r l i n

  12. Vai di antisides
    [URL unfurl=”true”]https://www.vitaminity.com/anti-sides-hairloss-nutritional-supplement.html[/URL]

  13. [QUOTE=”Utente1988, post: 1424609, member: 645624″]
    no ma sta cosa la rilevo da molto prima… fosse fina sarebbe una tragedia perché non c’è molto altro contro l’aga…
    [/QUOTE]
    Prova il prodotto indicato è utilissimo

  14. [QUOTE=”lucautente, post: 1438753, member: 25259″]
    ciao scusa come hai detto una volta che si assume nac non necessita l’assunzione di glutatione? ho letto che fa bene pure alla pelle ne sapete di piu? ma sto glutatione occorre assumerlo? 500mg??
    [/QUOTE]
    Luca tu ti stai disintossicando da tutta quella roba che ti sei ingurgitato in sti anni .
    Non ricominciare dai

  15. Il rapporto tra NAC e glutatione lo abbiamo descritto quando questo forum e la home erano nati da non molto tempo:

    [URL unfurl=”true”]https://calvizie.net/nac-n-acetil-cisteina/[/URL]

    [I]La NAC è considerata come miglior sorgente di glutatione del glutatione stesso, per il debole assorbimento per via orale di quest?ultimo. Certe persone con metabolismo alterato debbono procurarsi il glutatione nella sua forma preformata a dei dosaggi fisiologicamente attivi L’efficacia della NAC per accrescere il tasso di glutatione intracellulare è scientificamente dimostrata.[/I]

    Ciao[I] [/I]

    MA – r l i n

  16. In realtà molti dicono che va assunto solo per 2 mesi circa, ma non per i capelli, diciamo in generale, anche se non è ben chiaro quali sarebbero le controindicazioni dovrebbe ancora essere scritto così sul NAC della Long Life. Qualcuno ha lamentato qui possibili problematiche con l’assunzione continuativa di NAC, ma anche in questo caso le cose non sono ben chiare. Io so che devo starci attento perché forse, come altre sostanze antiossidanti, mi può rendere più soggetto a tachicardia, che però è una cosa verso cui sono predisposto.

    Ciao

    MA – r l i n

  17. [QUOTE=”michael, post: 1438798, member: 14569″]
    Appena letto “studio italiano” mi sono fiondato dentro al thread per leggerlo. :ROFLMAO::LOL::ROFLMAO: vero [USER=2862]@proxy[/USER]?
    Magari è stato condotto lo studio da Sir Mazzarella, giusto per appurare la maggiorre utilità della sua lozione topica di finasteride miracolosa, ahaha. 😉
    [/QUOTE]
    Grande Micheal almeno sto giro ci hai azzeccato con l’ITALIANO :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
    Comunque il MAZZA non vendeva nulla e lo studio lo ha fatto nel lontano 1995,anche sto giro non ci hai azzeccato Micheal (y);)

  18. Mazzarella non vende proprio nulla è molto riservato e l’abbiamo stanato noi, ma con lui non abbiamo avuto alcun contatto. L’altro giorno cercavo un modo di illustrare il mio articolo e ho trovato questa nuova immagine del doc, ma c’è n’è solo un’altra già nota che lo ritrae coi capelli corti. Non ho potuto fare a meno di pubblicarla, non credevo ai miei occhi?

    Ciao

    MA – r l i n

  19. [QUOTE=”michael, post: 1438817, member: 14569″]
    L’unica foto che ho visto di Sir Mazzarella è con un pagliaio di capelli, essendo molto riservato avrà utilizzato di nascosto la sua lozione miracolosa dal lontano 1995. ???
    [/QUOTE]
    Tutta invidia la tua,tu ti bombardi con bombe atomiche e stai sempre uguale :LOL:

  20. [QUOTE=”michael, post: 1438827, member: 14569″]
    Ma le cure oggi veramente efficaci, ovverosia un DHT serio (finasteride e dutasteride sistemici) oltre al minoxidil (lozione o orale), sono le uniche cure che possono aiutarti a rallentare la miniaturizzazione per qualche decina di anni in più, ma di certo non fermano la miniaturizzazione di tutto il DHT che continua a rimanere in circolo.
    [/QUOTE]
    A me aiutano da 22 anni ,sei tu che dici che non funziona nulla mica io 😉

  21. [QUOTE=”michael, post: 1438879, member: 14569″]
    Che non arresta l’avanzare della calvizia, quello lo dico, almeno nella maggioranza dei casi, però rallentare.
    [/QUOTE]
    Non arresta ma se ti curi costantemente,ti porta a quella fase di stasi (tipo la mia) dive tutto è fermo.
    Tu dici che su di te non funziona nulla, quindi non funziona nulla su tutti (questo è quello che la gente capisce quando scrivi e chi ti fanno notare ?)

  22. [QUOTE=”michael, post: 1438899, member: 14569″]
    Ma se costantemente ed assiduamente consiglio ai nuovi utenti che senza un anti DHT e minoxidil come cure di base non vanno da nessuna parte. Aggiungo altresì che se l’aga sta avanzando seriamente con 1 mg di finasteride ma anche con la dutasteride non si blocca l’avanzare della miniaturizzazione, ma nel migliore delle ipotesi la si rallenta. Poi magari ad una certa età (vero Proxy? ?) si può stabilizzare la situazione.
    [/QUOTE]
    [B]Poi magari ad una certa età (vero Proxy? ?) si può stabilizzare la situazione [/B]
    Certo Micheal,basta seguire quello che ho detto sopra,quindi magari hai speranze pure [B]tu(anzi mi si di no)?[/B]

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