Effluvio da stress ed effluvio da infezioni: due cause che possono spiegare la perdita di capelli.
Diversi studi hanno dimostrato come lo stress influenzi negativamente le proprie funzioni biologiche. Per “stress” si intende essenzialmente la reazione automatica di un individuo che si trova costretto ad affrontare una situazione di squilibrio tra le diverse sollecitazioni ricevute e le risorse a sua disposizione.
Tra gli effetti negativi scaturiti dallo stress, alcune prove statistiche hanno dimostrato un legame tra stress e caduta dei capelli.
Effluvio da stress
Stress cronico, depressione e improvvisi attacchi d’ansia acuta possono favorire l’instaurarsi del telogen effluvium. Questo accade perché, quando soffriamo di stress, il nostro corpo rilascia un ormone steroideo, il cortisolo, che contribuisce all’indebolimento delle risorse metaboliche, dei tessuti e del sistema immunitario.
La caduta di capelli progredisce fino a diventare visibile in un arco di tempo compreso tra poche settimane e quattro mesi dopo l’episodio scatenante. L’effluvio telegenico persiste per tutto il periodo caratterizzato da stress e si può protrarre anche per i mesi successivi, anche se è stata eliminata la fonte ansiogena.
Il meccanismo attraverso cui lo stress agisce sui follicoli capilliferi è sconosciuto. Tuttavia, è risaputo che essi siano circondati e percorsi da una fitta rete di cellule nervose. Pertanto, vi è la possibilità che i processi chimici aventi luogo all’interno del sistema nervoso possano inviare segnali negativi anche ai follicoli capilliferi, frustrandone la regolare attività.
Effluvio da infezioni
Un’altra causa che può portare alla caduta dei capelli è riconducibile ad agenti patogeni che possono provocare una caduta di tipo telogen effluvium.
Non è ancora chiaro come ciò avvenga. Tuttavia, è probabile che l’effluvio sia causato da una riduzione della salute generale dell’organismo associata alle patologie croniche.
Quando il corpo viene deprivato delle sostanze nutritive essenziali e si verificano variazioni nella produzione ormonale, i follicoli capilliferi si ritrovano a svolgere la loro funzione in condizioni sfavorevoli. Essi possono ridurre la loro attività di produzione o addirittura interromperla finché le condizioni fisiche non migliorino.
Se la cura dell’infezione ha esito positivo e se l’eliminazione dello stimolo immunitario cronico consente al corpo di recuperare completamente, i follicoli capilliferi riprendono la loro regolare attività e di conseguenza si ottiene la ricrescita dei capelli.
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