Idrocortisone: cosa è?
Il termine idrocortisone viene utilizzato per indicare l’ormone cortisolo quando viene somministrato come farmaco.
L’idrocortisone in tricologia ha un grande rilievo e il suo utilizzo appare una scelta razionale e vantaggiosa sia in caso di telogen effluvium (acuto e cronico) sia in caso di alopecia androgenetica.
Di seguito, la molecola:
Qual è l’utilità dell’idrocortisone in tricologia?
L’utilizzo topico di questo principio attivo può risultare assai vantaggioso in quanto si pone a cavallo fra le terapie endrocrine e quelle intese a modulare, attraverso il sistema adenilciclasi-cAMP, il metabolismo energetico del bulbo pilifero.
L’idrocortisone è “fattore permissivo” essenziale per l’attivazione delle cellule staminali a livello dell’infundibolo nel momento del Catagen III e quindi, un suo utilizzo topico, permette di ottimizzare la fase Catagen. L’ottimizzazione della fase Catagen (a cui concorre anche l’applicazione topica di estrone solfato) permette di ottenere una fase Anagen maggiormente evoluta.
Esso rappresenta un nuovo e razionale approccio terapeutico nella terapia dell’alopecia androgenetica. Inoltre, è un principio attivo dalle interessanti caratteristiche anti-infiammatorie utili per contrastare irritazioni, pruriti e desquamazioni.
Idrocortisone e alopecia androgenetica: i benefici
a) In caso di seborrea, l’uso di un blando corticosteroide non alogenato è certamente utile per controllare l’eritema e la desquamazione, oltre che per rimuovere il sebo, mettendo così la cute in condizioni di poter ricevere meglio le altre terapie topiche.
b) L’ idrocortisone facilità le attività mediate da cAMP (Iizuka H. – Voorhees J.) attraverso un blocco della fosfodiesterasi (Zanussi C.). Inoltre, si sostiene che si attivi l’adenilciclasi, attivando così anche il metabolismo energetico del tricocheratinocita.
c) Esso attiva la neoglicogenesi delle cellule della matrice e della papilla del bulbo pilifero, analogamente a quanto avviene nel fegato. Il glicogeno si accumula nel citoplasma cellulare durante il telogen e viene consumato durante l’anagen (De Villez R.L.). Il cortisolo consente, quindi, una produzione di glicogeno garante della omeostasi glicidica ed energetica del capello.
d) L’ idrocortisone si lega debolmente ai recettori degli androgeni, riduce l’attività enzimatica della 5 alfa reduttasi e compete, sia pur blandamente, con il diidrotestosterone per il recettore citosolico.
e) L’ idrocortisone è probabilmente capace di incrementare i fenomeni di aromatizzazione del follicolo pilifero, analogamente a quanto dimostrato nel tessuto adiposo (Salerno R.).
f) L’ idrocortisone è utile a contrastare i fenomeni infiammatori follicolari e perifollicolari che accompagnano il defluvio androgenetico e che, esitando in fibrosi, contribuiscono al determinarsi delle fasi finali della alopecia androgenetica.
g) Esso, infine, risulta particolarmente utile nella terapia degli effluvi, nei quali centinaia di capelli entrano, quotidianamente e contemporaneamente, in fase Telogen.
Dove trovare l’idrocortisone?
In una normale farmacia italiana si può reperire:
– Locoidon lozione, a base di idrocortisone butirrato 0.1%, flacone da 30 ml;
– Scalpicin lozione, a base di idrocortisone 0.5%, flacone da 50 ml.
Inoltre, è possibile farsi preparare dalla propria farmacia di fiducia una lozione galenica idro-alcoolica a base di idrocortisone in varie forme (idrocortisone, idrocortisone butirrato, idrocortisone acetato), scegliendo ovviamente la giusta concentrazione.
Come si usa?
Il prodotto viene applicato nelle zone interessate con un leggero massaggio, salvo diversa prescrizione medica. Esso deve essere utilizzato 2-3 volte a settimana alla dose di 2-3 ml per ciascuna applicazione avendo cura di lasciare agire il prodotto per almeno 4-5 ore prima di lavare i capelli. Il suo utilizzo è perfettamente compatibile con gli altri trattamenti topici.
Quali sono gli effetti collaterali?
Alle posologie consigliate sopra, l’utilizzo topico di idrocortisone non presenta effetti collaterali degni di nota.
Infatti, l’idrocortisone, sebbene sia una corticosteroide, ha una potenza limitata e certamente non confrontabile con altri prodotti appartenenti alla stessa categoria ma molto più potenti (come mometasone furoato, clobetasol propionato).
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