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Luci e ombre sulla vitamina A

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La vitamina A nella dieta regola il sito di integrazione MMTV collegato al WNT e porta all’alterazione del ciclo del capello.

Suo L 1, Sundberg JP 2, Everts HB 3.

1 Ohio State University, Columbus, OH, 43210, Stati Uniti d’America.
2 Jackson Laboratory, Bar Harbor, ME 04609-1500, USA.
3 Ohio State University, Columbus, OH, 43210, Stati Uniti d’America everts.1@osu.edu hbeverts@aol.com.

Sintesi

L’alopecia areata (AA) è una malattia autoimmune che comporta la perdita dei capelli a causa di un attacco immune cellulo-mediato sulla porzione inferiore del follicolo pilifero durante il suo ciclo. Alimentando i topi con 3-7 volte il livello raccomandato di vitamina A nella dieta, si ha un’accelerazione della progressione del modello di AA che si ottiene sui topi C3H/HeJ con degli innesti di AA.

In questo studio, abbiamo anche scoperto che la dieta di vitamina A, in modo dose-dipendente, attiva le cellule staminali del follicolo pilifero (SCS) per indurre lo sviluppo e la fase di crescita del ciclo del pelo (anagen), cosa che potrebbe rendere il follicolo pilifero più suscettibile di attacco autoimmune.

La vitamina A attiva le staminali del follicolo, ma la sua azione viene contrastata da processi autoimmunitari

L’eccesso di vitamina A (retinolo), cosi come la carenza, influisce negativamente sui capelli. Questo studio mostra che l’azione attivatrice delle staminali del follicolo da parte della vitamina A porta allo sviluppo e alla fase di crescita (anagen) del ciclo del capello, ma nell’alopecia areata questa viene contrastata dai meccanismi autoimmunitari.

Per un’integrazione con le sole vitamine e oligoelementi utili per i capelli si veda ad esempio il B-Mineral Complex Vitaminity

 

 

Il nostro scopo è quello di determinare il meccanismo attraverso il quale la dieta di vitamina A regola il ciclo del capello. Abbiamo scoperto che la vitamina A aumenta in modo dose-dipendente la beta-catenina localizzata nel nucleo (CTNNB1, un marker della classica segnalazione della famiglia WNT attivata dal MMTV, ossia dal virus del tumore mammario dei topi) ei livelli di WNT7A all’interno del rigonfiamento (“bulge”) del follicolo pilifero in questi C3H/HeJ.

Questi risultati suggeriscono che alimentando i topi con alti livelli di vitamina A nella dieta aumenta la segnalazione WNT che attiva le cellule staminali del follicolo pilifero.

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Redazione Calvizie.net
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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
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