Bardana e capelli
La bardana è sempre stata utilizzata per la cura dei capelli, soprattutto per le sue attività antiseborroiche e antinfiammatorie. Ora uno studio ha evidenziato l’attività di uno dei principali attivi di questa pianta, ossia l’arctina. Quest’ultima si è rivelata antiossidante e in grado di attivare la proteina-chinasi MAPK e il percorso Wnt che stanno alla base della generazione dei capelli.
Lo studio
Biol. Res. 2 Â 30 Settembre 2014
L’arctina blocca la senescenza indotta dal perossido di idrogeno e la morte cellulare attraverso i cambiamenti di espressione del microRNA nelle cellule della papilla dermica umana.
Bae S, K Lim, Cha H, un IS, Lee J, K Lee, Lee G, K Lee, Jung H, K Ahn, An S.
Una premessa
Sempre maggiori evidenze indicano che le specie reattive dell’ossigeno (ROS) sono un importante fattore eziologico nell’innescare la senescenza delle cellule della papilla dermica e della perdita di capelli, ossia dell’alopecia. L’arctina è un lignina attiva isolata dal Arctium lappa (Bardana) e ha proprietà anti-infiammatorie, anti-microbiche ed effetti anti-cancerogeni. Nel presente studio, abbiamo scoperto che l’arctina esercita effetti anti-ossidanti sulle cellule della papilla dermica dei capelli umani (HHDPCs).
I risultati
Per capire meglio il meccanismo, abbiamo analizzato il livello di citotossicità indotta dal perossido di idrogeno (H2O2), la morte cellulare, la produzione di ROS e la senescenza dopo pretrattamento delle HHDPCs con l’arctina. I risultati hanno mostrato che il pretrattamento con l’arctina ha inibito significativamente la riduzione della vitalità cellulare indotta dall’H2O2. Inoltre, il pretrattamento con arctina ha ridotto l’accumulo della fase sub-G1 e l’arresto del ciclo cellulare G2 indotti dall’H2O2.
Fig.1: Una pianta di bardana (Arctium lappa) in fiore.
È interessante notare che l’aumento delle ROS intracellulari indotti dall’H2O2 è stato drasticamente ridotto nelle HHDPCs coltivate in presenza di arctina. Questo effetto è stato confermato dai risultati del test sulla senescenza associata alla beta-galattosidasi (SA-β-gal); abbiamo scoperto che il pretrattamento con arctina ha ridotto la senescenza indotta dall’H2O2 nelle HHDPCs. Utilizzando il microRNA (miRNA) microarray e l’analisi bioinformatica, abbiamo dimostrato che questo effetto anti-ossidante della arctina nelle HHDPCs è collegato con la proteina-chinasi attivata dai mitogeni (MAPK) e con il percorso di segnalazione Wnt.
Bardana: le conclusioni
Nel loro insieme, i nostri dati suggeriscono che l’arctina ha un effetto protettivo contro la disfunzione delle cellule di HHDPCs indotta dalle ROS e può, quindi, rivelarsi utile per le strategie di prevenzione e di cura dell’alopecia.
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