Evoluzione e cura della calvizie. Il trattamento della caduta dei capelli potrebbe essere semplice come l’azionamento di un “interruttore” molecolare.
I ricercatori hanno proposto che la capacità di far crescere i capelli lunghi del cuoio capelluto negli esseri umani abbia avuto origine da un antico programma molecolare che è stato riattivato da fattori evolutivi, come l’andatura eretta.
Inizialmente, i capelli lunghi del cuoio capelluto hanno aiutato i primi esseri umani in Africa ad adattarsi al calore e alle radiazioni solari, mentre in seguito hanno acquisito un significato culturale per segnalare l’età, la salute e lo status sociale.
Lo studio suggerisce che la comprensione dei meccanismi molecolari della crescita dei capelli potrebbe aprire la strada a trattamenti avanzati per la perdita dei capelli, con il potenziale di migliorare la qualità della vita di milioni di persone.
Uno studio suggerisce che i capelli lunghi del cuoio capelluto si sono evoluti come adattamento al calore e in seguito hanno acquisito un significato culturale. I ricercatori hanno identificato un programma molecolare dormiente che potrebbe portare a terapie migliori per la perdita dei capelli.
Secondo questo studio le radiazioni solari e l’andatura eretta hanno portato ad avere peli lunghi, ossia capelli sullo scalpo.
Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori della Penn State, dell’Università della California di Irvine e della National Taiwan University, curare la caduta dei capelli potrebbe essere semplice come sviluppare terapie per attivare un “interruttore” molecolare.
I ricercatori hanno esaminato l’evoluzione biologica e sociale dei capelli del cuoio capelluto umano. Sulla base della loro analisi, hanno proposto una nuova teoria che indica una base molecolare alla base della capacità di far crescere i capelli lunghi del cuoio capelluto.
In breve, gli antenati dell’uomo potrebbero aver sempre avuto la capacità di far crescere i capelli lunghi sul cuoio capelluto, ma il tratto è rimasto dormiente fino a quando determinate condizioni ambientali e biologiche – come camminare in posizione eretta su due gambe – hanno attivato il programma molecolare.
Il team ha pubblicato i suoi risultati, che secondo il team potrebbero servire come base per futuri lavori sperimentali, sul British Journal of Dermatology.
Il ruolo dei capelli lunghi del cuoio capelluto nell’evoluzione umana
“Gli esseri umani hanno capelli estremamente lunghi sul cuoio capelluto”, ha dichiarato Nina Jablonski, professore emerito di antropologia alla Penn State e coautrice del lavoro.
“Allo stesso modo, gli attributi dei capelli del cuoio capelluto – lunghezza, forma, colore e perdita di capelli – svolgono un ruolo essenziale nella comunicazione sociale. Indicano la nostra ascendenza, l’età, la salute, la maturità sessuale e lo status sociale, solo per citarne alcuni.
Eppure, nonostante l’importanza di avere capelli lunghi sul cuoio capelluto, sappiamo molto poco su come questa caratteristica della pelle umana sia nata e come sia regolata”.
Una precedente ricerca condotta da una delle dottorande di Jablonski – Tina Lasisi, laureatasi nel 2021 e ora assistente alla cattedra di antropologia biologica dell’Università del Michigan – aveva dimostrato che i capelli ben arricciati, in particolare, fungevano da efficace scudo contro il sole, riducendo la necessità di un’eccessiva sudorazione che può causare una pericolosa disidratazione.
I capelli folti proteggono la testa dal sole evitando la disidratazione.
Sulla base di questo lavoro, i ricercatori hanno proposto che i capelli lunghi del cuoio capelluto si siano inizialmente evoluti per proteggere i primi antenati dell’uomo nell’Africa equatoriale dall’intenso calore e dalle radiazioni solari dell’ambiente in cui vivevano, per poi assumere un significato in molte altre sfere della vita, come la segnalazione dell’età, della salute, della maturità e dello status sociale.
“I capelli lunghi e strettamente arricciati erano un adattamento cruciale che permetteva ai nostri antenati di prosperare in ambienti caldi e aperti”, ha detto Jablonski. “Questo tipo di capelli non solo riduceva l’esposizione al calore, ma conservava anche acqua ed elettroliti vitali, che potevano fare la differenza tra la vita e la morte in condizioni così estreme”.
Capire quando si sono evoluti i capelli lunghi del cuoio capelluto aiuterà a capire meglio quando hanno acquisito i loro scopi essenziali non biologici, ha detto Jablonski.
Crescita dei capelli negli esseri umani e in altri mammiferi
Sebbene i peli lunghi siano rari tra i mammiferi, non sono del tutto esclusivi dell’uomo. Secondo i ricercatori, anche animali come i leoni maschi, gli oranghi e persino i mammut lanosi, ormai estinti, hanno sviluppato peli notevolmente lunghi, anche se per motivi diversi.
Questi esempi ci dicono che il progetto molecolare per la crescita di capelli molto lunghi è sempre esistito, anche se spesso in uno stato “silenzioso””, ha dichiarato il coautore Sung-Jan ‘Jerry’ Lin, professore di ingegneria biomedica presso la National Taiwan University.
Il dr. Plikus
“Quando gli antenati dell’uomo hanno evoluto la loro capacità di far crescere i capelli estremamente lunghi del cuoio capelluto, è probabile che ciò sia avvenuto grazie ad alcune modifiche genetiche che hanno riattivato un programma dormiente piuttosto che attraverso l’evoluzione di un meccanismo molecolare completamente nuovo”.
I risultati hanno implicazioni più ampie per la ricerca medica, in particolare per affrontare la perdita di capelli, una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.
“Capire come i follicoli piliferi del cuoio capelluto umano fanno crescere normalmente capelli molto lunghi porterà naturalmente a nuovi bersagli molecolari per terapie più efficaci contro la perdita dei capelli”, ha dichiarato il coautore Maksim Plikus, professore di biologia cellulare e dello sviluppo presso l’Università della California, Irvine.
“Questa conoscenza potrebbe portare a trattamenti che aiutano a ripristinare la crescita dei capelli e ad alleviare il disagio emotivo che spesso accompagna la perdita dei capelli”.
Riferimento: “Evolution of long scalp hair in humans” di Lo-Yu Chang, Maksim V Plikus, Nina G Jablonski e Sung-Jan Lin, 22 gennaio 2025, British Journal of Dermatology.
DOI: 10.1093/bjd/ljae456
A questa ricerca ha contribuito anche Lo-Yu Chang, studente laureato presso il Dipartimento di Biologia Molecolare e Genetica della School of Medicine della Johns Hopkins University. La Taiwan Bio-Development Foundation, il National Taiwan University Hospital e il Taiwan National Science and Technology Council hanno sostenuto questo lavoro.
Articolo tratto, tradotto e adattato da scitechdaily.com
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