ABS-201: l’iniezione creata con l’intelligenza artificiale che promette di risvegliare i follicoli e far ricrescere i capelli
Una nuova speranza per chi soffre di calvizie potrebbe arrivare dall’unione tra biotecnologia e intelligenza artificiale.
Gli scienziati della Absci Corporation, azienda con sede a Vancouver, hanno sviluppato un farmaco sperimentale, chiamato ABS-201, che nei test preclinici ha dimostrato di stimolare la ricrescita dei capelli agendo direttamente sui follicoli dormienti.
A differenza dei trattamenti tradizionali, questa soluzione non mira soltanto a rallentare la caduta, ma a riattivare il ciclo naturale del capello, aprendo la strada a un approccio rigenerativo mai visto prima.
Un passo oltre minoxidil e finasteride
Per oltre trent’anni, i principali rimedi contro la perdita di capelli sono stati il minoxidil e la finasteride. Entrambi aiutano, ma hanno limiti importanti: il minoxidil richiede applicazioni quotidiane e produce risultati modesti; la finasteride può causare effetti collaterali, tra cui calo della libido e sbalzi ormonali.
ABS-201 è diverso. Si tratta di un farmaco iniettabile che mira a risvegliare i follicoli inattivi, anziché limitarsi a proteggere quelli ancora funzionanti.
Il meccanismo d’azione si basa sulla modulazione del recettore della prolattina, una proteina che regola il ciclo vitale del follicolo pilifero. Intervenendo su questo recettore, il farmaco è in grado di riattivare la fase anagen, quella in cui il capello cresce attivamente.
La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi, una ghiandola alla base del cranio, che stimola la produzione di latte materno.
L’IA entra in campo: progettare un farmaco in 24 mesi
L’aspetto più rivoluzionario di ABS-201 è il suo processo di progettazione.
Secondo quanto spiegato al Popular Mechanics dal CEO di Absci, Sean McClain, il farmaco è stato sviluppato grazie all’intelligenza artificiale generativa, che ha “creato da zero” una molecola proteica capace di legarsi in modo ottimale ai recettori del follicolo.
“Invece di testare migliaia di molecole manualmente,” spiega McClain,
“l’IA ci ha permesso di prevedere la struttura ideale in pochi mesi. È come progettare il farmaco perfetto prima ancora di produrlo.”
Il risultato è un tempo di sviluppo record: meno di due anni e un costo di circa 15 milioni di dollari, contro gli oltre dieci anni e centinaia di milioni richiesti dai metodi tradizionali.
I test preclinici: risultati sorprendenti
Gli esperimenti condotti su topi e macachi hanno mostrato effetti notevoli.
Dopo 22 giorni di trattamento, i topi trattati con ABS-201 hanno mostrato una ricrescita completa dei peli nelle zone trattate, mentre il gruppo che riceveva minoxidil ha mostrato miglioramenti solo parziali.
“I peli sono ricresciuti in modo omogeneo e con una densità molto superiore al previsto,”
ha spiegato il dottor Christopher Davis, biologo molecolare di Absci,
“e, cosa ancora più interessante, senza la tipica fase di caduta iniziale che accompagna molti trattamenti.”
Nei macachi, che hanno follicoli simili a quelli umani, il trattamento ha prodotto una ricrescita visibile e uniforme dopo poche settimane, suggerendo un meccanismo biologico solido e replicabile.
I macachi a coda mozza su cui sono stati sperimentati tutti i farmaci anticalvizie approvati e su cui è stato sperimentato anche ABS-201.
Una terapia comoda e sostenibile
ABS-201 non solo promette risultati più efficaci, ma anche una maggiore comodità.
Mentre i prodotti tradizionali richiedono applicazioni giornaliere, questo farmaco potrebbe essere somministrato una o due volte all’anno tramite iniezione.
Secondo i ricercatori, questo approccio migliorerà l’aderenza terapeutica e ridurrà i problemi legati all’uso discontinuo.
“La semplicità del trattamento è parte del suo potenziale,” aggiunge McClain.
“Vogliamo che le persone non debbano ricordarsi di usare un prodotto ogni giorno per mesi. L’obiettivo è una soluzione a lungo termine, praticamente senza pensieri.”
I prossimi passi
Il farmaco si trova ora nella fase di studio preclinico avanzato, ma gli esperti invitano alla cautela.
Come sottolinea la professoressa Annette McCarthy, dermatologa dell’Università di Sydney:
“I risultati sugli animali sono promettenti, ma i cicli di crescita dei capelli umani sono molto più complessi.
Serviranno test clinici controllati per capire se questo effetto si traduce davvero in ricrescita stabile negli esseri umani.”
Absci ha già annunciato l’intenzione di avviare studi clinici sull’uomo nel 2026, con l’obiettivo di verificare efficacia e sicurezza in pazienti affetti da alopecia androgenetica.
La pipeline della Absci.
Un futuro di biotecnologia e capelli rigenerati
Se i risultati verranno confermati, ABS-201 potrebbe diventare il primo trattamento rigenerativo per la calvizie, capace di agire sulle cause biologiche anziché sui soli sintomi.
È l’inizio di una nuova era, dove intelligenza artificiale e medicina rigenerativa si fondono per restituire fiducia, benessere e – finalmente – capelli.
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