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Zinco: il ruolo nella cura dei capelli

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Zinco: la struttura

L’organismo umano contiene circa 1-2,5 mg di zinco, presente soprattutto nelle ossa, nei denti, nella pelle, nel fegato, nei muscoli e nei capelli.
In particolare, i capelli possono anche essere usati per valutare con il mineralogramma lo status generale dello zinco.

La maggior parte delle proteine include delle regioni con struttura secondaria (e le fibroproteine lo sono integralmente) che avvolgendosi, danno luogo alla configurazione tridimensionale globale della proteina.
La struttura secondaria più comune è l’alfa-elica (in cui lo scheletro della proteina si avvolge a formare l’elica caratteristica) e il filamento beta (in cui l’impalcatura di sostegno è completamente distesa). I residui di istidina e cisteina vengono uniti da un atomo di zinco, che serve essenzialmente a fissare assieme il filamento beta e l’elica.

La funzione dello zinco

Lo zinco (peso atomico 65) è indispensabile per la crescita corporea, per i processi riparativi dei tessuti e per una normale risposta immunitaria.
Inoltre, interviene come cofattore nella sintesi dei collagene e agisce come tale in oltre settanta reazioni enzimatiche conosciute, risultando presente nella molecola di circa cento metalloenzimi.

Fabbisogno giornaliero e carenza

Il fabbisogno giornaliero è stimato in 10-15 mg per l’adulto, 20 mg per le gestanti, 30 mg per le nutrici.La carenza di zinco provoca disturbi gravi in tutti gli organismi viventi.

L’uomo soddisfa il suo fabbisogno attraverso una alimentazione variata.
Lo zinco è contenuto nella carne, nel pesce, nei cereali e nei legumi.
L’assorbimento dello zinco si attua a livello duodenale ed intestinale con meccanismo attivo, ad opera di una proteina trasportatrice che lo veicola attraverso la parete intestinale.

La carenza grave del metallo o della proteina intestinale determina l’acrodermatite enteropatica. Oltre a causare diarrea costante e steatorrea, questa malattia comporta anche manifestazioni cutanee distali, periorifiziali o vesciscobollose, e la perdita totale di capelli, ciglia e sopracciglia.
Questa rara alterazione ereditaria, autosomica recessiva, spesso si manifesta nel bambino allo svezzamento e risponde rapidamente alla somministrazione orale di solfato di zinco, 50-200 mg al giorno, con remissione della diarrea, rapida ricrescita dei capelli e delle ciglia e sopracciglia. Nell’adulto un quadro simile si può vedere solo in paziente alimentato da mesi solo per via parenterale.

Zinco e capelli: il ruolo in tricologia

Somministrare supplementi di zinco a chi perde i capelli per defluvio androgenetico inibirebbe un’eccessiva 5 alfa riduzione periferica.

Tuttavia, se si somministra zinco a scopo tricologico occorre fare attenzione all’assorbimento intestinale del rame. Esso, infatti, per competizione sullo stesso carrier intestinale, può venire gravemente ridotto da una eccessiva quantità di zinco.

In alcune zone dell’Egitto e dell’Iran, dove la dieta carente di zinco comporta alterazioni della crescita e dello sviluppo sessuale, non pare vi siano comunque evidenti alterazioni dei capelli e dei peli nella popolazione.

In base a parecchi studi fatti in USA, in Europa e in Canada, si è visto che una non piccola percentuale di bambini al di sopra dei 4 anni ha un basso livello di zinco, associato con scarso appetito, ridotto accrescimento ed alterazioni del gusto (ipogeusia).

Pare proprio che la frequenza della ipozinchemia sia frequente e pressoché diffusa come la carenza di ferro. Potrebbe essere responsabile di tale deficit un alto consumo di latte che è un alimento carente di zinco. Comunque sia, nella maggior parte dei casi la carenza di zinco è moderata e causata da apporto insufficiente. Mentre, più raramente è secondaria a patologie da malassorbimento.

Con un trattamento a base di solfato di zinco l’appetito migliora, il gusto torna normale e si raggiunge un normale accrescimento.

Lo zinco è un inibitore delle lipasi dei batteri e dei lieviti, saprofiti della cute umana (particolarmente evidente risulta la sua capacità inibente sulle lipasi del propinebacterium).

Farmaci e dosaggi fisiologici

Somministreremo quindi, a scopo profilattico, solfato di zinco a dosaggi fisiologici, circa 20 mg al giorno.
Un apporto superiore sarà riservato solo a pazienti in cui sia accertato un basso livello plasmatico del metallo.

Ricordiamo che alcuni farmaci possono provocare un deficit di zinco determinando una soppressione dell’assorbimento, aumentandone l’escrezione o interferendo con nutrienti ad azione sinergica come la vitamina B6 ed il magnesio. Questi farmaci sono:
– etambutolo ed isoniazide
– anti MAO
– corticosteroidi
– diuretici tiazidici

La zinchemia normale è di 0,7-1,5 mg/l di siero.

 

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Redazione Calvizie.net
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