Omega 3: a cosa servono
EPA e DHA, in rapporto 2-1, sono presenti in concentrazione superiore al 75% (750mg complessivi per softgel suddivisi in 510mg di EPA e 240mg di DHA).
La sostituzione nella dieta dei grassi saturi con grassi insaturi contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue (acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi sono grassi insaturi). EPA e DHA contribuiscono alla normale funzione cardiaca. In particolare, il DHA contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale della capacità visiva normale.
Vitaminity Omega 3 Complex: caratteristiche d’eccellenza
- Rapporto EPA/DHA 2:1
In una dieta carente di omega 3, è molto difficile avere livelli sufficienti di EPA a causa del lavoro metabolico richiesto per la sua sintesi. Un’altra motivazione è che l’acido eicosapentaenoico è impiegato per sintetizzare il DHA mediante un processo enzimatico che sfrutta desaturasi, elongasi ed un’ossidazione perossisomiale. Per questa ragione, l’assunzione di EPA e DHA in rapporto 2:1 garantisce un’introduzione di questi acidi grassi omega 3 nella corretta proporzione. Inoltre, sulla base delle evidenze scientifiche tale rapporto è indicato come il più efficace.
- Origine
L’olio di pesce contenuto nelle softgel di Vitaminity Omega 3 Complex è ottenuto dalla pesca nei mari più incontaminati e mediante un processo di distillazione molecolare che protegge l’olio da fenomeni di ossidazione e trans-isomerizzazione. Inoltre, il processo di produzione prevede un preliminare step di purificazione per la rimozione di impurezze dall’olio crudo.
- Elevata qualità
Bassissimi tenori di contaminanti e standard di purezza (perossidi, TOTOX, piombo, mercurio3, diossine e furani, PCBs) conformi alla GOED (Global Organization for EPA and DHA omega 3) garantiscono elevata sicurezza al consumatore. La GOED è un’organizzazione composta dai principali e accreditati produttori di omega-3 che collabora con le più importanti autorità europee tra cui EFSA (European Food Safety Authority, Autorità europea per la sicurezza alimentare) in materia di qualità, sicurezza e indicazioni d’uso dei prodotti nutrizionali a base di EPA e DHA. Clicca qui per maggiori informazioni e tabelle comparative sulle varie certificazioni mondiali per garantire la qualità dell’olio di pesce negli integratori alimentari.
Integratore Alimentare a base di olio di pesce con acidi grassi insaturi e Omega 3 (min. 90%) e EPA/DHA (min. 75%)
Integrazione di Omega 3: evidenze scientifiche
1. Cardioprotezione
Studio clinico condotto su 11324 pazienti sopravvissuti ad infarto del miocardio a cui è stato somministrato per 3,5 anni a random capsule di omega 3 ad alta concentrazione (1 g/die, n=2836), vitamina E (300 mg die, n=2830), entrambi (n=2830) e niente (controllo, n=2828). Il trattamento con omega-3 senza vitamina E ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio cardiovascolare: riduzione del rischio di morte del 20% e morte cardiovascolare del 30% nei pazienti trattati.
Studio clinico doppio cieco, randomizzato su 339 pazienti e controllato da placebo con lo scopo di valutare l’efficacia della supplementazione a lungo termine di acidi grassi omega 3 nel prevenire la restenosi delle coronarie. I pazienti hanno ricevuto 3 g di EPA e 2.1 g di DHA al giorno in forma di capsule da 1 grammo di omega 3 (con un contenuto in EPA e DHA in forma di esteri etilici non inferiore all’85%) un mese prima dell’angioplastica coronarica percutanea (PTCA), un mese dopo e hanno continuato a prendere metà dose per altri 6 mesi contro un placebo a base di olio di oliva. La restenosi è stata valutata mediante angiografia quantitativa e definita in due modi: ricomparsa della stenosi > del 50% del diametro (definizione I) e come perdita > 50% del guadagno del lume immediatamente dopo la PTCA (definizione II). Lo studio ha evidenziato i seguenti risultati: tasso di restenosi del vaso del 29.4% (def. I) e 31.6% (def. II) nel gruppo che ha ricevuto omega 3 contro il 39.6% e 35.4% del placebo; tasso di restenosi per paziente del 31.2% (definizione I) e 33.6% (definizione II) nel gruppo che ha ricevuto omega 3 e 40.9% e 37.1% nel gruppo che ha ricevuto il placebo. Pertanto un trattamento a lungo termine di omega 3 prima dell’angioplastica coronarica produce una riduzione del tasso di restenosi rispetto al placebo.
Studio clinico giapponese randomizzato, open label, blinded endpoint con l’obiettivo di valutare l’efficacia che deriva dell’assunzione a lungo termine di EPA nel prevenire gravi eventi coronarici (improvvisa morte cardiaca, infarto del miocardio fatale e non, e altri eventi non fatali come angina pectoris, angioplastica, stenting e bypass coronarico) in pazienti affetti da ipercolesterolemia (studio condotto su 18645 pazienti con colesterolo totale pari a 6.5 mmol/L o superiore). Ad un gruppo di pazienti sono stati somministrati 1800 mg di EPA al giorno con statine e ad un gruppo solo statine (controllo). Una riduzione di eventi coronarici gravi del 19% ha caratterizzato i pazienti con storia di disturbi coronarici a cui è stato somministrato EPA.
2. Colesterolo e trigliceridi
Studio clinico doppio cieco controllato da placebo della durata di 6 mesi e seguito da successivi 6 mesi open label condotto su 935 pazienti affetti da ipertrigliceridemia associata ad addizionale rischio cardiovascolare come ad esempio l’intolleranza al glucosio e NIDDM (diabete mellito tipo II non insulino dipendente). Nei sei mesi di follow up con 2 g di omega 3 ad alta concentrazione in forma di esteri etilici (contenuto in EPA e DHA in forma di esteri etilici non inferiore all’85%) nei pazienti affetti da ipertrigliceridemia e intolleranza al glucosio, NIDDM (diabete mellito tipo II non insulino dipendente) è stata associata ad una riduzione del valore dei trigliceridi ematici, colesterolo totale (– 4.15% rispetto ai sei mesi di trattamento con placebo) e aumento dei livelli di HDL (+7.4%) senza alterazioni glicemiche.
3. Pressione arteriosa
Oltre 17 studi clinici evidenziano che l’integrazione con la dieta di elevate dosi di omega-3, generalmente più di 3g/die, porta ad una significativa riduzione della pressione sanguigna in individui affetti da ipertensione non trattata.
4. Vista e omega 3
Studio clinico triplo-cieco, randomizzato, controllato da placebo condotto su 74 partecipati sani di età compresa tra 45-77anni. Ai pazienti è stata determinata l’acutezza visiva e cognitiva e i livelli plasmatici di DHA al momento 0 e dopo 90 giorni di integrazione con 1 g di olio di tonno contenente 252 mg di DHA e 60 mg di EPA. L’integrazione di DHA in soggetti con visione con lenti ha portato ad un miglioramento significativo dell’acutezza visiva post-trattamento rispetto al gruppo che ha ricevuto il placebo. Review sistematica di letteratura medico scientifica volta a stimare degli effetti degli acidi grassi omega 3 nel prevenire lo sviluppo o la progressione della retinite pigmentosa.
Vista: secondo studio
Studio di coorte, basato sulla rielaborazione dei dati dello studio AREDS, i livelli basali di assunzione di acidi grassi omega 3 a lunga catena (EPA e DHA), sono stati messi in relazione con il decorso della malattia (nell’arco di 12 anni) in circa 1.800 soggetti a rischio elevato di AMD (degenerazione maculare associata all’età). Una riduzione del 30% del rischio di sviluppare la patologia ha caratterizzato la quota più elevata di partecipanti consumatori di omega 3. Ciò conferma che interventi di tipo nutrizionale possono rappresentare una strategia valida ed economica per la prevenzione dell’AMD.
5. Cute
Studio clinico doppio cieco, randomizzato, controllato da placebo condotto su 79 volontari. A quest’ultimi sono stati somministrati 5 g giornalieri di omega 3 (70% EPA e 10% DHA) o un controllo per 3 mesi. Quindi, la somministrazione orale di omega 3 sembra bloccare la immunosoppressione mediata dalle radiazioni ultraviolette.
6. Obesità
Studio clinico doppio-cieco, controllato da placebo, randomizzato, cross-over condotto su 59 soggetti (obesi e magri, anziani e giovani). Essi hanno ricevuto 3 g/die di omega 3 e CLA per 12 settimane con un wash-out di altre 12 settimane tra i crossover. Lo studio ha evidenziato che nei giovani uomini obesi CLA e omega-3 prevengono l’incremento del grasso addominale e aumentano la massa magra (metodica usata per determinare la composizione corporea: DXA – dual energy X-ray absorptiometry).
7. Ossa e dolori articolari
I livelli di assunzione di pesce e di grassi polinsaturi sono stati rilevati in un campione di 623 adulti con più di 75 anni. La somministrazione di questionari alimentari validati ha permesso di determinare i componenti minori della dieta. In particolare, la densità minerale ossea e i relativi cambiamenti occorsi nell’arco di 4 anni rappresentano i dati registrati principali. I risultati di questo studio indicano che un consumo elevato di pesce ricco di omega 3 (più di 3 porzioni alla settimana) si associa al mantenimento della densità ossea femorale sia negli uomini che nelle donne, supportando il ruolo protettivo sia del pesce che degli acidi grassi polinsaturi a lunga catena negli anziani. Infatti, l’effetto protettivo derivante dall’elevata assunzione di acido arachidonico può dipendere dall’apporto di EPA+DHA.
Oltre 17 studi clinici randomizzati controllati condotti con l’obiettivo di determinare gli effetti antidolorifici degli acidi grassi omega 3 nei pazienti affetti da artrite
8. Sport
Trial di intervento in cui è stata valutata in soggetti (uomini e donne) adulti e sani la risposta infiammatoria dopo esercizi eccentrici (curl del bicipite) dopo 14 giorni di dieta restrittiva in omega 3 (controllo) e dopo 7 giorni di supplementazione con 3 g/giorno di omega 3. La risposta infiammatoria è stata misurata prima e dopo 48 ore l’esercizio fisico eccentrico. Quest’ultima è stata valutata misurando il tasso di dolore, gonfiore e la temperatura del muscolo. Lo studio ha evidenziato che la supplementazione con omega 3 riduce il dolore e i markers dell’infiammazione dopo un esercizio.
9. Sistema nervoso
Alcuni ricercatori hanno effettuato uno studio clinico doppio cieco, randomizzato e controllato da placebo, condotto su 174 pazienti affetti da Alzheimer. A quest’ultimi sono stati somministrati giornalmente EPA e DHA (rispettivamente 1.7 g e 0.6g) e placebo per sei mesi. Dopodiché, i pazienti hanno ricevuto per altri sei mesi gli omega 3. Un gruppo di pazienti (32) affetti da leggere disfunzioni cognitive (MMSE superiore a 27 punti) ha riscontrato effetti significativi nel ritardo del declino delle funzioni cognitive (determinato mediante il Clinical Dementia Rating Scale – MMSE).
Oltre 15 studi clinici (che includono studi prospettici, randomizzati, doppio-cieco e controllati da placebo) condotti su 916 partecipanti. L’integrazione con EPA = 60% del totale di EPA+DHA (con un dosaggio compreso tra 200 e 2200 mg/die) è risultato efficace nei confronti della depressione primaria.
Vitaminity Omega 3 Complex: modo d’uso
Si consiglia l’assunzione di 1-2 softgels al giorno di Vitaminity Omega 3 Complex con abbondante acqua. Può essere assunta indifferentemente a qualsiasi ora del giorno e indifferentemente durante o lontano dai pasti. EPA e DHA contribuiscono alla normale funzione cardiaca. Questo effetto si ottiene con una assunzione giornaliera di 250mg di EPA e DHA (pari a 1 softgel). Il DHA contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale della capacità visiva normale. Tale effetto si ottiene con una assunzione giornaliera di 250mg di DHA (pari a 2 softgels).
Ingredienti
Di seguito, è riportata la tabella nutrizionale relativa al contenuto di ciascuna softgel (da 1380mg cad.):
- Olio di pesce: 1000mg di cui acidi grassi insaturi ed Omega-3 totali (minimo 90%): 900mg EPA (in forma di estere etilico): 510mg DHA (in forma di estere etilico): 240 mg
- Composizione: Olio di pesce 5525EE ricco in acidi grassi Omega3 (min. 90%, EPA e DHA min. 75% in forma di estere etilico), gelatina alimentare, agente di resistenza: glicerolo (E422), antiossidanti: d-alfa tocoferolo naturale.
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