Toscani M, Rotolo S, Ceccarelli S, Morrone S, Micali G, Scuderi N, Frati L, Angeloni A, Marchese C.
Dipartimento delle Malattie Cutanee, Veneree e di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Università  La Sapienza, Roma.
Presupposti: l’uso di follicoli dei capelli dissezionati nel trapianto di capelli è stato precedentemente documentato, ma la capacità di ciascuna metà di rigenerare l’intero capello non è stata chiarita.
Obiettivo:Â Valutare la percentuale di successo della chirurgia duplicativa e analizzare le popolazioni cellulari coinvolte nella rigenerazione dei capelli.
Metodi: Abbiamo esaminato 28 pazienti sottoposti a chirurgia duplicativa. Sono stati dissezionati orizzontalmente circa 100 follicoli da ogni paziente. Le porzioni superiori e inferiori sono state trattate per evidenziare i marcatori più noti delle cellule staminali, CD200, p63, beta1-integrina, CD34, e k19.
Risultati: Dopo 12 mesi sono state rilevate simili percentuali di ricrescita dei capelli sia impiantando la parte superiore (72.7 +/- 0.4%) che quella inferiore (69.2 +/- 1.1%). L’espressione del CD200, p63 e beta1-integrina è stata individuata in entrambe le porzioni, mentre K19 e CD34 sono state rilevate in differenti popolazioni cellulari rispettivamente nei frammenti superiori e inferiori.
Conclusioni: La chirurgia duplicativa può rappresentare una valida alternativa per i trapianti di capelli. Perché entrambe le porzioni sono in grado di rigenerare capelli terminali. Inoltre i nostri risultati suggeriscono la possibile presenza di cellule staminali in entrambe le metà del follicolo.
Approfondimenti
» Le cellule staminali sono presenti nel bulbo del follicolo pilifero del topo