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Radicali liberi: antiossidanti come rimedio

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Antiossidanti: lo studio di Parker

Gli antiossidanti sono sostanze che proteggono le cellule dagli effetti dannosi dei radicali liberi, molecole di ossigeno altamente reattive.

Nel libro “The Antioxidant Miracle” di Parker, l’autore sottolinea l’importanza delle sostanze antiossidanti nel mantenerci sani, prevenendo alcune malattie cardiologiche, i tumori, la cataratta e le malattie degenerative neurologiche.

I pregi degli antiossidanti sono stati descritti in molti studi, ma per le reali difficoltà nel valutare i reali effetti di prevenzione nell’arco di molti anni, è stato difficile definire un preciso ruolo di queste sostanze in farmacologia.

Gli studi fin ad ora compiuti hanno esaminato gli effetti di una singola sostanza antiossidante. Questo approccio, secondo Parker, presenta dei limiti perché l’organismo umano è strutturato in modo da utilizzare una pluralità di sistemi (network) con caratteristiche antiossidanti.

Radicali liberi: cosa sono

I radicali liberi sono molecole di ossigeno altamente reattive ed instabili, generate durante i normali processi dell’organismo. Queste sostanze possono provocare danni al DNA, alle strutture cellulari e ai tessuti. L’esposizione al calore, alle radiazioni, l’inquinamento ambientale e l’assunzione di alcol possono promuovere la produzione di radicali liberi. L’azione dei radicali liberi è stata associata all’insorgenza di malattie cardiache, ai tumori, alla cataratta, all’artrite, alle malattie neurodegenerative. Per questa ragione, l’impiego degli antiossidanti può ridurre i danni causati dai radicali liberi.

Antiossidanti: i principali

I principali antiossidanti conosciuti sono: l’ N-AcetilCisteina, i carotenoidi, la vitamina E e la Vitamina C.

L’N-AcetilCisteina, nota anche come NAC, è una sostanza dotata di azione antiossidante diretta, presentando un gruppo tiolico libero (-SH) nucleofilo in grado di interagire direttamente con i gruppi elettrofili dei radicali ossidanti.

Inoltre, la NAC protegge I’alfa-antitripsina, enzima inibitore dell’elastasi, dall’inattivazione ad opera dell’acido ipocloroso (HOCI), potente agente ossidante prodotto dall’enzima mieloperossidasi dei fagociti attivati. La NAC trova indicazione come specifico antidoto nell’avvelenamento da paracetamolo e in corso di trattamento con ciclofosfarnide. Viene anche impiegata nella cistite emorragica, in quanto fornisce i gruppi -SH necessari per bloccare l’acroleina, il metabolita della ciclofosfamide cui si attribuisce l’uropatia in corso di trattamento. Infine, per le sue proprietà antiossidanti e in quanto precursore del glutatione endocellulare, la NAC svolge un’azione protettiva sulle vie respiratorie, opponendosi ai danni da agenti ossidanti.

(source: Xagena )

 

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Redazione Calvizie.net
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