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La verità su Dutasteride

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La Dr.ssa Marty Sawaya, nota ricercatrice, cerca di fare chiarezza sul perchè gli studi clinici di dutasteride non siano mai stati ultimati nonostante l’efficacia dimostrata e perchè ci voglia tanto tempo per vedere in commercio un nuovo farmaco antcalvizie con sufficienti sperimentazioni alle spalle…

La gente continua a chiedere notizie su Dutasteride, della Glaxo. Non avete idea di quante domande continuo a sentire, da ?Perché non sono andati avanti con la Dutasteride’? a ?Che succede all’azienda?? a ?Come possiamo utilizzarla fuori-commercio?? o ? funziona veramente meglio di Finasteride’? ecc.
Bene, la risposta a queste domande, come di consueto, è accentrata nelle politiche corporative. La Glaxo si è fusa con Burroughs-Wellcome ed è diventata Glaxo-Wellcome. Questa fusione andava benissimo, perché gli studi clinici su Dutasteride già erano stati terminati con la fase II. I risultati analizzati dall’azienda hanno indicato che realmente era un agente efficace per la ricrescita dei capelli negli uomini; tuttavia, l’azienda ha subito un’altra fusione con Smith-Kline, nel 1999.
La fase III è il percorso finale del processo di studio e visto che questo processo era già in corso, l’azienda avrebbe potuto continuare il cammino verso l’approvazione.
Tuttavia, quando i nuovi funzionari hanno assunto la direzione dell’azienda, hanno tratto spiacevoli conclusioni per quanto riguarda i profitti di Dutasteride. Dopo alcune analisi, hanno deciso che Dutasteride non realizzerebbe profitti oltre i 500 milioni all’anno come trattamento per l’alopecia, quindi è stata messa da parte per altri nuovi progetti di sviluppo di farmaci.

Ad oggi ci sono soltanto due prodotti clinicamente provati sul mercato.
Le vendite di questi prodotti, Minoxidil (anche conosciuto come Rogaine) e finasteride (anche conosciuta come Propecia) non stavano esaudendo le proiezioni di Wall Street, con un incasso lordo a mala pena di $100 milioni all’anno. Ciò era chiaramente deludente e le aziende si sono rese conto che a meno di non avere un vero ?blockbuster? (un gran successo) (il che significa che incasserà oltre $500 milioni all’anno) non vale la pena di occuparsi dell’industria che si occupa della crescita dei capelli.
Ciò non significa che Dutasteride non era un farmaco di successo, ma con il battage dei media circa gli effetti collaterali sulla sfera sessuale di Finasteride/Propecia così gonfiati, era duro riparare ai danni.
Non importa quanto grande e potente fosse ed è ancora la Merck, il produttore di Propecia . I media hanno prevalso e gli uomini erano molto reticenti nell’uso di Propecia. La Glaxo probabilmente si è resa conto che Dutasteride avrebbe dovuto affrontare sfide ancora maggiori, poiché è un farmaco più potente di Propecia, essendo un inibitore di entrambi gli enzimi della 5a-Reduttasi, con emivita più lungo (cioé che è presente nel corpo per molto, molto tempo). Chi comprerebbe una volta alla settimana, o una volta al mese pillole per un prezzo esorbitante di $20 a pillola? Dite che lo fareste, ma lo fareste davvero?

Inoltre la gente è il vero problema. Tutti vogliono ?qualcosa? per ?niente’ e alla Glaxo erano assolutamente al corrente di tutte le proteste per il costo di Propecia a $50 al mese. Sapevano anche perfettamente che la gente aveva scoperto come procurarsi la finasteride a un costo minore comprando Proscar 5mg e dividendo le pastiglie nell’equivalente di1mg di Propecia. La Glaxo ha considerato tutto questo. Infatti, se guardiamo Dutasteride, ora denominata Avodart (da Glaxo-Smith/Kline Co.), che è approvata ed indicata soltanto per gli uomini affetti da ipertrofia prostatica benigna, è una capsula di gel morbido che non può essere tagliata in più parti. È inoltre una dose diversa e non quella che probabilmente sarebbe stata usata per l’alopecia androgenetica.

La difficoltà di un Trial Clinico efficace
In ogni modo, condurre trials clinici per dimostrare la crescita dei capelli negli uomini ed in donne può essere una sfida. Per quanto semplice possa sembrare, è veramente un’operazione tediosa progettare, organizzare e condurre le prove cliniche, che costano milioni e milioni di dollari. Attualmente, è anche una sfida trovare i soggetti adatti per gli studi, dato che molti hanno usato i prodotti attualmente disponibili, o si sono sottoposti a trapianto o altre procedure per mascherare la perdita dei capelli. L’industria richiede i pazienti ?puri?, che non facciano uso di trattamenti attuali o precedenti, persino di prodotti a base di piante.
Dopo che la Upjohn ricevette così aspre critiche per gli studi male progettati su Rogaine, non c?era da stupirsi del fatto che quando l’azienda seguente, la Merck, è entrata in gioco, aveva il fardello di migliorare i metodi e la tecnologia per dimostrare realmente la ricrescita dei capelli. La gente chiedeva capelli veri, non la lanugine che si ottiene con Minoxidil. Anche se Merck ha srotolato “il tappeto rosso” per i loro studi, non risparmiando sulle spese, ciò che realmente è intervenuto a loro salvataggio è stato il Canfield Scientific Co., una?azienda familiare di fotografia e immagine con sede nel New-Jersey. E’ stata l’ingegnosità di Doug Canfield che ha ispirato la macchina fotografica ad angolo con l’illuminazione e filtri standard, usando la stessa qualità della pellicola e gli stessi metodi di sviluppo.
Sì, questo ha standardizzato il processo per scattare macro e microfotografie per valutare lo sviluppo dei capelli sul cuoio capelluto dei pazienti nei trials clinici. Si è arrivati al punto che se non si utilizzano questi ultimi metodi, si viene considerati “fuori dal gioco” e non considerati concorrenti aggiornati.
La Merck inoltre è andata fino in fondo ed ha aggiunto ai propri studi l’esame di biopsie di 4 mm del cuoio capelluto. Secondo me, queste biopsie non erano necessarie, ma sono state usate per valutare il numero dei follicoli, a sostegno delle fotografie. Al giorno d’oggi, questa è probabilmente una procedura a margine, come ho sempre pensato. Se un prodotto sviluppa davvero capelli accettabili dal punto di vista cosmetico, non c?è bisogno di fare una biopsia, i risultati si dovrebbero poter vedere anche con adeguate riprese fotografiche, il che al giorno d’oggi, è possibile con la fotografia digitale.
La Bristol Myers-Squibb è scesa in campo successivamente solo qualche anno fa. Affermarono di aver scoperto un prodotto topico per la ricrescita ?simile al Minoxidil’ che avrebbe dovuto essere “mille volte più potente” del Minoxidil. Mi domando che fine abbia fatto. Immagino che alla fine si siano resi conto che il “mille volte più potente” valeva per la contrazione del tessuto cardiaco, poiché era un altro farmaco che agiva sulla pressione sanguigna vascolare e non perché era 1000 volte più potente per la crescita dei capelli.

Il valore (e costo) di un trial clinico reale su un trattamento per l’alopecia
Così, non abbiamo veramente visto molte altre aziende scendere “in piazza” per iniziare studi sulla crescita dei capelli. Come ho detto prima, la barra del profitto è stata alzata così in alto, e se non si possono raggiungere le proiezioni del mercato di oltre $500 milioni di vendite all’anno, non si viene presi seriamente in considerazione dall’industria farmaceutica. Se si considera Biotech d?altra parte, loro sarebbero felici di prendere un prodotto, se ne avessero uno, per questo tipo di mercato, ma nel mondo di Biotech, (un mondo traballante se per quello), non ho sentito di nessun prodotto per la crescita dei capelli che venga presto alla ribalta.
Naturalmente, ogni azienda ritiene di avere ” qualcosa di veramente GRANDE” e prova a tenerlo sotto chiave perché in verità non ha i mezzi per valutare che cosa ha. Quindi si finisce per sentire molte chiacchiere sui vari Web site circa un nuovo “trattamento”. Non ne prendo mai seriamente nessuno in considerazione e non dovreste neanche voi, fino a che non vediate cominciare uno studio clinico in merito. Se cominciano a fare studi clinici su grande scala, significa che hanno qualcosa, o non spenderebbero milioni per condurli e credetemi, costano molto.
Ogni tanto potreste vedere che un medico in un centro bastato su una Università o un’accademia offre uno studio clinico per “capelli” grazie al quale può fare domanda per la concessione di fondi da parte di un’azienda per esaminare il prodotto su scala ridotta. Non mi entusiasmerei molto nemmeno per questa ipotesi, perchè di solito il medico sta “provando qualsiasi cosa” pur di ottenere i fondi dall’azienda. Questo è quanto quando si parla di Università o ambienti accademici. Se non si possono ottenere fondi esterni dagli istituti nazionali di salute o altre organizzazioni, allora si prova con le aziende farmaceutiche.
Che tristezza. Per molte aziende, il settore dei capelli è troppo rischioso per avventurarcisi e non è un settore tenuto in alta considerazione, rispetto alle malattie di cuore, al cancro e ad altre aree della medicina più a rischio per la vita. Mentre tutti vorrebbero “una rapida cura” e si entusiasmano per le ultime terapie laser dell’estetica per combattere le rughe e l’invecchiamento, l’arena di terapia per l’alopecia è ancora nelle fasi primitive ed ha una strada lunga da percorrere prima che venga introdotto sul mercato un rimedio miracoloso. Per quanto frustrante possa essere tutto ciò, per ora, suggerisco ancora i trapianti. Coloro che si vogliono indirizzare al trapianto dovrebbero sapere che funzionano, e piuttosto bene, quindi è un’opzione da considerare e sono sempre stupita dalla dedizione che molti dei medici che si occupano di trapianto hanno nel loro lavoro per migliorare e perfezionare il loro mestiere e per ottenere i risultati finali più stupefacenti. Cercate “i buoni” medici di trapianti; sono lì fuori!

Marty Sawaya MD, PhD – Medico/ricercatore

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Redazione Calvizie.net
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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
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